L’anniversario celebrato a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Per il Consorzio la soddisfazione di numeri e mercati in costante crescita, nel 2024 fatturato oltre 25 milioni di euro
Qualità, territorio, sostenibilità e futuro: questi i capisaldi che nei dieci anni dalla sua istituzione hanno determinato il percorso di successo del Consorzio della Finocchiona Igp e del suo prodotto tutelato, un gioiello dell’agroalimentare toscano che affonda le sue origini nel Medioevo. Difatti la Finocchiona Igp nasce dall’ingegno e dalla conoscenza del territorio da parte dei contadini del Medioevo, quando il pepe, spezia rara e costosa, venne sostituito con un altro ingrediente, naturalmente offerto dalle verdi colline del territorio: i fiori e i semi di finocchio.
Per celebrare il decimo anniversario, il Consorzio della Finocchiona Igp ha organizzato, nella splendida cornice di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, un talk show che ha visto il presidente del Consorzio Alessandro Iacomoni in dialogo con Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, Cristiano Ludovici, presidente di ISIT (Istituto Salumi Italiani Tutelati) e Fabio Iraldo, professore di Management e Sostenibilità all’Università Sant’Anna di Pisa. Il direttore del Consorzio, Francesco Seghi, ha aperto il confronto fornendo un po’ di numeri sulla crescita economica e di mercato del Consorzio che festeggia il decennale dopo un anno da record che ha visto un aumento della quantità di insacco fino a 2 milioni e 400 mila chilogrammi, volumi quasi raddoppiati rispetto all’anno di fondazione, per un fatturato che si attesta intorno ai 25 milioni di euro. Un incremento che riflette il crescente apprezzamento sia a livello nazionale che internazionale: sebbene l’Italia rimanga il primo mercato con il 69,5%, cresce la Germania che raggiunge il 17% (su un totale del 25% dell’export in Ue) e l’Inghilterra che arriva al 3,5%, confermandosi il primo paese extra-Ue per consumi.
La vicepresidente della Regione Toscana e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi ha rimarcato che “La Finocchiona, prodotto straordinario e fortemente identitario della nostra regione, grazie al Consorzio è anche un prodotto che offre garanzie di qualità e trasparenza nei confronti dei consumatori. Il Consorzio in dieci anni ha raggiunto obiettivi ambiziosi e questo compleanno non è un punto di arrivo ma di partenza”.
“La Finocchiona è già da anni entrata nell’immaginario collettivo come sinonimo di autentico sapore toscano – ha detto Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – Il nostro segreto? Un legame profondo con il territorio e una grande attenzione alla qualità e ad un disciplinare rigoroso da parte dei nostri produttori, una combinazione che garantisce standard qualitativi elevati e il rispetto delle pratiche tradizionali. Dietro ogni assaggio di Finocchiona c’è un sapere artigianale tramandato nei secoli e che, attraverso il gusto, porta alla scoperta dell’anima delle colline toscane”.
“Ma la cosa più bella – ha aggiunto il presidente Iacomoni – e’ l’entusiasmo con cui facciamo il nostro lavoro, come tutti insieme (il Consorzio riunisce 38 produttori delle colline toscane, ndr) facciamo progettazione credendoci ogni giorno di più. La Finocchiona rappresenta veramente la Toscana e il territorio”.
Il legame indissolubile con la terra di Toscana, ha spinto il Consorzio a sposare con convinzione diversi progetti di sostenibilità, tra cui “l’Oasi della Finocchiona IGP”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con 3Bee, la climate tech company leader nella tecnologia per la protezione degli ecosistemi, che ha portato alla nascita di un complesso di alveari tecnologici e piante autoctone nelle colline vicino Cortona. Un impegno concreto in termini di sensibilizzazione verso la qualità della vita delle api e la biodiversità del loro habitat, che ha generato un impatto su circa 300mila api e 300 milioni di fiori impollinati l’anno.

Il progetto ha inoltre dato vita a numerose ricette ideate con la Finocchiona e il miele prodotto negli alveari, un matrimonio vincente che ha evidenziato la liaison tra il Consorzio e i ristoratori della regione. Una stretta collaborazione che si è espressa anche nei piatti offerti al pubblico al termine del talk show, con l’Unione Regionale Cuochi Toscani-URCT che ha proposto un’ampia varietà di piatti con la Finocchiona IGP protagonista.

Nel buffet spiccava anche quello “stecco toscano” firmato dalla chef di Chianciano Terme Rossella Giulianelli, che ha vinto la medaglia di bronzo ai recenti Campionati nazionali della Federazione italiana Cuochi. Nello “stecco toscano la chef Rossella, che gareggiava assieme alle compagne di squadra dell’Associazione Cuochi Arezzo, Ilaria Salvadori e Francesca Bartoli, ha valorizzato i prodotti tipici del territorio, quindi Finocchiona Igp, pecorino toscano DOP, pane toscano DOP, ricotta e nocciole, con un tocco sorprendente dato dall’inserto ai lamponi. “Abbiamo lavorato con passione e dedizione per creare un piatto che esaltasse il nostro territorio– ha raccontato Rossella – e potesse rappresentare la Toscana in una veste moderna e accattivante”.
Il Consorzio delle Finocchiona Igp è del resto convinto che la ristorazione sia un importante biglietto da visita per il territorio e il prodotto che tutela.
“La sinergia con i ristoranti della zona è per noi fondamentale – ha detto Antonella Gerini, vicepresidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP – Negli anni abbiamo portato avanti la collaborazione con URCT (Unione Regionale Cuochi Toscani) per far entrare la Finocchiona IGP nei ristoranti, non solo nei taglieri come antipasto ma anche come ingrediente in grado di esaltare i piatti della tradizione con il suo gusto inconfondibile. Nascono così le ricette d’autore, un’iniziativa che ha messo in luce le numerose potenzialità della Finocchiona in cucina mettendo a punto ricette, dalle più genuine alle più raffinate, replicabili anche a casa”.
Intanto il dinamico Consorzio si prepara a una nuova sfida. La Finocchiona si appresta infatti a sbarcare gli States: dal 29 giugno al 1 luglio il Consorzio prenderà parte alla Summer Fancy Food Show, la fiera internazionale del settore food & beverage di New York al Javits Center. Una nuova opportunità che segnerà il debutto della Finocchiona IGP oltreoceano su un mercato che, incognita dazi a parte, è sempre stato tra i più attenti e sensibili al valore dei prodotti italiani.