MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ANTONIO TAJANI MATTEO PIANTEDOSI GUIDO CROSETTO MARINA ELVIRA CALDERONE ROBERTO CALDEROLI ALFREDO MANTOVANO

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha illustrato alla Camera dei Deputati le dichiarazioni programmatiche del Governo

Al termine del dibattito la Presidente ha tenuto l’intervento di replica

Il discorso di apertura di Giorgia Meloni

La prima pagina del Fatto Quotidiano del 26 ottobre 2022

Uno stralcio del discorso su Agricoltura e Sostenibilità 

L’Italia deve tornare ad avere una politica industriale, puntando su quei settori nei quali può contare su un vantaggio competitivo. Penso al marchio, fatto di moda, lusso, design, fino all’alta tecnologia. Fatto di prodotti di assoluta eccellenza in campo agroalimentare, che devono essere difesi in sede europea e con una maggiore integrazione della filiera a livello nazionale, anche per ambire a una piena sovranità alimentare non più rinviabile. Che non significa, ovviamente, mettere fuori commercio l’ananas, come qualcuno ha detto, ma più banalmente garantire che non dipenderemo da Nazioni distanti da noi per dare da mangiare ai nostri figli. Penso alla favorevole posizione dell’Italia nel Mediterraneo e alle opportunità legate all’economia del mare, che può e deve diventare un asset strategico per l’Italia intera e in particolare per lo sviluppo del meridione”.

Salvini, Meloni e Tajani

Poi Giorgia Meloni ha toccato il tema dell’agricoltura e del made in Italy arrivando a citare la bellezza, legata anche ai paesaggi, e la sostenibilità “con l’uomo al centro. Non è mancato al problema della burocrazia:Serve una rivoluzione culturale nel rapporto tra Stato e sistema produttivo, che deve essere paritetico e di reciproca fiducia. Il motto di questo Governo sarà: “non disturbare chi vuole fare”. Le imprese chiedono soprattutto meno burocrazia, regole chiare e certe, risposte celeri e trasparenti. Abbiamo bisogno di meno regole, più chiare per tutti e di un nuovo rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, perché il cittadino non si senta parte debole di fronte a uno Stato tiranno che non ne ascolta le esigenze e ne frustra le aspettative”.

La replica di Giorgia Meloni dopo il dibattito