E’ quanto emerge da un’indagine presentata nella prima Giornata nazionale del Grossista promossa da Fedagromercati Confcommercio. Alla Battaglio SpA di Torino il Premio “Grossista dell’Anno”
Ricambio generazionale (fra il 2001 ed il 2010 l’ingresso di nuove professionalità è calato); il passaggio dall’orario notturno a quello diurno; l’ammodernamento delle strutture attraverso la collaborazione con gli enti gestori, investendo su servizi di logistica ed informatizzazione. Sono queste le sfide principali che emergono dall’indagine “il Grossista, fisionomia e prospettive della categoria” realizzata da Omnibus in collaborazione con Fedagromercati Confcommercio in occasione della prima Giornata Nazionale del Grossista promossa da Fedagromercati e fortemente voluta dal suo presidente Valentino Di Pisa. Un’indagine che consegna conclusioni positive, con una valutazione del presente dell’azienda che, tra tra buono e positivo, raggiunge il 65% del totale, anche se la maggior parte degli intervistati auspica un rilancio del ruolo del grossista nella filiera e nei canali della Distribuzione.
L’evento ha radunato al tavolo di confronto le categorie che costituiscono i principali stakeholder dei grossisti: dalle confederazioni nazionali dell’Agricoltura – Coldiretti, Confagricoltura e CIA – alla Rete dei gestori delle strutture mercatali Italmercati, da Conad alla FIDA, da Federlogistica alla Consulta dei mediatori merceologici FIMAA. Sono intervenuti anche l’europarlamentare Salvatore De Meo, e il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini.
Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha portato i saluti iniziali sottolineando che “La categoria dei grossisti ortofrutticoli sta rispondendo in modo reattivo al cambiamento. Ma, oltre alle criticità storiche, dagli investimenti alla burocrazia, vanno affrontate anche le sfide dei nostri giorni, come quelle della sostenibilità ambientale e della transizione digitale. E una delle priorità di Fedagromercati è proprio la sfida digitale, su cui va fatta una riflessione sull’uso della tecnologia: la questione non è quale tecnologia usiamo ma come la usiamo. L’innovazione richiede, infatti, l’esercizio condiviso della responsabilità”. “Ma la responsabilità – ha aggiunto Sangalli – è richiesta anche nell’altra sfida, quella della sostenibilità. Perché la sostenibilità a cui dobbiamo puntare deve assicurare una ricaduta positiva sulla nostra vita quotidiana, in grado, cioè, di cambiarla in meglio. Deve essere una sostenibilità generativa”.
Nel suo appassionato intervento, il presidente di Fedagromercato Valentino Di Pisa ha detto: “Il nostro mondo si compone di un tessuto imprenditoriale di piccole e medie aziende che affondano le proprie radici nei territori e si nutrono di una tradizione che spesso viene tramandata da generazioni”. “Oggi – ha proseguito – siamo ad un bivio. Dobbiamo far coesistere tradizione e innovazione. Dobbiamo, con umiltà, puntare su una più completa formazione per costruire il futuro, immaginando scenari sempre più ampi, con un approccio non più solo legato al prodotto ma ai servizi e alla logistica in particolare”.
Di Pisa ha salutato il collega Andres Suarez, presidente dei grossisti spagnoli, intervenuto a Roma per ricordare l’alleanza stretta dai grossisti di Italia, Spagna e Francia per indirizzare la politica europea verso una maggiore attenzione per la categoria.
Il viceministro Valentini ha sostenuto l’importanza fondamentale della filiera, dei rapporti tra tutti gli interlocutori e dell’adozione delle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale per uno sviluppo che ha bisogno di rapidità decisionali e insieme di trasparenza. L’onorevole De Meo ha sottolineato l’importanza di vedere riconosciuto nella prossima PAC il ruolo dei Mercati e la definizione della figura del grossisti, che nella normativa europea appare ancora oggi assente o confusa, nello stesso tempo ribadendo l’opportunità rappresentata da un nuovo Piano Mercati, di cui si avverte la necessità per valorizzare queste strutture come piattaforme multimediali.
Dall’analisi presentata da Antonio Felice, managing director di Omnibus, risulta che la professione del grossista riguarda piccole e medie aziende, a conduzione familiare, con un fatturato minimo che varia dai 3 milioni ai 20 milioni (72%), con una parte minore che raggiunge anche i 40 milioni all’anno (28%). Settore vivo e dinamico (53% ha dichiarato che il suo fatturato è cresciuto fra il 2019 e 2023), è risultato che la maggior parte del campione ritiene necessario un rafforzamento ulteriore della categoria e del suo ruolo attraverso l’innovazione nei servizi e nei prodotti (30%), il miglioramento della qualità (16%) e il controllo dei costi (16%). Da ciò si evince la volontà degli operatori dei Mercati di vedere un cambiamento di queste strutture in veri e proprie piattaforme multicanale con servizi aggiuntivi ed un focus sulla logistica. Il grossista basa la propria attività in egual modo su frutta (agrumi, drupacee, mele, uva e fragole) ed ortaggi freschi (zucchine, pomodori, insalate, peperoni e carciofi), offrendo una vasta gamma di prodotti ai consumatori, con la Sicilia come primo fornitore entro i confini nazionali (seguito da Puglia e Lazio), e la Spagna come primo partner per le forniture estere (America Latina è il secondo fornitore estero). I clienti dei grossisti rimangono principalmente i dettaglianti (28%), seguiti subito dagli ambulanti (17%) e da altri grossisti (23%). Crescono i rapporti con l’horeca e con la GDO attraverso l’offerta di nuovi servizi: al primo posto selezione e stoccaggio, al secondo posto la frigoconservazione ed al terzo posto la consegna diretta al cliente.
Il presidente di Italmercati Fabio Massimo Pallottini ha colto con apprezzamento il desiderio di innovazione e la fiducia nel futuro emerso dall’indagine da parte di una categoria senza la quale i Mercati non avrebbero motivo di esistere, auspicando l’unitarietà della rappresentanza nei confronti delle istituzioni nazionali e comunitarie.
Da Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, da Luigi Scordamaglia, responsabile internazionalizzazione e politiche comunitarie di Coldiretti e ad di Filiera Italia, e da Filippo Schiavone della Giunta nazionale di Confagricoltura, è giunta la sollecitazione alla crescita del rapporto di collaborazione con il mondo dell’ingrosso e dei Mercati riconosciuto nel suo ruolo chiave all’interno della filiera.
Stimolante il contributo di Alessandro Beretta, segretario generale ANCD Conad, che ha parlato delle possibili aree di collaborazione tra grossisti e media e grande distribuzione partendo dai territori. Il vicepresidente di FIDA, Livio Bresciani, ha ringraziato i grossisti per il contributo fondamentale che danno al dettaglio specializzato, ai negozi di vicinato e alla media distribuzione, mentre Viviana Bardella, coordinatrice della Consulta dei mediatori merceologici, una aggregazione di circa 500 professionisti, ha auspicato un’ulteriore crescita del rapporto con i grossisti.
Luigi Merlo, presidente di Federlogistica, ha infine sottolineato il contributo che la logistica può dare allo sviluppo dei Mercati e della aziende Grossiste.
Nell’ambito dell’evento è stato assegnato il Premio “Il grossista dell’Anno”. La prima edizione è andata alla Battaglio SpA di Torino e ai suoi titolari, i fratelli Luca, amministratore delegato, e Siro Battaglio, direttore commerciale, quest’ultimo sceso a Roma per ritirare il prestigioso riconoscimento.
All’evento ha collaborato mela Marlene del Gruppo VOG di Terlano (Alto Adige).