In Italia il “Beer&Food” rappresenta una grande fetta della cultura e della vita quotidiana: una riflessione che ha permeato Beer&Food Attraction che si conclude mercoledì 22 febbraio
Nel mondo del fuori casa, dopo le annate da Covid, tira aria di ripresa e di rinnovamento.
L’impegno degli organizzatori del salone b2b di Italian Exhibition Group (IEG) e degli altri protagonisti di questa edizione, da Italgrob ad Assobirra, da Unionbirrai alla Federazione Italiana Cuochi fino alle Federazione Italiana Pubblici Esercizi è stata quella di non guardare al passato in chiave nostalgica, ma puntare a nuove visioni su molti temi: dal rilanciare la filiera puntando sulla sostenibilità e, soprattutto, favorire i consumi raccogliendo le riflessioni che stanno arrivando dal mondo imprenditoriale dell’agroalimentare e dalla politica. In questo quadro il “Beer&Food” rappresenta una grande fetta della cultura e della vita quotidiana e proprio questa riflessione ha permeato finora tutta la manifestazione che si conclude mercoledì 22 febbraio.
In questa seconda giornata l’appuntamento clou è stata la discussione su un tema strategico del futuro: quale le sfide della distribuzione per una società sostenibile
Il 2° Rapporto Italgrob – Censis: al centro Convivialità e Sostenibilità
E’ stato presentato stamattina il secondo rapporto Italgrob-Censis, dal titolo “Nuove sfide per la distribuzione: Horeca e il fuori casa. Una più alta qualità della vita per una società più sostenibile”.
Secondo la ricerca, illustrata all’International Horeca Meeting di Italgrob per il 92,9% degli italiani lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita del nostro Paese.
Un’opinione trasversale ai gruppi sociali e ai territori. Il 47,3% quando esce la sera si reca in locali pubblici e, in particolare, in quelli nei territori della movida: l’8,8% (oltre il 23% tra i giovani) lo fa quasi sempre, il 10% almeno una volta ogni quattro giorni e il 28,5% sempre. Al 40,3% degli italiani piacerebbe uscire di più la sera, perché ritiene che avrebbe un effetto positivo sulla propria qualità della vita.
Sempre più centrale anche l’attenzione al green: il 91,1% delle persone apprezza infatti i locali che comunicano le pratiche ecologiche, come ad esempio la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti e il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero. Farsi riconoscere come green, non a parole ma con i fatti, è oggi una sfida importante per gli operatori del fuori casa e della distribuzione horeca. Le pratiche anti-spreco sono particolarmente apprezzate dagli italiani, se si pensa che oltre il 57% dei giovani è pronto a portarsi via dal ristorante gli alimenti avanzati dai pasti.
La politica entra in fiera
Dopo la prima giornata che aveva visto gli interventi di due esponenti del governo, Tiziana Nisini, Sottosegretaria di Stato per il lavoro e Matteo Salvini, ministro alle infrastrutture, oggi è intervenuto il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, già ministro delle Politiche agricole in collegamento video con i Campionati della cucina italiana organizzati dalla Federazione Italiana Cuochi. E’ stato proprio uno chef della FIC , Alessandro Circiello, responsabile della comunicazione, insieme ai dirigenti di Italian Exhibition Group, a farsi parte attiva per coinvolgere la politica tra i temi della fiera.
Gian Marco Centinaio: gli chef e l’export made in Italy
“Il sistema agroalimentare italiano è riuscito a realizzare un salto di qualità, diventando un punto di forza nelle esportazioni del nostro Paese in tutto il mondo. Se questo è stato possibile, -ha affermato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio- è anche grazie al lavoro dei nostri cuochi e dei nostri chef, che non sono solo artisti, ma anche ambasciatori del made in Italy”.
“Il nostro sistema agroalimentare esporta sogni in giro per il mondo e questo ci consente di essere scelto ovunque. I nostri chef valorizzano i prodotti della tradizione e così permettono ai loro clienti di capire che i componenti della dieta mediterranea, compresi carne e vino, se sono consumati nelle giuste quantità non sono solo ottimi da mangiare, ma li aiutano anche a stare meglio -ha sottolineato in vicepresidente del Senato.. La ricerca e le nuove tecnologie possono aiutare la produzione, ma il made in Italy sarà sempre legato alla tradizione ed è questo che lo rende salutare e che ci permette di mantenere un’aspettativa di vita maggiore rispetto ad altri Paesi”.
Il video con le parole di Gian Marco Centinaio, cliccare QUI
Valentino Valentini, viceministro per le Imprese e il Made in Italy: cucina italiana espressione più diretta del nostro Made in Italy
“Voi siete “i nostri cuochi, gli artefici della nostra cucina e i suoi primi promotori in tutto il mondo. La cucina italiana è storia, cultura, tradizione che si tramanda di generazione in generazione, è anche innovazione ma soprattutto è l’espressione più diretta e immediata del nostro Made in Italy, la manifestazione di una qualità che tutto il mondo riconosce e apprezza”. Così Valentino Valentini, viceministro per le Imprese e il Made in Italy, in un videomessaggio.
Il viceministro, nel sottolineare il sostegno del MIMIT e di tutto il governo “verso un settore d’eccellenza come quello della cucina e della ristorazione italiana”, ricorda come la valorizzazione del Made in Italy sia “un po’ una mission, un compito, e per assolverlo dobbiamo rispondere anche alle esigenze del vostro settore. Noi non abbiamo dimenticato il lockdown, i sacrifici che la vostra categoria ha dovuto affrontare durante la pandemia. A questo si è aggiunta la guerra in Ucraina, l’aumento del costo dell’energia, il conseguente aumento dei prezzi delle materie prime. Queste sfide – prosegue – hanno spesso messo voi, protagonisti di questo settore, nella posizione di dover affrontare scelte difficili: dall’aumento dei prezzi sul menu all’ottimizzazione dei costi di produzione, fino ai tagli di personale. Ma c’è un altro aspetto: la lotta all’Italian sounding, un’espressine che racchiude prodotti e procedure che fingono di essere Made in Italy e che ci danneggiano come Paese e danneggiano voi come chef. Si stima che valga 120 miliardi e oltre 2 prodotti su 3 agroalimentari sono falsi. Per garantire un presidio su questo tema, dal 2021 è stato ricostituito il Consiglio nazionale anticontraffazione presso il MIMIT che ha aggiunto tra i suoi obiettivi quello di lotta all’Italian sounding. Si tratta di qualcosa che è nell’ambito della mia delega e cercherò di fare il massimo”.
Tra gli appuntamenti di martedì segnaliamo:
Away From Home: è l’ora della strategia (a cura di Tradelab), ore 12 – 12:45, Horeca Arena, Pad. C3
Il comparto birrario italiano tra sfide attuali e opportunità future di crescita sostenibile (a cura di Assobirrai), Beer&Tech Arena, ore 12:30 – 13, Pad. A7/C7
Passata è la tempesta? Nuovi orizzonti per i distributori beverage (a cura di IRI), ore 12:45 – 13:30, Horeca Arena, Pad. C3
Boom o sboom dei consumi e della spesa 2022-2023 (a cura di Formind), ore 14 – 14:45, Horeca Arena, Pad. C3
Filiera agricola del luppolo e dell’orzo. Sostenibilità, formazione e turismo brassicolo (a cura di Consorzio Birra Italiana e Unione Degustatori Birre), ore 14:30 – 15:30, Beer&Tech Arena, Pad. A7/C7
Premiazione della Global Chefs Challenge (a cura di FIC Federazione Italiana Cuochi), Ore 17 – 18 , FIC Arena, Pad. A3
Il programma completo è consultabile qui
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