Primo Rohesia di Cantele, secondo Five Roses di Leone De Castris
C’è il Rohesia della Cantina salentina Cantele sul podio dell’annuale “Top 10 dei vini rosè” pubblicata dal mensile “Gentlemen” e realizzata incrociando i giudizi delle guide di Gambero Rosso, Seminario Veronelli, Bibenda (Fis), “Vitae” (Ais), Luca Maroni e “Doctor Wine” (Daniele Cernilli).
Al secondo posto un altro vino salentino, il celebre “Five Roses” dell’azienda Leone De Castris, il primo vino rosato ad essere messo in bottiglia e commercializzato in Italia, nel lontano 1943.
Sul terzo gradino del podio della classifica “incrociata” del mensile di Class Editori, c’è il Bardolino Chiaretto Classico Keya 2021 di un’altra importante realtà italiana, la veneta Guerrieri Rizzardi, prodotto con uve Corvina (75%), Rondinella (5%), Sangiovese (10%) e Merlot 10% da Vari vigneti nei Comuni di Bardolino e Cavaion Veronese.
I rosati più votati dalla critica nascono dunque nel territorio di Lecce, tra Guagnano, sede di Cantele, e Salice Salentino, casa di Leone De Castris, che si trova a meno di 2,5 chilometri di distanza. E’ il trionfo del Negramaro, il (resistente) vitigno a bacca nera che proprio nel Salento ha la sua culla e che nel rosato ha trovato probabilmente la sua via più elegante.
Fondata nel 1979, Cantele dal 2001 è guidata dalla terza generazione della famiglia, i cugini Gianni, Paolo, Umberto e Luisa. L’azienda conta oggi su 50 ettari di proprietà e circa 150 in conduzione, tutti coltivati secondo i principi dell’agricoltura integrata volontaria. I vini sono quasi esclusivamente monovitigni con una forte prevalenza di autoctoni del Salento, per una produzione complessiva che si aggira intorno ai 1,5 milioni di bottiglie, il 60% delle quali sono destinate all’estero, in particolare in Stati Uniti, UK e Germania.