Il Consorzio del Parmigiano Reggiano accoglie positivamente la sospensione dei dazi USA sull’agroalimentare.
Una vittoria che risulta particolarmente soddisfacente per il Parmigiano Reggiano che è stato il prodotto più colpito dalla politica isolazionista di Trump.
Ricordiamo che per il Parmigiano Reggiano gli USA rappresentano il primo mercato export, una quota del 20% del totale export pari a circa 12 mila tonnellate di prodotto. Sul Parmigiano Reggiano, dall’ottobre 2019 pesavano tariffe aggiuntive pari al 25% (Trump ha aumentato le tariffe da 2,15 a 6 dollari al chilo) con un aumento del prezzo a scaffale dai 40 ai 45 dollari al chilo.
Il commento di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano
“Il pieno sviluppo del mercato americano è di cruciale importanza per la sostenibilità della nostra filiera composta da 321 caseifici, 2.600 allevamenti e 50 mila persone coinvolte. Un sistema che genera un valore di affari al consumo pari a 2,35 miliardi di euro. Ringraziamo la Commissione Europea, in particolare l’europarlamentare Paolo De Castro –ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano– che si è battuto per la sospensione delle tariffe aggiuntive tra USA e UE che hanno pesato sulle esportazioni aggiungendosi ai gravi impatti economici provocati dalla pandemia. Siamo ottimisti per il futuro: ci auguriamo che l’amministrazione Biden metta fine a questo contenzioso commerciale che non è più sostenibile”.
L’annuncio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
“Come nuovo inizio per la partnership tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, abbiamo deciso di sospendere tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing su prodotti aerei e non aerei per un periodo iniziale di 4 mesi. Ci siamo anche impegnati a risolvere queste controversie. Sono lieta di aver parlato con il presidente Biden questo pomeriggio, il primo di molti scambi e l’inizio di un buona collaborazione personale. Questa è un’ottima notizia per le aziende e per le industrie da una parte e dall’altra dell’Atlantico, ed è un segnale molto positivo per la nostra cooperazione economica negli anni a venire”.