Il “triplete” del pomodoro da industria di qualità. 

È il titolo del quale si può fregiare, con orgoglio, la Società Agricola Zavaroni di Mamiano, socia di Confagricoltura Parma, che ha vinto il “Pomodorino d’oro Mutti 2022”, il premio con il quale l’azienda Mutti riconosce la qualità degli imprenditori agricoli che conferiscono le loro produzioni di oro rosso. (nella foto: Luca Zavaroni al centro con il Pomodorino d’oro Mutti con dirigenti e soci di Confagricoltura Parma). 

Un trionfo – quello nella sezione “pomodorino tondo” del Nord Italia – non certo casuale visto che l’azienda dei fratelli Zavaroni (Luca, 48 anni ed Alessandro, 44) era salita sul gradino più alto del podio anche nel 2005 e nel 2012, dopo aver iniziato a conferire alla Mutti nel 2004. 

La vittoria del Pomodorino d’oro – spiegano i fratelli Zavaroni – è una grande soddisfazione che ripaga di tutto l’impegno che, ogni anno, mettiamo in campo per trapiantare, irrigare e raccogliere le nostre produzioni. Quest’anno in particolare, viste le condizioni di crisi idrica che si sono manifestate già in primavera, abbiamo deciso di puntare su una produzione di alta qualità, in modo da ottimizzare i benefici della poca acqua disponibile. I sacrifici non sono stati pochi. Come tutti gli agricoltori abbiamo dovuto fronteggiare le difficoltà legate all’aumento delle materie prime e alla siccità. Ma ancora una volta il massimo impegno per la qualità delle produzioni ci ha premiato e questo ci rende molto orgogliosi”. 

I terreni della Società Agricola Zavaroni si estendono su circa 90 ettari, tra proprietà ed affitto, nel territorio di Mamiano, tra i comuni di Traversetolo e Montechiarugolo. Oltre al pomodoro da industria vengono coltivati cereali, mais ed erba medica. 

Nella gioia per la vittoria del Pomodorino d’oro Mutti, Alessandro e Luca Zavaroni non dimenticano però di affrontare quelli che sono i problemi più urgenti dell’agricoltura parmense e che, paradossalmente, mettono a rischio un’eccellenza assoluta. 

Le nostre coltivazioni – spiegano – sono in una delle zone, quella a Sud di Parma città, dove si trovano alcuni dei terreni maggiormente vocati per una produzione di pomodoro da industria di grande qualità. Ma allo stesso tempo sono alcune delle aree che vanno maggiormente in crisi per la siccità. Servirebbero dei piccoli invasi ad uso plurimo per raccogliere l’acqua quando disponibile ed utilizzarla quando necessario. Tra l’altro quegli stessi invasi potrebbero essere utili non solo per l’agricoltura nei mesi estivi, ma allo stesso tempo utilizzati per altre attività come la pesca sportiva o la canoa, come per altro succede già in altre regioni. Sarebbero investimenti lungimiranti”

Al successo dell’azienda Zavaroni, si affiancano altri ottimi piazzamenti raggiunti da aziende agricole socie di Confagricoltura Parma.

Tra queste la società agricola Vitali, guidata da Giulia Alessandri, che ha ottenuto il quinto posto e, a seguire, Azienda agricola La Nave di Romano e Guido Ceresini (14ª); Società agricola La Grande (17ª); Marani Gianpaolo (23ª) e Società agricola Prada Luigi e Fabio (29ª).

Il commento del presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini e del direttore Eugenio Zedda 

Mario Marini ed Eugenio Zedda

Vedere tante aziende di Confagricoltura nella classifica del Pomodorino d’oro Mutti – commentano il presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini ed il direttore Eugenio Zedda è motivo di grande orgoglio per la nostra organizzazione agricola ed uno stimolo ulteriore, sul piano sindacale, per continuare ad impegnarci per la valorizzazione delle produzioni Made in Italy. Quello del pomodoro da industria è un settore che da anni ha sposato l’innovazione cercando di ottenere produzioni sempre più sostenibili con una costante ricerca per un uso efficiente della risorsa idrica e per una produzione che abbia valori qualitativi sempre più elevati”.