Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge riguardante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.

Il Piano da 200 miliardi è suddiviso in sei missioni:

Innovazione digitilizzazione,

transizione ecologica,

infrastrutture per la mobilità sostenibile,

istruzione e ricerca,

inclusione e ricerca, inclusione e coesione, salute.

In cosa consiste il Recovery Plan

L’agenda di tutte le misure che l’Italia adotterà per rilanciare l’economia ha preso sostanza in un documento che ha visto l’approvazione della Commissione Europea, proprio perché si tratta di fondo stanziati dall’UE, ma che sono vincolati a precisi protocolli di utilizzo che devono essere comunicati ed approvati.

La bozza che ha preso vita grazie alla firma del presidente della Repubblica contiene piani per interventi mirati in diversi settori, con particolare attenzione a sussidi per la sanità (messa a dura prova dalla pandemia) e per l’occupazione dei giovani.

Recovery Plan: l’approvazione e la firma del presidente della Repubblica

L’iter che ha dato luce a quello che è stato definito come “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” è stato piuttosto complesso: già in primavera era stato approvato dalla Camera e dato il via libera dal Consiglio dei ministri, ma si è dovuto attendere sino ad oggi (18 novembre 2021) per veder firmato il decreto legge da Sergio Mattarella, come annunciato ufficialmente dal Quirinale.