Accademia Maestri Pasticceri Italiani trasforma Milano nella Capitale del dolce per celebrare l’alta pasticceria italiana. Il 5-6 ottobre nei Chiostri dell’Umanitaria in via Francesco Daverio, 7 va in scena il primo “Festival della Pasticceria Italiana” per celebrare la più grande pasticceria artigianale di qualità del mondo

Pasticceria che passione: arriva nel capoluogo lombardo, da Nord a Sud d’Italia, la migliore pasticceria italiana tutta assieme e firmata dai grandi Maestri AMPI. Un’occasione unica per degustare e acquistare i grandi dolci della tradizione italiana. Ad arricchire il Festival un ricco programma di attività di masterclass e degustazioni guidate (a libero accesso salvo esaurimento posti). Un grande evento, aperto al pubblico, ideato e promosso da Accademia Maestri Pasticceri Italiani.

Gli ospiti del Festival della Pasticceria potranno muoversi liberamente tra stand. L’ingresso (giornaliero 10 €, due giorni 15 €, gratis gli under 8 e over 70 anni) consente di accedere allo spazio espositivo, alle degustazioni guidate con i maestri pasticceri e alle masterclass (fino esaurimento posti) Disponibili su Vivaticket.com (https://www.vivaticket.com/it/tour/festival-della-pasticceria-italiana/3902.

Attraverso i token disponibili alle casse si potranno acquistare le creazioni di pasticceria fresca e secca realizzate dai Maestri Pasticceri presenti.

Oltre allo shopping dolce, il pubblico potrà partecipare a un ricco programma di intrattenimento con masterclass, degustazioni guidate e talk.

Gli oltre 50 Accademici presenti porteranno al Festival della Pasticceria creazioni originali, dolci innovativi e rivisitazioni dei classici della tradizione in diversi formati. Solo per citare alcuni dei Maestri presenti: il Presidente di Accademia Salvatore De Riso, Luigi Biasetto, Paolo Griffa, Denis Dianin, Carmen Vecchione oltre a Gary Rulli e Biagio Settepani provenienti dagli Stati Uniti. Ogni anno si darà spazio alle dolcezze regionali con la presenza di territori ospiti, quest’anno si inizia dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. All’interno delle sale de I Chiostri dell’Umanitaria si potranno assaggiare la pastiera napoletana, il macaron vegano al cioccolato, lo strudel di mele, la torta rosegota, la spugnata, il cannolo siciliano, la torta ricotta e pere, le tette della monaca e senza dimenticare il dolce simbolo del Belpaese … il tiramisù. (fonte Gist)

L’evento offre al visitatore l’opportunità di viaggiare in tutto lo Stivale attraverso le proposte di altissima qualità realizzate dai Maestri AMPI e di gustare in loco o a casa propria prelibatezze.

L’appuntamento più dolce dell’anno è ai Chiostri dell’Umanitaria dalle 10 alle 18, ingresso da Via San Barnaba.

Come raggiungere la suggestiva location
-In metro:
fermata CROCETTA
Linea M3 (gialla)
-In auto:
Parcheggio San Barnaba (parcheggio custodito e coperto a prezzo calmierato e con possibilità di integrare l’accesso in area C)

7 ottobre – IL CONVEGNO “Un mestiere da Grandi”

Alla due giorni di mostra mercato rivolta al pubblico, il 7 ottobre il XXVIII Simposio prosegue con il convegno dedicato ai protagonisti del settore.

I Maestri AMPI si ritrovano per il XXVIII Simposio Pubblico nella consueta giornata di confronto e approfondimento dedicata al settore.
Il tema prescelto è “Un mestiere da Grandi” dedicato ai nuovi paradigmi nel mondo del cibo tra sviluppo imprenditoriale e tutela dell’artigianalità.
All’interno della scenografica Sala degli Affreschi de I Chiostri dell’Umanitaria si svolgeranno quattro talk che vedranno protagonisti imprenditori, consulenti, pasticceri, analisti, responsabili commerciali di realtà di rilievo nazionale e internazionale.
L’obiettivo è quello di fornire delle risposte a quesiti di forte attualità come: cosa significa essere pasticcere o cuoco oggi? O se risulta ancora possibile tutelare concetti come il mestiere, la memoria, l’approccio artigianale senza rinunciare ad evolversi e crescere anche imprenditorialmente?
Una lente d’ingrandimento sullo stato dell’arte del settore volta ad analizzare la relazione dei vecchi confini tra artigianalità e industria, la difficile sfida nel diventare imprese di eccellenza proiettate al futuro senza nulla perdere in tema di qualità, oltre all’attuazione di un approccio sempre più etico nella selezione delle materie prime e nella gestione del lavoro.