Per noi di Gustoh24 questa è una brutta notizia. Riteniamo che la chiusura di un giornale non sia mai una pagina felice

L’ azienda e il direttore di Repubblica, Mario Orfeo, progettano di chiudere la redazione di Parma del giornale e di non rinnovare il contratto a chi vi lavora.

La comunicazione è stata data in un incontro con il Comitato di redazione.

Il Cdr ha respinto con forza questa ipotesi scrivendo: “Continuiamo a chiedere un rilancio di Repubblica, sulle varie piattaforme, e degli investimenti seri, concreti, per fare e offrire più giornalismo di qualità, non di meno. La strada dei tagli e delle dismissioni finora perseguita, lo dimostrano i fatti, rischia di essere senza ritorno. Ci auguriamo che anche la direzione da poco insediata si mostri attenta a questa sollecitazione, certi che già in partenza non voglia né possa avallare una scelta che anche all’esterno darebbe inequivocabilmente un messaggio negativo”.

Per noi di Gustoh24 questa è una brutta notizia perchè riteniamo che la chiusura di un giornale non sia mai una pagina felice non solo per l’editoria.

Ecco perchè in noi oggi non può che esserci amarezza. Ci associamo al comunicato diffuso dall’Associazione della stampa Emilia-Romagna che esprime «solidarietà ai colleghi di Repubblica Parma dopo la decisione unilaterale dell’azienda di chiudere l’edizione online del quotidiano interrompendo il rapporto di lavoro con un giornalista subordinato e alcuni collaboratori».

Repubblica Parma – ricorda il sindacato regionale- fu aperta 16 anni fa e fu una delle prime realtà di Repubblica ad avere solo l’edizione online, un progetto editoriale che puntava a radicarsi maggiormente sul territorio. Questa chiusura per motivi non chiari (anche perché la raccolta pubblicitaria ci risulta in salute) impoverisce ancora di più l’informazione locale».

Appello alle istituzioni locali

L’ Aser chiede all’azienda «di tornare sui suoi passi e alle istituzioni locali di impegnarsi affinché sia scongiurata la chiusura. Confidiamo in un sussulto della politica – conclude l’Assostampa – che nel corso delle ultime elezioni regionali ha completamente ignorato la grave crisi che il settore dell’editoria sta attraversando anche in Emilia Romagna».