Il Consorzio dell’Aglianico del Vulture e il Consorzio dell’Olio del Vulture DOP hanno presentato il loro piano di comunicazione internazionale a Roma, presso la sede della Stampa Estera
Un piano di comunicazione triennale orchestrato dal Consorzio di Tutela dell’Aglianico del Vulture e dal Consorzio del’Olio Extravergine di Oliva Vulture per promuovere sui mercati internazionali la ricchezza e l’unicità dei prodotti DOP del territorio. E’ questo il progetto “TwoEu”, finanziato dall’Unione Europea, presentato oggi a Palazzo Grazioli, sede della Stampa Estera.
Una direzione, condivisa dai due Consorzi, che celebra non solo il paniere agroalimentare del Vulture ma, più in generale, la ricchezza enogastronomica dell’intera regione, puntando su due grandi prodotti lucani. Da un lato l’Aglianico che nella zona del Monte Vulture ha trovato la sua terra d’elezione con una produzione d’eccellenza che comprende 35 produttori in oltre 15 comuni. Dall’altro l’Olio Extravergine d’Oliva Vulture DOP con protagonista l’Ogliarola, cultivar autoctona che domina le pendici sud orientali del Monte Vulture sin dal 65 a.C., come testimoniano le antiche opere del poeta latino Quinto Orazio Flacco. Sono i sentori tipici dell’Ogliarola, in blend con altre varietà, a scrivere il profilo sensoriale di questa Dop che sta conquistando il cuore di tanti appassionati.
Origini affascinanti, una forte vocazione all’agroalimentare e un legame profondo fra l’uomo e la sua terra: questi gli elementi che costituiscono il fascino unico del Vulture. Il territorio può vantare un passato davvero glorioso, scandito dalle influenze di grandi civiltà: dai Sanniti, ai Lucani fino ai Romani e alla denominazione normanna, tutti hanno contribuito a delineare la sua identità storico-culturale. Ma è soprattutto durante il Medioevo che il Vulture divenne un centro di straordinaria importanza: non a caso fu proprio il Castello di Melfi il luogo in cui Federico II redasse le Constitutiones Augustales, il più antico testo di leggi scritte del Medioevo.
Aumentare la consapevolezza e la competitività dei vini e degli oli DOP del Vulture: questo l’obiettivo del progetto dall’anima tutta lucana, per raggiungere consumatori e professionisti del settore in Italia e in Germania. Nel corso della conferenza stampa, Francesco Perillo, presidente del Consorzio dell’Aglianico del Vulture e Antonietta Rucco, referente per il Consorzio Olio del Vulture DOP, hanno presentato i punti principali su cui verte il piano di comunicazione: dallo sviluppo di campagne mirate per i social media alla partecipazione ai più importanti eventi enogastronomici come punto d’incontro tra i produttori del Vulture e il trade e la stampa internazionale.
“La nostra aspirazione è che il progetto TwoEu non solo aumenti la visibilità dei nostri prodotti – ha osservato Francesco Perillo, presidente del Consorzio dell’Aglianico del Vulture – ma anche che rafforzi l’economia locale creando nuove opportunità per la nostra comunità. Ogni bottiglia di Aglianico del Vulture e ogni goccia del nostro olio EVO raccontano una storia di passione, dedizione e rispetto per la nostra terra. Con la strategia delineata oggi, intendiamo invitare il mondo a scoprire e a partecipare a questa storia straordinaria”.
“Con il progetto triennale TwoEu, intendiamo non solo valorizzare ma anche raccontare il nostro territorio e le sue eccellenze – ha sottolineato Antonietta Rucco, referente per il Consorzio Olio del Vulture DOP – Un’iniziativa che vuole rafforzare la conoscenza e l’apprezzamento dei nostri prodotti sui mercati esteri”.
L’evento, moderato da Stefano Carboni, comunicatore enogastronomico e docente all’Università di Roma Tor Vergata, ha visto inoltre la partecipazione di Gerardo Giuratrabocchetti, referente Consorzio Aglianico del Vulture, e di Giuseppe Calabrese, conduttore televisivo del programma televisivo di RaiUno Linea Verde, con un focus sullo storytelling del territorio del Vulture.