L’esperto d’arte Valerio Ballotta ha organizzato una spedizione con due fotografi professionisti e un videomaker. Dalla conoscenza di questo popolo che discende dagli Inca nasceranno libro, video e mostra
Il progetto della spedizione “Q’eros. Gli ultimi Inca- Andes Perù Expedition 2022”– partiti da Milano il 6 febbraio ’22 – prevede una ricerca sui popoli che vivono nei luoghi tra i più remoti nel mondo, in due tappe: la prima sarà sui Q’eros delle Ande peruviane.
Il progetto non si limita a questo viaggio perché l’obiettivo è di raccontare i popoli che abitano più ad alta quota nel mondo, così nei programmi di questo team c’è l’Himalaya (previsto a gennaio 2023).
Il gruppo, composto da Valerio Ballotta, Alessandro Bergamini, Tommaso Vecchi e Giovanni Giusto, tornerà in Italia dopo due settimane portando con se emozioni, immagini, e filmati unici. Le foto di Bergamini e Vecchi saranno la base per un libro ed una serie di mostre itineranti: il ricavato servirà a supporto di progetti futuri ma anche di beneficenza sul territorio emiliano.
“Questa idea è nata lo scorso 1 maggio – ci spiega Ballotta – quando Vecchi, con cui avevo già collaborato per una mostra al Museo Heart of Gozo, mi fece conoscere Bergamini. Iniziammo a parlare di viaggi ed io, appassionato di montagna, ho proposto di farne uno assieme: ed ecco la scelta cadere su questo popolo del Perù”. Per un’avventura di questo tipo è necessaria una preparazione adeguata: tale compito è di competenza di Bergamini che già si occupa di viaggi estremi per gli amanti della fotografia. “Non è un viaggio turistico, quindi la prima cosa che ho fatto è stata prendere contatto con la gente del luogo per arrivare al popolo Q’ero. Ci sposteremo solo a piedi e con un cavallo per portare le attrezzature; abbiamo l‘abbigliamento e il materiale tecnico fornitoci da Mondo Montagna di Vignola. Chiederemo anche ospitalità nelle case in pietra e fango dove questo popolo abita. Là non vi è né elettricità né wi-fi quindi si tratta di un viaggio vero”.
La cultura e i luoghi
Tra le popolazioni che hanno lasciato importanti tracce visibili del loro passato vi sono gli Inca che nell’attuale Perù. Tra il XII e il XVI secolo, furono gli artefici di una delle maggiori civiltà precolombiane che si sviluppò nell’altopiano andino raggiungendo le dimensioni di un vasto impero. Oggi la capitale dell’impero Inca, Cuzco, e il Machu Picchu sono meta di un turismo internazionale e di ricercatori che studiano questa civiltà e la sua gente, data per scomparsa in seguito all’invasione spagnola e alle guerre intestine a metà del 1500. La civiltà Inca unificò, conquistando o annettendo pacificamente, molti territori occidentali dell’America del Sud. Ma degli Inca qualcosa è rimasto e la spedizione “Andes Perù” va in cerca di queste tracce: gli eredi si chiamano Q’ero e seguono il tipo di vita e le tradizioni degli antichi predecessori. Saranno giorni molto duri per i quattro avventurosi della spedizione emiliana che partirà da Cuzco e, sull’itinerario dell’altopiano andino di Paucartambo, salirà in questo territorio chiamato Nacion Qero. Oggi i Q’ero contano circa 750 unità e vivono in condizioni estreme, ad altitudini comprese tra i 4.000 e i 6.500 m., senza elettricità, senz’acqua e privi di ogni comfort. Parlano quasi esclusivamente la lingua Inca, il Quechua, e si considerano i loro discendenti. Con i loro villaggi si sono insediati tra immense vallate, avvolte da coltri di nubi e freddi ghiacciai perenni. Ogni giornata è costituita soltanto da poche ore di luce, il resto è gelo e nebbia. Raggiungere la maggior parte dei villaggi prevede estenuanti percorsi privi di strade battute tra le aspre altitudini delle Ande. Il motivo di questa spedizione è il capire come vivono le tribù, quali sono le loro tradizioni e i loro riti, e comprendere il perché essi abbiano deciso di conservare il loro modo di vivere.
Il Team di avventurosi
L’ideatore dell’impresa è Valerio Ballotta, centese, 46 anni, esperto d’arte moderna e contemporanea, che da 8 anni vive con la famiglia a Malta. Dal 1997 è stato coinvolto nelle sezioni commerciale e amministrative di importanti gallerie d’arte e musei italiani. Ha organizzato mostre per i grandi maestri del Novecento, oltre a collaborare con i maggiori artisti dei giorni nostri. Dal 2014 con la sua compagnia GBK Malta organizza a Malta e Gozo diverse mostre. Inoltre, segue vari collezionisti e collabora con gallerie d’arte e case d’asta in tutto il mondo. Per questa sua prima spedizione Ballotta ha deciso di mettersi in gioco e partecipare in prima persona, non solo per vivere un’esperienza unica, ma anche per vedere come nasce e si sviluppa un reportage di viaggio.
Sarà un test a contatto con la natura, l’isolamento e il silenzio del viaggio, ma anche per verificare i rapporti con le persone del luogo una volta arrivati ai villaggi ed entrati nelle loro case.
I compagni di avventura sono Alessandro Bergamini, 35 anni di Finale Emilia, ottimo fotografo, organizza viaggi per corsi di fotografia; si occupa di volontariato con una società di basket inclusivo che opera nel Modenese. Nei suoi viaggi in luoghi remoti del mondo, egli riesce a cogliere attimi di luce tra culture sconosciute, costruendo un ponte spirituale e visivo tra volti e luoghi, colori e profumi. Ha vinto il concorso Ipa 2021 per il miglior libro fotografico ed è stato eletto “Travel photographer of the year”.
L’altro partecipante emiliano è Tommaso Vecchi, 27 anni di Renazzo, vicino a Cento; di professione infermiere ma grande appassionato di fotografia, è specializzato nella conoscenza delle diversità culturali tra i popoli lontani. Vanta già pubblicazioni e riconoscimenti importanti, tra questi il National Geographic.
Infine l’ultimo ad aggregarsi al team è Giovanni Giusto, 30 anni, genovese, video maker professionista. Da ragazzo si appassiona alla fotografia in bianco-nero ed al mondo cinematografico. Questa sua passione lo porta ad intraprendere diversi viaggi, in India, Siberia, Islanda, Birmania, Thailandia, Vietnam. Fonda la casa di produzione cinematografica 010 films che si occupa di produzioni cinematografiche internazionali, televisione, pubblicità e documentari.