Presentato in webinair il programma sinergico delle Divisioni Banche Estere e Banca dei Territori rivolto a Romania, Slovacchia e Ungheria
Si è svolto oggi il primo webinar di Intesa Sanpaolo dedicato al programma sinergico tra l’International Subsidiary Banks Division (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori (BDT) al fine di potenziare ulteriormente le opportunità di business oltrefrontiera delle mid-corporate del comparto agroalimentare che operano nei 12 Paesi serviti dalle banche commerciali del Gruppo in Est Europa e Nord Africa. Ne dà notizia un comunicato di Intesa Sanpaolo, specificando che il programma, strutturato congiuntamente dalla Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese e dalla Divisione International Subsidiary Banks guidata da Marco Elio Rottigni, prevede un aumento delle linee di finanziamento e dell’offerta di prodotti e servizi dedicati all’internazionalizzazione e coinvolgerà inizialmente Intesa Sanpaolo Bank in Romania, CIB Bank in Ungheria, VUB Banka in Slovacchia, le tre Direzioni Regionali Milano – Monza Brianza, Lombardia Nord e Veneto Est – Friuli Venezia Giulia, e la Direzione Agribusiness.
L’avvio del nuovo progetto riguarderà dapprima i mercati Romania, Slovacchia e Ungheria e poi altri nei quali sono presenti complessivamente circa 100 controparti industriali del settore agroalimentare italiano.
Durante l’incontro on-line – prosegue il comunicato di Intesa Sanpaolo -, a cui sono state invitate le imprese clienti della Direzione Agribusiness potenzialmente interessate a tali mercati, sono state illustrate le opportunità offerte da tali contesti, le previsioni di crescita positive, il progressivo aumento della capacità di attrarre investimenti esteri, i benefici derivanti da re-shoring e near-shoring, gli stanziamenti di fondi europei, i programmi di privatizzazione governativi, le prospettive di ammodernamento delle reti infrastrutturali e dei trasporti, lo sviluppo del tessuto industriale e la disponibilità di risorse naturali e agricole.
Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 i distretti agro-alimentari hanno esportato 514 milioni euro verso Romania, Slovacchia e Ungheria, pari all’11% del totale dell’export dei distretti italiani verso questi Paesi.
Tra il 2022 e il 2021 le esportazioni dei distretti agroalimentari a prezzi correnti verso Romania, Slovacchia e Ungheria hanno registrato una crescita del 17,5%, superando del 41% i livelli prepandemici. La Romania è il 17° paese per livello delle esportazioni (255 milioni di euro) e una crescita del 17,8%, seguita dall’Ungheria con 165 milioni di euro (in crescita del 22,4%) e dalla Slovacchia con 94 milioni di euro (in crescita dell’8,9%). Tra le filiere, spicca per valori esportati quella della pasta e dei dolci, i cui distretti hanno totalizzato oltre 120 milioni di esportazioni nel 2022 verso i tre Paesi (di cui 75 verso Romania) e una crescita a valori correnti del 36% rispetto al 2021 (+68% rispetto al 2019). Seconda filiera per export, i distretti
vitivinicoli, con 97 milioni di euro di vendite verso i tre Paesi (+22%rispetto al 2021; +76% rispetto al 2019); di questi 44 verso Romania, 30 verso Slovacchia e 23 verso Ungheria.
“L’agroalimentare italiano eccelle da sempre nelle esportazioni con solide posizioni internazionali e, con questo programma, vogliamo sviluppare ulteriori potenzialità su nuovi mercati – commenta Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo – Intesa Sanpaolo, attraverso Banca dei Territori e Divisione International Subsidiary Banks, vuole creare uno spazio comune nel quale i clienti italiani e stranieri possano sviluppare opportunità sui mercati internazionali sentendosi sempre a casa”.