La proposta di Cesarine prevede la rotazione trimestrale di cuoche e cuochi. Un articolo di Guia Soncini: La mortadellosa mitomania di Bologna che non è sfuggita al New York Times

Bologna agosto 2024Cesarine, la più antica rete di cuoche e cuochi di casa d’Italia, è orgogliosa di annunciare -si legge in una nota stampa-  la sua intenzione di candidarsi come chef alla Casa Bianca, dopo che la storica Chef Cris Comerford ha reso pubblica la propria scelta di ritirarsi. La proposta di Cesarine prevede la rotazione trimestrale di cuoche e cuochi provenienti da diverse regioni italiane, portando con sé le autentiche tradizioni culinarie della nostra penisola. Fondata nel 2004, Cesarine conta oggi oltre 1.500 cuoche e cuochi in tutta Italia, che uniscono la passione per la cucina casalinga alla volontà di condividere con il mondo le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione. Con 50.000 ospiti internazionali e nazionali accolti ogni anno nelle proprie case, la community riunita attorno alla piattaforma cesarine.com dimostra ancora una volta il proprio impegno nel preservare e diffondere il patrimonio gastronomico italiano.

L’iniziativa della community, oggi diffusa su tutto il territorio nazionale, ma sono sbarcati anche all’estero con i prodotti made in Italy, prevede una rotazione trimestrale di cuoche e cuochi amatoriali, ciascuno rappresentante di una specifica regione italiana. Questo permetterebbe di offrire ai futuri inquilini della Casa Bianca un’esperienza culinaria autentica e varia, dalla pasta fresca dell’Emilia-Romagna ai sapori mediterranei della Sicilia, passando per i ricchi piatti regionali della tradizione italiana con un occhio di riguardo alla dieta mediterranea e ai suoi indubbi benefici. Questa candidatura non solo celebra la cucina di casa italiana, ma -precisa la nota stampa delle Cesarine–  si propone anche come ponte culturale, favorendo uno scambio di idee e tradizioni attraverso il linguaggio universale del cibo. Sono oltre un migliaio le diverse ricette regionali che potrebbero essere proposte alla Casa Bianca durante un anno di rotazioni trimestrali, insieme a storie, aneddoti e tradizioni culinarie per arricchire l’esperienza alla Casa Bianca.

Vuoi mettere la community La mortadellosa mitomania di Bologna che non è sfuggita al New York Times

Ho l’identità di codice postale, mi percepisco milanese. Del resto, i bolognesi pensano seriamente che dei cuochi amatoriali locali potranno cucinare alla Casa Bianca. Guia Soncini su Linkiesta

Ieri mattina, -scrive Guia Soncino- mentre nel mondo leggevano il New York Times, a Bologna leggevano il dorso locale del Corriere, che in prima pagina aveva questo titolo: “Una Cesarina per la Casa Bianca – La rete di cuochi amatoriali nata a Bologna si offre per cucinare al prossimo presidente”. Procedo a leggere convinta si parli della Cesarina, famoso e antico ristorante bolognese. E invece.

E invece, m’informa il Corriere senza mai ridere in faccia alla proposta che sta riferendo, si tratta della «community riunita attorno alla piattaforma cesarine.com, nata a Bologna nel 2004». Quando vedo la parola «community» metto mano alla pistola, ma mi contengo e proseguo nella lettura. LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO.