Manifestazione a Roma per il Climate Pride il 16 novembre alle ore 15.00 a Piazza Vittorio

Dichiarazione del Presidente dell’Associazione ambientalista Verdi Ambiente e Società Stefano Zuppello

L’associazione ambientalista “Verdi Ambiente e Società, che da anni è impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici e nella promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’uscita dal fossile e per una transizione ecologica giusta e sostenibile, non può -afferma Stefano Zuppello- che essere molto preoccupata per come si è aperta la COP 29 in Azerbaijan.

Oltre alle drammatiche notizie sul riscaldamento climatico – l’organismo mondiale di meteorologia WMO ha certificato di fatto l’aumento della temperatura globale a + 1,5 °C – sono le notizie riguardanti i Paesi partecipanti a preoccuparci sulla riuscita della Conferenza delle Parti.

L’assenza dei rappresentanti di Paesi quali USA, Cina, Comunità Europea, Brasile e India, solo per citare i principali produttori di emissioni climalteranti, si unisce alla conferma delle intenzioni del neo eletto presidente – Donald Trump – di far uscire gli USA dall’accordo di Parigi e questo di fatto conferma il pessimismo di gran parte del mondo ambientalista per la decisione di svolgere la Conferenza sul clima in un paese – l’Azerbaijan – che ha nei combustibili fossili il 95% del proprio export e di darne la Presidenza a Muktar Babayev per 25 anni dipendente del colosso petrolifero SOCAR.

In questo contestosottolinea Zuppello- non crediamo che sia possibile qualche tipo di accordo rigoroso e vincolante. Il monito del mondo scientifico, del pericoloso avvicinamento al punto di non ritorno per poter ancora mettere in campo azioni efficaci, non potrà avere nessuna risposta positiva. Anche il richiamo alla finanza climatica per sostenere i Paesi più esposti agli eventi metereologici estremi appare più una ammissione di debolezza che una soluzione.

Di fronte a questa desolante constatazione di fallimento di quanto si voleva ottenere con l’istituzione delle COP per contrastare l’emergenza climatica che ormai, con eventi sempre più catastrofici, sta portando devastazioni e lutti in tutto il Mondo, possiamo solo fare appello alla coscienza e alla mobilitazione di ognuno di noi.

Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare il prossimo 16 novembre alla giornata in cui in tutto il mondo si celebrerà la giornata mondiale di iniziative per richiedere interventi decisivi nella lotta al riscaldamento globale”.

In Italia l’appuntamento è a Roma per il Climate Pride il 16 novembre alle ore 15.00 a Piazza Vittorio