La baguette di pane è in lizza per la candidatura Unesco ma anche i tetti in zinco di Parigi e un’antica festa viticola nel dipartimento di Arbois, nell’est della Francia: è quanto annunciato dal ministero della Cultura di Parigi guidato da Roselyne Bachelot.
Tutti e tre sono in lizza per l’unica candidatura che il governo francese proporrà quest’anno al patrimonio immateriale dell’Unesco.
Ma qui parliamo della baguette
L’idea è stata lanciata dalle associazioni e ripresa dallo stesso presidente francese. Qualche giorno fa Emmanuel Macron ha accolto all’Eliseo i “maitres boulangers”, ossia i mastri fornai che da secoli custodiscono e tramandano la ricetta della baguette, il celebre pane francese.
A metà marzo la ministra dovrà scegliere tra queste tre opzioni sottoponendo la sua decisione al presidente Emmanuel Macron, spiegano fonti del ministero, confermando un’informazione del quotidiano Le Parisien.
La candidatura francese verrà quindi presentata alla commissione Unesco, in vista della sua eventuale selezione al patrimonio immateriale nel 2022.
Le origini della baguette
Le origini risalgono al 1830 quando nel paese arrivò il pane viennois, cotto a vapore e a base di lievito di birra. Inizialmente veniva consumata solamente in ambiente aristocratico, in seguito divenne il pane più mangiato dai lavoratori, che lo compravano ogni giorno.
Negli anni la forma del pane si è sempre più allungata, assumendo quella di una bacchetta da qui “baguette” e diventando uno dei simboli indiscussi della Francia.