I laboratori sono gratuiti per bambini e ragazzi
“Quest’anno il nostro obiettivo è superare i numeri del 2023 e confermarci così come soggetto fondamentale nel panorama dell’offerta turistico culturale di Parma e della regione – ha dichiarato Mario Marini, presidente dei Musei del Cibo –. Tutto ciò in costante collaborazione con le istituzioni locali, con le diverse realtà culturali e con i soci dell’associazione per poter mettere in campo un’offerta sempre più forte. Fondamentale per le nostre realtà museali è poter svolgere appieno il ruolo educativo nei confronti dei giovani, valorizzando le eccellenze alimentari che celebriamo, per questo nel mese di riapertura, offriamo ai ragazzi laboratori gratuiti diversi ogni week-end”.
Anche quest’anno le novità non mancano: nella tarda primavera sarà inaugurato l’ultimo dei Musei del circuito, quello del Tartufo di Fragno, a Calestano, inoltre il Museo del Salame di Felino, leggere più avanti, avrà un nuovo allestimento nel cuore del paese, in un edificio di grande interesse storico, in via Carducci.
In questo periodo di “lavori in corso” a Felino, il Museo del Salame sarà comunque aperto, per far conoscere il nuovo allestimento e la storia dell’edificio costruito nel basso Medioevo e sopravvissuto ai cambi di proprietà e di funzione. Diverse infatti sono state le modifiche che hanno modellato in modo significativo l’articolazione degli spazi, a partire dal XIII secolo. Lo staff specializzato, alle 11 e alle 16 di ogni sabato e domenica, farà conoscere la storia dell’edificio ai visitatori con ingresso gratuito in attesa della conclusione dei lavori.
Come di consueto, tutti i week-end di marzo saranno all’insegna delle attività gratuite per bambini e ragazzi. Quest’anno, con “Una mappa tira l’altra”, i Musei del Cibo vogliono ricordare, a 700 anni dalla morte, Marco Polo, noto per i suoi viaggi in Asia e per le sue puntuali descrizioni di terre lontane. Ed ecco allora tante attività, tutte all’insegna delle esplorazioni, del gioco e appunto di tante mappe, una diversa dall’altra come i musei e i laboratori proposti. Perché per fare nuove scoperte non sempre è necessario andare dall’altra parte del mondo!
La novità di questa edizione è che si terrà un appuntamento pomeridiano, il sabato e la domenica, in uno dei Musei del circuito. E a chi partecipa agli incontri, la mascotte Parmigiana Jones, esploratore anche lui di professione, regalerà una mappa del museo.
La partecipazione è gratuita, ma la prenotazione è obbligatoria per ragioni di spazio. I laboratori si terranno alle 15.30 e avranno la durata di un’ora e mezza.
Informazioni: Ufficio IAT del Comune di Parma, 0521.218889, attivo tutti i giorni 9-19
Prenotazioni: tramite “APP Parma 2020+21” scaricabile gratuitamente al seguente link https://parma2020.it/it/app-parma202021-2/
IL CALENDARIO
Il primo appuntamento si è svolto il 3 marzo con le aperture del Museo del Prosciutto, Langhirano; Museo d’Arte Olearia, San Secondo; Museo del Vino, Sala Baganza
16 marzo – Sabato – Museo del Pomodoro, Giarola
Il Museo delle Meraviglie (a cura di Esperta, consigliato per bambini dai 6 agli 11 anni con i propri genitori).
Lungo un percorso a tappe tra latte variopinte, tubetti giganti e strani macchinari, bambini e genitori, divisi in squadre, si avventureranno alla scoperta del Museo del Pomodoro, districandosi tra indizi da seguire e prove da superare. Per riuscire occorrerà aguzzare la vista, mettere alla prova le proprie capacità sensoriali e manuali e persino effettuare test scientifici, ma soprattutto essere animati da tanta curiosità! Chi riuscirà a far cambiare colore alle verdure? Chi riuscirà a comporre un quadro con gli ortaggi? Chi risolverà un enigma?
17 marzo – Domenica – Museo del Parmigiano Reggiano, Soragna
La mappa dell’orto (a cura di ArcheoVEA, consigliato per bambini dai 5 ai 10 anni).
Fra Pasticcio, lo smemorato erborista dell’Abbazia di Fontevivo, ha smarrito la mappa del suo Orto dei Semplici! I partecipanti dovranno aiutarlo a ricostruire dove sono state piantate le erbe officinali. Insieme si costruirà l’erbario medievale.
23 marzo – Sabato – Museo del Culatello, Polesine
Una casa in golena (a cura dello staff Antica Corte Pallavicina, consigliato per bambini dai 5 agli 8 anni).
La Bassa parmense è la zona della provincia di Parma più vicina al grande fiume; è un territorio con caratteristiche peculiari, con una propria storia, proprie tradizioni, famiglie note e case tipiche. I partecipanti scopriranno tutto questo con una visita al Museo del Culatello, raccogliendo indizi, informazioni e curiosità che permetteranno di ricostruire l’antica casa del masalén e della rezdora, della famiglia Spigaroli, in una creazione artistica che rimarrà come ricordo del pomeriggio.
24 marzo – Domenica – Museo della Pasta, Giarola
Tra chicchi e farine, alla ricerca della ricetta perduta! (a cura di Esperta, consigliato per bambini dai 7 agli 12 anni).
Come fare a trovare gli ingredienti di una misteriosa ricetta tra le tante del Museo della Pasta? Molti sono gli indizi da cercare e gli enigmi che occorre risolvere. Come veri detectives, i bambini, divisi in squadre, dovranno orientarsi nel museo e mettere in campo tutte le loro abilità per scoprire, giocando, i segreti del mondo della pasta, trovare le soluzioni e comporre la ricetta misteriosa. A seguire, “Il cuoco e il contadino”: showcooking e degustazione, in collaborazione con Confagricoltura Parma.
30 marzo – Sabato – Museo del Fungo, Borgotaro
Nel bosco incantato (a cura di Daniela Visentini, micologa, consigliato per bambini dai 5 agli 8 anni).
Una passeggiata nel bosco incantato dove, nel silenzio della foresta i partecipanti potranno incontrare gli animali e, muniti di appositi cestini, raccogliere vari tipi di funghi, fiori e bacche. La natura è una scoperta continua, ma solo se sappiamo ascoltarla e rispettarla. Avviciniamoci in silenzio e, con molta attenzione, sarà divertente scovare tante sorprese, nascoste negli spazi del Museo.
Cliccare sul sito: www.museidelcibo.it
Musei del Cibo: al via i lavori di allestimento del nuovo Museo del Salame di Felino
La sede in centro storico, nell’edificio più antico del paese
Il Museo del Salame di Felino cambia sede e, dopo vent’anni di presenza al castello, si trasferisce nel centro storico del paese, in un edificio, situato in via Carducci, di grande valore storico, perché il più antico di Felino.
Un nuovo e coinvolgente allestimento sarà presto a disposizione dei turisti, dei viaggiatori, degli amanti della gastronomia e soprattutto degli abitanti di Felino che si riapproprieranno così del loro Museo. Sarà uno spazio più inclusivo, privo di barriere architettoniche, accessibile a tutti e con uno spazio porticato a disposizione per le attività didattiche e di degustazione.
Nei suggestivi ambienti che conservano tracce significative delle antiche funzioni, opportunamente restaurati, troverà spazio anche un moderno touch multimediale.
Quello che oggi appare come una grande costruzione a due falde in origine era una corte medievale, databile verosimilmente al XIII secolo, costituita da una casa torre e da un rustico con fienile e stalla. Riadattata nel XVIII secolo in un unico corpo, come oggi appare, ha ospitato per decenni la farmacia e alcuni negozi.