Venti lavoratori coinvolti, sotto la guida dell’Associazione Culturale “Toro”; oltre 500 disegni realizzati; più di 100 ore di lavoro
“Anita e Americo: Storia di una Bicicletta”: Coppini Arte Olearia ha scelto la formula del cortometraggio in stop motion per raccontare in modo originale la propria storia imprenditoriale. Affidandosi a un team di disegnatori molto particolare: i propri dipendenti, sotto la direzione artistica dell’Associazione Culturale “Toro”, nata da un collettivo di giovani artisti parmensi che, attraverso l’organizzazione di rassegne di arte contemporanea e illustrazione, si propone di vivacizzare la scena artistica cittadina e di promuovere il talento, stimolando giovani in cerca di affermazione.
“Anita e Americo: Storia di una Bicicletta” è il progetto con cui Coppini Arte Olearia, azienda oggi sinonimo di olio extravergine di oliva di qualità certa e certificata, che produce per l’alta ristorazione, i negozi di specialità alimentari e i foodie, ha partecipato a “Imprese Creative Driven”, la call lanciata dal Comune di Parma e dal Comitato per Parma 2020, con il sostegno di “Parma, io ci sto!” e Unione Parmense degli Industriali, la collaborazione di CISITA e il coordinamento scientifico di Promo PA Fondazione. Come spiegano in una nota congiunta “Parma, io ci sto!” e Unione Parmense degli Industriali, «’Imprese Creative Driven’ nasce con l’idea di far dialogare impresa e cultura, due mondi solo apparentemente lontani. Il cortometraggio prodotto da Coppini Arte Olearia ne è un ottimo esempio: i lavoratori sono autori creativi e, al contempo, attori protagonisti, grazie al loro know-how, di una parabola imprenditoriale di successo. Il risultato del lavoro di gruppo è un manifesto artistico che comunica i valori dell’azienda e ne coglie la vera identità, attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno».
Guidati dall’Associazione Culturale “Toro”, i dipendenti di Coppini Arte Olearia coinvolti sono stati una ventina. Il progetto, che ha mosso i primi passi a fine 2020, ha richiesto oltre cento ore di lavoro. Tutto è partito dalla definizione dell’idea del cortometraggio e dalla stesura di una sceneggiatura. Successivamente i lavoratori hanno disegnato ogni singolo frame: ognuno di loro ha ricevuto un kit artistico, composto da disegni, acquerelli e carboncino, da personalizzare e colorare durante il periodo natalizio. Un periodo scelto non a caso: le vacanze hanno infatti permesso di coinvolgere nell’attività anche le famiglie dei dipendenti di Coppini Arte Olearia. La fase finale è stata quella del montaggio con la tecnica dello stop motion: il risultato è un cortometraggio della durata di due minuti, frutto di oltre 500 disegni. Come spiega il Direttore Artistico Alessandro Canu, Associazione Culturale “Toro”, «Lavorare a questo progetto è stato molto divertente. In particolare, è stato bello poter vedere il contributo di ogni dipendente e lo stile che ognuno di loro ha apportato al lavoro. Abbiamo scelto di armonizzare tutti i disegni semplicemente utilizzando una palette di colori che rimandano al logo aziendale».
“Anita e Americo: Storia di una Bicicletta” racconta in modo fiabesco e onirico la nascita della Coppini Arte Olearia. La bicicletta del titolo è quella con cui, nel 1946, Americo Coppini, insieme con la moglie Anita, iniziò l’attività di oliandolo. Il racconto si sviluppa per fasi: dalla bicicletta alla moto, dalla macchina al furgone, fino ad arrivare all’azienda di oggi, condotta dalla terza generazione di famiglia. A fare da filo conduttore è la presenza di bottiglie di olio. Proprio un’enorme bottiglia di olio in compensato è stata al centro di un evento aziendale realizzato lo scorso giugno: in questa occasione, ogni dipendente di Coppini Arte Olearia ha potuto rappresentare i propri valori e le proprie sensazioni decorando la bottiglia con immagini, scritte, impronte e simboli.
In tutto e per tutto equiparabile a un vero cortometraggio cinematografico, “Anita e Americo: Storia di una Bicicletta” è impreziosito anche da una colonna sonora originale, che porta la firma della Contrada Lamierone, compagine romagnola capitanata da Andrea Branchetti, docente di organetto diatonico alla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, coadiuvato da Nicole Fabbri, alla fisarmonica e ai metallofoni, e da Andrea Bertani, al trombone. Il gruppo, il cui nome evoca un luogo immaginario, fonde più stili musicali, di provenienze differenti, in un unicum, con l’obiettivo di trasportare il pubblico sulle ali della fantasia.
Grande è la soddisfazione di Francesco Coppini: «Da sempre la nostra azienda cerca di essere vicina al mondo dell’Arte, parola che racchiudiamo anche nel nostro nome. Per questo, anni fa, abbiamo scelto di creare un Museo, in cui ospitare eventi e manifestazioni. Il progetto ‘Imprese Creative Driven’ ci ha da subito entusiasmato, perché per la prima volta ci ha permesso di coinvolgere direttamente i nostri dipendenti. Oltre a rappresentare un’ottima occasione di team building, questa attività ha permesso di vivere l’azienda in modo diverso e più creativo, consentendo a ognuno di portare il proprio processo creativo all’interno delle attività svolte».
Il cortometraggio “Anita e Americo: Storia di una Bicicletta” sarà veicolato sul sito Web e sui canali social di Coppini Arte Olearia. Inoltre, sarà proiettato in tutte le manifestazioni fieristiche, italiane e internazionali, a cui l’azienda prenderà parte.
Nella convinzione che fare impresa significhi anche fare cultura, Coppini Arte Olearia aderisce poi al progetto “Imprese Aperte”, promosso dall’Associazione “Parma, io ci sto!” e dall’Unione Parmense degli Industriali. Per tutti i mesi di ottobre e novembre, ogni weekend, l’azienda offre la possibilità di visitare gratuitamente il MuseoAgorà Orsi Coppini, a San Secondo Parmense: una struttura espositiva che riporta alla memoria la tradizione dimenticata dell’olivo nel Parmense, una pratica diffusa al tempo degli Etruschi ma poi abbandonata in epoca romana imperiale. Conobbe un nuovo sviluppo nel periodo medioevale. Lungo il percorso espositivo, i visitatori possono ammirare macchinari di lavoro delle diverse epoche, dai sistemi meccanici, più antichi, a quelli idraulici, più recenti.
Sia il sabato che la domenica, sono in programma otto turni di visita, per un massimo di 10 persone l’uno: h 10:00, h 10:45, h 11:30, h 12:15, h 15:00, h 15:45, h 16:30 e h 17:00.
Le visite sono guidate. Obbligatoria la prenotazione su VivaTicket.