Sono le dolci acque del torrente Faltona a stimolare il racconto di oggi.
Ne ascolto il suono melodioso e continuo, osservo la loro limpidezza che accarezza la roccia, abbraccio il silenzio che sollecita i ricordi. Sono immerso nella natura del Casentino in un luogo dove i rumori della quotidianità sono lontani, dove la pace regna e ti avvolge, dove posso ritemprare corpo e mente, spirito e anima.
E’ una pausa, una parentesi rilassante, lo è per me che ho raggiunto questo posto, ma può esserlo anche per voi se verrete a vivere dal vivo ciò che oggi scrivo. Mi trovo tra il comune di Castel Focognano e quello di Talla in quella parte di Toscana Aretina forse meno blasonata ma al contempo affascinante, gustosa e sonora. A Talla infatti la tradizione vuole che vi sia nato Guido Monaco ovvero l’inventore della moderna notazione musicale.
Mi sono immerso nel verde dei boschi a circa 300 metri di altezza e, sulla sponda sinistra del torrente, ho trovato un’antica “Ferriera” dalla storia secolare. Non si esclude infatti che qui, già nel secolo XVI la Ferriera del Bonano, il suo nome, fosse attiva con i fabbri e gli attrezzi del tempo mossi dalle acque del Faltona. L’acqua, la forza motore che per centinaia di anni ha dato vita alle botteghe, agli opifici, alle officine che hanno trasformato la storia dell’uomo.
Qui ho trovato il vecchio mulino a pale, i camini, gli ingranaggi, le pulegge e i grandi magli, tutti attrezzi usati ancora fino ai primi decenni del 1900. E allora ritorno al 1912, l’anno dell’affondamento del Titanic, dell’esplosione dello stile floreale, detto anche Liberty, l’anno in cui il fabbro Paolo Cariaggi acquista la Ferriera e con i figli Edison e Orfeo ne porta avanti la tradizione. Alla Ferriera, che con il tempo vedrà sorgere sopra di lei la casa dei fabbri, si producevano attrezzi per il lavoro agricolo: vanghe, zappe, vomeri, erpici. E poi per l’operato dei lavoratori della pietra: mazze, scalpelli, martelli. Un lavoro duro ambientato in condizioni difficili, la cui luce nei mesi freddi dell’inverno, fino all’arrivo di una dinamo, era il solo fuoco delle forge.
La vecchia officina dei fabbri è stata sapientemente restaurata così come la casa dei fabbri che oggi è un bellissimo B&B di classe dove soggiornare e godersi un piacevole relax.
Potete trovare tre stanze eleganti, una confortevole piscina, deliziosi spazi comuni e la pace della natura. Circondati dai boschi e da un bellissimo uliveto potrete ascoltare anche voi la voce del torrente e, perché no, nei giorni di calura immergervi nelle sue fresche acque.
A pochi chilometri di distanza ci sono città d’arte importanti come Arezzo, o la più piccola Bibbiena diventata città della fotografia, paesaggi che hanno ancora il sapore della scoperta e posti dove rifocillarvi al meglio con i sapori locali. A proposito di sapori, oggi mi ha raggiuto alla Ferriera la chef Francesca Bartoli di Talla e mi ha preparato delle straordinarie tagliatelle fatte in casa condite con funghi porcini e salsiccia toscana locale. Ve lo dico con piacere perché è un’altra esperienza che potrete vivere voi stessi qui presso il B&B.
Questo regno di silenzio e tranquillità, dove prendersi tutto il tempo per rilassarsi, meditare, riconnettersi con la natura e stemperare gli affanni è stato fortemente voluto e realizzato da due imprenditori veneti che lo hanno ristrutturato a puntino. Ve ne ho già parlato quando ho scritto del Podere Casanova di Montepulciano, e con affetto lo rifaccio anche oggi. Parlo di Susana Ponzin e Isidoro Rebatto che, pur avendo un trascorso imprenditoriale di tutt’altra natura, hanno ridato lustro al Podere Casanova e alla Ferriera. Loro, costruttori e gestori di centrali idroelettriche proprio in occasione della costruzione di un centrale adiacente alla Ferriera hanno pensato di acquisirla in toto e riproporla come “buen retiro di charme” al pubblico.
Hanno fatto un bellissimo lavoro, motivo per cui non resta che venire a provare ciò che sto vivendo io in questa meravigliosa giornata casentinese, durante la quale solo la natura, la pace e il buon cibo mi faranno da compagni ottimali.