Joao Onofre, capo unità Ig della Dg Agri Commissione Europea: “sui traguardi fissati dalla “Farm to Fork” non si torna indietro”
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità della Farm to Fork occorre tener conto degli sforzi già fatti finora, poter disporre di tempi più ragionevoli, di strumenti adeguati e anche del contributo della ricerca scientifica. È quanto hanno ribadito al Vinitaly le organizzazioni cooperative vitivinicole di Francia, Spagna e Italia, rappresentate da Vignerons Coopérateurs de France, Cooperativas Agro-alimentarias de España e il Coordinamento Vino di Alleanza cooperative Agroalimentari.
“II mondo della cooperazione non ha paura della sostenibilità – ha dichiarato Luca Rigotti, Coordinatore Vino di Alleanza cooperative – che non si può contrastare, dobbiamo solo avviare un confronto condiviso con la Commissione per riuscire a contemperare gli obiettivi di sostenibilità ambientali con l’economia e la salvaguardia dei bilanci delle nostre aziende”.
Joao Onofre, Capo Unità IG della DG Agri Commissione Europea, ha detto che sui traguardi fissati dalla Farm to fork non si torna indietro, ma che le scelte per realizzare questi obiettivi non sono ancora pienamente definiti e lo spazio per il confronto è ancora aperto. Piuttosto secondo Onofre la filiera si dovrebbe preoccupare per i segnali di un possibile calo di vendite di vino dovute alle tendenze verso una contrazione dei consumi dovuta ai cambiamenti degli stili di vita”. Una situazione che rende ancor più pressante una definizione di efficaci strategie di promozione. “Attualmente però non è ancora possibile sapere se ci sarà una proposta di revisione del regolamento di promozione che possa avere ricadute sul settore vitivinicolo”.
Il Presidente di Cogeca (Confederazione Generale Cooperative agricole europee) Ramòn Armengol, ha posto l’evidenza sulla questione del cambiamento climatico, “che è un tema molto serio e occorre assolutamente fare qualcosa per contrastare gli effetti della siccità e delle temperature estreme”.
La risposta è la transizione ecologica e il prerequisito della sostenibilità sta entrando anche nella nuova proposta di regolamento sulle indicazioni geografiche. «Vincoli la cui definizione – ha chiarito Onofre – sarà delegata al confronto all’interno dei vari consorzi».
A tal riguardo il presidente di Alleanza cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini ha ribadito che la posizione della cooperazione è pienamente favorevole all’inclusione del vino all’interno del nuovo quadro normativo delle indicazioni geografiche proprio in virtù del valore di questo prodotto che non è solo alimentare ma soprattutto paesaggistico, sociale e culturale».
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