Nasce il coordinamento dei Paesi Ue pro-Nutriscore per facilitare l’uso dell’etichettatura nutrizionale a colori. Un “problema” serio per l’Italia che punta all’ etichetta “NutrInform”, che non dà patenti di buono o cattivo, ma “informa”.
Sei Paesi Ue e la Svizzera hanno infatti istituito un coordinamento per facilitare l’uso dell’etichettatura nutrizionale Nutri-Score sulla parte anteriore della confezione.
Questo l’annuncio, in questi giorni, del governo del Lussemburgo, che sottolinea che esiste un comitato scientifico, che riunisce i rappresentanti delle autorità nazionali responsabili dell’attuazione del Nutri-Score di Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera. Il suo obiettivo è facilitare con procedure comuni l’uso del Nutri-Score da parte dei produttori di alimenti, in particolare le piccole imprese. Il comitato scientifico sarà incaricato di valutare l’evoluzione dello schema di etichettatura a colori in rapporto alle diverse linee guida nazionali sulle diete.
Questo è uno dei problemi spinosi che dovrà affrontare il ministro Stefano Patuanelli che ora guida, dopo la ministra Teresa Bellanova, il Ministero delle Politiche Agricole del governo Draghi.
Riparte così la battaglia europea per dire No al Nutriscore, dopo che l’Italia aveva trovato alleati altri sei paesi europei in difesa dei prodotti Dop: l’Italia più la Repubblica Ceca, Cipro, la Grecia, l’Ungheria, la Lettonia e la Romania.
NutrInform, un sistema che difende il patrimonio unico della Dieta Mediterranea
Gli auguri di buon lavoro al neo ministro Stefano Patuanelli
Stefano Patuanelli: triestino, 46 anni, è stato il ministro dello Sviluppo economico nell’ultimo governo Conte bis. Suo il decreto firmato nello scorso agosto del Superbonus 110% come misura di rilancio e sviluppo sostenibile.
Origin Italia: disponibilità e collaborazione al Ministro
I migliori auguri di buon lavoro al neo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, sono stati espressi da parte del sistema dei Consorzi di tutela delle oltre 300 produzioni agroalimentari DOP IGP.
«Piena disponibilità e collaborazione al Ministro Patuanelli, sin da subito – ha dichiarato Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia -, per affrontare le importanti sfide che ci attendono, sia in Italia sia in Europa; in particolare per affrontare i processi di riforma in atto sul tema agricolo ed alimentare, per sostenere la transizione ecologica e attuare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)».
Sarà importante confrontarsi, anche in vista del G20 in Italia, sui temi della tutela internazionale delle Indicazioni Geografiche – aggiunge Origin Italia -, per rafforzare la difesa delle nostre produzioni, e avere voce in capitolo in Europa per i temi del Farm to Fork e per la riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche. «Offriamo al Governo la disponibilità dei nostri consorzi e della rete delle nostre 80mila imprese – prosegue Baldrighi – per collaborare in maniera attiva sui territori a supporto della transizione ecologica; tema che riteniamo strategico e a cui da molti anni ci stiamo dedicando, con progetti che vanno dalla sostenibilità sociale a quella ambientale».
Coldiretti: Ripartire dal Made in Italy prima ricchezza del Paese
“I migliori auguri di buon lavoro al neoministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli che ha già dimostrato capacità ed impegno nelle battaglia a difesa del vero Made in Italy agroalimentare”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Siamo fiduciosi che l’intero nuovo Esecutivo guidato dal premier Mario Draghi – sottolinea Prandini – saprà valorizzare l’agroalimentare nazionale che è diventato nell’emergenza Covid la prima ricchezza del Paese con un valore che supera i 538 miliardi e garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro ma è anche leader in Europa grazie ad una agricoltura da primato per qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale.
“Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan” conclude Prandini.
Giampietro Comolli: sostenere l’ “asset paese” del vino, cibo eccellenze, ospitalità e ristorazione
Egregio Signor Ministro, -afferma in una lettera l’economista Comolli a Patuanelli– da tanti anni vivo e lavoro nella agricoltura, diciamo che come mio bisnonno, nonno e padre siamo nati sotto una “zolla”. Il mio interesse principale, dopo l’incontro con Veronelli e gli amici di Bra, è stato il vino, prima nella sua specificità, poi negli ultimi anni nella sua funzione e posizione integrata con altre filiere. I
C’è bisogno di una “concreta” visione semplificata del sistema
Per Comolli serve “un piano nazionale del vino con il completamento, aggiornamento e ulteriore eliminazione di prassi e procedure inutili ancora inserito nel Testo Unico del Vino. Strumento zoppo se non si aggiornano modelli associativi, riduzione enti inutili, deleghe mirate alle Regioni e creazione Distretti d’Area Produttiva, sburocratizzazione della burocrazia delle carte (20 passaggi obbligati ci sono fra il grappolo e la bottiglia sul tavolo), strada della ricerca genetica naturale per ridurre impiego presidi chimici dannosi, incentivare vitigni autoctoni storici e coltivazioni che mangiano la CO2. L’agricoltura ha un forte legame territorio-ambiente-risorse naturali-salubrità ma è anche economia primaria-occupazione-distribuzione-commercio-consumo. Il vino in particolare è una filiera completa in molte imprese, da quelle familiari a quelle industriali, che necessità di essere accorciata, velocizzata e fortemente connessa con altri settori come il turismo, il cibo, la formazione.
Sostenere l’assetPaese su vino-cibo-turismo-ospitalità-ristorazione
“Priorità -scrive ancora Comolli- è la fondatezza e la unità politica nazionale a credere che l’ “asset paese” del vino, cibo eccellenze, ospitalità, ristorazione sia fondamentale e che un investimento cospicuo, ma reale, controllato e con responsabilità dirette, possa essere una delle leve (come lavoro certo, fiscalità bassa e equa, digitalizzazione e tecnologia in aree difficili, ecoambiente in aree già molto sfruttate, riduzione dell’economia speculativa…) per ripartire prima di altri paesi utilizzando una fetta del Net Generation Plan. Stato e Regioni diventano motore decisivo e determinante nella approvazione di progetti e piani distrettuali nazionali e di ampi territori strettamente connessi con un turismo-accoglienza slow, lento, paesaggistico, culturale, del riuso, del no-spreco di territorio, privilegio al 100% dell’edilizia di ristrutturazione di fabbricati esistenti e rurali con contributi anche del 110-140% come fatto per gli ammortamenti industriali 4.0 e 5.0″.
I nostri auguri: puntare sulla sostenibilità e l’innovazione in agricoltura
Anche Gustoh24 augura al neo Ministro Patuanelli buon lavoro, sottolineando l’importanza di una politica che metta al centro della sua azione politica una spinta green nazionale che punti sulla sostenibilità e l’innovazione come risposta all’emergenza.