All’incontro di Roma anche Giuseppe Conte: ”Non si può fare politica se non in direzione della transizione ecologica”

Pecoraro Scanio e De Petris: ”Serve grande Alleanza per la Terra. Vera transizione ecologica e digitale non è più rinviabile”

La transizione ecologica e digitale, con l’accelerazione del passaggio alle rinnovabili e degli investimenti nell’innovazione tecnologica, è l’elemento fondamentale su cui l’Italia deve puntare per attuare una vera svolta economica e sociale equa, inclusiva con cui contrastare il caro energia, le crisi climatica, economica e sociale in atto, tutelare le imprese dal fenomeno delle bollette pazze e i cittadini dalla povertà energetica.

Sono questi i principali temi affrontati all’incontro nazionale di Italia EcoDigital “La sfida progressista, civica ed ecologista per la transizione EcoDigital”, promosso da Fondazione UniVerde, TeleAmbiente e Italia EcoDigital, che si è svolto lunedì 12 settembre a Roma a Palazzo Brancaccio, nel corso del quale sono state rilanciate le proposte per la transizione ecologica e digitale condivise da attivisti, giovani innovatori, imprenditori e amministratori locali: www.ecodigital.it

La foto di rito nei giordini di Palazzo Bracaccio a Roma

“Bisogna ribadire quali sono le priorità su cui il paese deve puntare. Una vera transizione ecologica e digitale –ha affermato la senatrice Loredana De Petris, Presidente del Gruppo Misto, Senato della Repubblica-  non è più rinviabile. Purtroppo, in questa insolita campagna elettorale, si sente ancora parlare di soluzioni folli come il nucleare pulito, che in realtà non esiste, mentre oggi la priorità deve essere quella di investire sulle rinnovabili e l’esperienza del Portogallo ci dice che si può fare in pochissimo tempo. La pandemia doveva costituire l’occasione per cambiare il modello di sviluppo in chiave ecologica ed è per questo che in Europa è nato il lavoro che ha portato al Next Generation EU, ma ad oggi la vera transizione verde e giusta è ancora al palo. Per questo abbiamo bisogno di chi si è sempre speso per questa inversione di marcia, se per la prossima legislatura vogliamo davvero vincere la sfida ecologista e progressista”.

Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e promotore della rete Italia #EcoDigital ha aggiunto che serve subito: “una grande Alleanza per la Terra che realizzi la transizione ecologica e digitale e contrasti le crisi climatica, economica e sociale in atto. Su questo punto, la sfida di Conte è credibile ed è la persona giusta per realizzare quella vasta area ecologista, digitale e civica che deve dare finalmente all’Italia una risposta politica all’altezza dei tempi. La candidatura di Livio de Santoli, per i temi dalla transizione EcoDigital, e di Cafiero de Raho, sui temi della legalità, dimostrano tale volontà del nuovo Movimento 5 Stelle guidato da Conte. Il risultato delle prossime elezioni può essere di grande spinta per avviare la costruzione di quest’area progressista che manca nel nostro Paese, in opposizione alla vecchia economica e dipendente dalle lobby tradizionali”.

“Il nostro programma –ha detto  Giuseppe Conte, Presidente del MoVimento 5 Stelle–  non nasce per l’occasione elettorale ma per un progetto di Paese a cui abbiamo lavorato in modo convinto, secondo un’agenda progressista e qualificante. Siamo in fortissimo ritardo e l’unica cosa che non ci possiamo permettere è ritardare ulteriormente gli obiettivi di neutralità climatica al 2050. Non si può fare politica se non in direzione della transizione ecologica, il fossile ci allontana dalla soluzione. L’unica certezza sono i progetti che le aziende del comparto rinnovabili hanno già predisposto: sono disponibili a investire 85 miliardi di euro, creando 80.000 posti di lavoro, per 60 GW nei prossimi tre anni. Significa un taglio sulle bollette di 20 miliardi l’anno, potremmo addirittura tagliare del 20% le importazioni di gas. Vogliamo perseguire questo obiettivo in cui la transizione digitale deve essere strettamente intrecciata a quella ecologica”.

Livio de Santoli, Ordinario di Energetica alla Sapienza Università di Roma: “Questo è il momento della scelta decisiva. Stare dalla parte di chi vuole rallentare il processo della transizione energetica, con esplorazioni del poco gas che abbiamo, con il nucleare e andando a rinegoziare gli obiettivi climatici europei, oppure con chi invece vuole combattere i disastri climatici, punta sulle rinnovabili e vuole proteggere veramente l’ambiente. Tra i programmi che mi impegno a portare avanti c’è la revisione del mercato dell’energia in grado di valorizzare le rinnovabili, l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, la lotta alla povertà energetica con l’immediata operatività delle comunità energetiche”.

All’evento, moderato da Stefano Zago (Direttore TeleAmbiente), sono inoltre intervenuti: Rosalba Giugni (Ambientalista), Valerio Rossi Albertini (Primo ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche e divulgatore scientifico), Paolo Cento (già Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze) e in videomessaggio Gianfranco Amendola (Magistrato ambientalista); insieme a giovani attivisti nativi eco-digitali e imprenditori innovativi: Domenico Giudici (Vicepresidente Circolo ARCI – Italia EcoDigital), Elisabetta Kalenda (Giurista e attivista EcoDigital), Leonardo Palese (Consigliere Comunale dei Giovani di Ceprano), Leonardo Ruzzante (Aurora Fellows – Fondazione Homo ex Machina); e con i contributi di: Alfonso Colucci (Giurista), Dario Tamburrano (già Europarlamentare), Fabrizio Capaccioli (Vicepresidente Green Building Council Italia), Maurizio Natalia (Consigliere comunale di Canistro, L’Aquila), Lapo Sermonti (Ufficio Clima e Boschi, Nazioni Unite), Daniele Diaco (già Presidente Commissione Ambiente, Roma Capitale), Alessandra Maiorino (Relatrice della riforma ambiente in Costituzione).

Le proposte, rilanciate da Italia Ecodigital in occasione dell’incontro nazionale, chiedono di:

  • coordinare le due transizioni perché quella digitale sia sostenibile, specie nel consumo di energia, e serva a monitorare e sostenere costantemente quella ecologica;

  • investire su tecnologie e innovazioni EcoDigital, anche organizzative come lo smartworking, che permettano di ridurre l’impronta ecologica e migliorare la qualità della vita (regolamentate in modo efficace nell’interesse della collettività e dell’ambiente, senza pressioni affaristiche e speculative);

  • i giovani sono il vero motore della transizione EcoDigital e occorre coinvolgerli come protagonisti, non come comparse;

  • molte imprese serie hanno puntato alla transizione ecologica e digitale con più convinzione di governi e partiti e queste vanno sostenute distinguendole da chi fa greenwashing e fake green;

  • Enti locali e tutti gli Enti pubblici devono dotarsi di Manager per la transizione EcoDigital, in particolare ogni Comune, scuola, università;

  • serve educazione EcoDigital e accesso digitale universale;

  • le misure di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico vanno rafforzate e costantemente monitorate;

  •  uso dell’intelligenza artificiale e dell’innovazione digitale per verificare e sostenere la vera economia circolare e la non distruzione di materia.

La campagna per aumentare le competenze dell’Efsa ha fatto capolino nelle Sale del Brancaccio