L’Arte delle sfogline di Bologna si candida per entrare nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco. La conferma ufficiale arriva dal sindaco di Bologna, Virginio Merola.
Il Sindaco Merola: “incarico a Franco Grillini”
“Il Comune di Bologna aderisce più che volentieri al percorso della candidatura all’Unesco dell’arte delle sfogline. A seguire questo percorso incaricherò Franco Grillini che si batte da tempo affinché a questa professione venga dato un giusto riconoscimento e che sull’argomento ha presentato in passato progetti di legge in Regione e in Parlamento”.
Queste le parole del sindaco di Bologna Virginio Merola in merito al percorso di candidatura dell’arte delle sfogline a patrimonio dell’umanità UNESCO, e – come spiega una nota – il primo cittadino ha confermato l’adesione del Comune di Bologna nel corso di un colloquio telefonico con Lucia Borgonzoni, Sottosegretaria al ministero della Cultura.
La dichiarazione di Cna Agroalimentare Bologna
Per Cna Agroalimentare Bologna, tutelare le sfogline significa dare la possibilità di “concretizzare azioni utili a tramandare il mestiere” e per farlo è importante “riprendere il percorso delle botteghe-scuola artigiane, snellendo i vari lacciuoli burocratici che ad oggi rappresentano un ostacolo“. Al contempo però, a questo riconoscimento non deve “imbrigliare la creatività delle nostre artigiane e dei nostri artigiani (perchè abbiamo anche sfoglini uomini, non dimentichiamolo) e si tratta a tutti gli effetti di imprese con dipendenti che vanno sostenute con incentivi”.
Coldiretti: con l’emergenza Covid più di una famiglia su quattro (26%) è tornata a cimentarsi nella preparazione casalinga della pasta
Con l’emergenza Covid più di una famiglia su quattro (26%) è tornata a cimentarsi nella preparazione casalinga della pasta sotto la spinta del ritorno alla tradizione e del maggior tempo trascorso. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’.
Il boom casalingo del fai da te che ha fatto volare i consumi di farina (+38%) e uova (+14,5%) secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea e se in passato però erano soprattutto i più anziani ad usare il matterello adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione. La candidatura Unesco – conclude la Coldiretti – è quindi il riconoscimento di una tradizione che resiste e si rafforza nel tempo spinta dalla prepotente successo della dieta mediterranea e della cucina italiana nel mondo.