Una consulenza scientifica per l’iniziativa dell’UE «Dal produttore al consumatore»
Nella dieta in Europa, l’assunzione di energia, grassi saturi, sodio e zuccheri aggiunti/liberi è troppo elevata: ridurla contribuirebbe a combattere le malattie croniche legate a una cattiva alimentazione. Al contempo, dato che nella maggior parte delle popolazioni adulte europee l’assunzione di potassio e di fibre alimentari è insufficiente, un aumento del consumo di tali sostanze contribuirebbe a migliorare la situazione sanitaria.
Sono queste alcune tra le conclusioni principali della consulenza scientifica dell’EFSA in materia di profilazione nutrizionale pubblicata in questa settimana proprio mentre viene annunciata la presentazione per il 27 aprile a Roma di un Appello per “estendere le comptenze di Efsa anche alla Qualità e Sostenibilità del Bino (Leggere su Gustoh24).
“I nostri esperti di nutrizione –scrive una nota dell’Efsa– hanno individuato i nutrienti e i componenti alimentari non nutritivi rilevanti per la salute pubblica dei cittadini europei, le categorie di alimenti che rivestono un ruolo importante nelle loro diete e i criteri scientifici atti a orientare la scelta dei suddetti nutrienti a fini di profilazione nutrizionale”.
L’Efsa chiede una consulenza scientifica per la futura etichettatura EU
La Commissione europea ha chiesto all’EFSA di fornire una consulenza scientifica su cui basare sia l’elaborazione di un futuro sistema UE per l’etichettatura nutrizionale, da apporre sulla parte anteriore delle confezioni alimentari, sia le condizioni per limitare le indicazioni nutrizionali e sulla salute apposte sui prodotti alimentari. Va rilevato che l’EFSA non ha valutato né proposto un modello specifico di profilazione dei nutrienti.
Un vasto impegno profuso durante la consultazione
Dal novembre 2021 al gennaio 2022 l’EFSA ha svolto una consultazione pubblica sul progetto di parere, che ha raccolto 529 osservazioni da parte di 83 organizzazioni e singoli di 21 paesi.
Ana Afonso, responsabile dell’unità Nutrition and Food Innovation [Nutrizione e innovazione alimentare] presso l’EFSA, ha dichiarato: «Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito con i loro pareri. I nostri scienziati hanno esaminato ogni osservazione e preso in considerazione ogni domanda, mentre il vostro apporto ci ha aiutato a chiarire l’ambito della nostra valutazione e a distinguere con maggior precisione il nostro contributo scientifico dai fattori che non rientrano nel mandato dell’EFSA».
Alcune osservazioni hanno evidenziato un fraintendimento in merito al ruolo e alle responsabilità dell’EFSA in materia di nutrizione. Questi aspetti sono trattati di seguito nelle domande frequenti.
Prossime tappe: alla fine del 2022 una revisione alla normativa vigente
Nel quadro della strategia «Dal produttore al consumatore», la Commissione europea intende proporre per la fine del 2022 una revisione della normativa vigente sulla fornitura di informazioni alimentari ai consumatori. Il contributo scientifico dell’EFSA costituirà la base per la proposta della Commissione, oltre ad altre evidenze acquisite da quest’ultima. Sarà possibile seguire gli aggiornamenti futuri non appena saranno disponibili sul sito web della Commissione.
Incontro a Roma, EFSA: Sicurezza alimentare è anche Qualità e Sostenibilità
Il 27 aprile a Roma la presentazione del progetto: “Estendere le competenze dell’Efsa anche alla Qualità e alla Sostenibilità del Cibo”
Sulla Gazzetta di Parma e su Gustoh24 i nomi dei promotori QUI:
L’Italia unita per il NutrinForm, NO ai semafori del Nutriscore
La posizione del ministro Stefano Patuanelli, Ministro dell’Agricoltura. “Il nostro paese ha 841 prodotti Dop Igp, 16,6 mld euro di valore della produzione con marchi che hanno una protezione e che rappresentano un’eccellenza e una distintività e con oltre 200mila operatori. Valori che si commentano da soli. La nostra è un’agricoltura distintiva e di eccellenza, in ogni singolo comune italiano troviamo prodotti che vengono coltivati solo in quelle zone e che rappresentano storia, tradizione e cultura dei nostri comuni. Mettere in discussione tutto questo con un sistema di etichettatura che non dà informazioni ma che vuole solo condizionare il mercato significa non soltanto voler proteggere i nostri sistemi produttivi ma anche il diritto di ogni cittadino di avere le giuste informazioni rispetto quello che sta mangiando” ha proseguito Patuanelli.“La strategia One health non può essere confusa con la strategia One diet, non esiste una dieta unica che vada bene per tutti. Esiste il consumo moderato di tutti gli alimenti e la dieta mediterranea è patrimonio dell’umanità, la risposta giusta che coniuga salute ed eccellenze del nostro paese. Il Nutrinform è basato su dati scientifici e sulle analisi reali di cosa serve a livello nutrizionale a ciascun essere umano. Su questo tema si è mosso compatto e unito il sistema paese, abbiamo percepito da subito che una informazione sbagliata ai cittadini potesse portare ad una trasformazione delle nostre produzioni agroalimentari. Adesso dobbiamo convincere anche altri partner europei che l’informazione è una cosa e che il condizionamento è un’altra”.
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