Il tema “L’evoluzione della cucina tra innovazione e tradizione”
La biografia dello chef di Monte Sant’Angelo
E’ bastata una stretta di mano durante la Conferenza di presentazione dell’Associazione Chef del Mediterraneo avvenuta lo scorso 2 Maggio presso la il palazzo della Provincia di Foggia per avviare la collaborazione tra questa prestigiosa rete di chef sostenitori della cucina mediterranea e l’Università di Foggia.
Sulla base di quella informale promessa, infatti, gli chef Gegè Mangano e Beppe Zullo presso dell’Università di Foggia per tenere 2 interessanti seminari i cui temi si focalizzano sulla combinazione tra tradizione e innovazione in cucina.
La promotrice di questa collaborazione è la professoressa Vittoria Pilone, professore associato di Economia Agraria, Alimentare ed Estimo Rurale (AGR/01) del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Foggia nonché docente di “Economia e Marketing dei Prodotti Alimentari” presso il corso di laurea in “Cultura e Sostenibilita’ dell’enogastronomia e di “Food Innovatton management” nel corso di laurea in “Management dell’Innovazione e dell’Hospitality”, che nell’ambito delle sue lezioni offrirà agli studenti l l’opportunità di dialogare e interagire con gli chef per meglio comprendere, i valori, le strategie e le competenze che rendono la cucina mediterranea e pugliese un’eccellenza apprezzata in tutto il mondo.
“L’evoluzione della cucina tra innovazione e tradizione” sarà il tema principale del seminario che si terrà il prossimo 22 Ottobre presso il Dipartimento di Economia, Management e Territorio, e sarà tenuto Gegè Mangano, talentuoso chef e imprenditore fondatore e titolare dal 1997 del ristorante “Li jalantuumene” di Monte Sant’Angelo.
Lo chef ha iniziato a cimentarsi con la gastronomia molto precocemente nella cucina materna, sviluppando un profondo legame tra cibo e territorio. Ai primi anni di formazione sono poi seguiti quelli di perfezionamento come maitre d’hotel e sommelier in numerosi alberghi e ristoranti di tutto il mondo. Ma sebbene quegli anni di intensa attività abbiano contribuito ad affinare le competenze dello chef garganico, allo stesso tempo egli avvertiva con grande dispiacere il crescente distacco dalle sue radici e una certa perdita di idendità.
Così quando nel 1997 ebbe l’opportunità di acquistare uno stabile nella sua amata Monte Sant’Angelo, l’avventura di Gegè Mangano come imprenditore ebbe inizio, prima con il ristorante” li Jalantuumene”, ovvero “I Galantuomini” e poi, dal 2016 anche con l’attvità di ospitalità ricettiva.
Nacque cosi la ”Casa li Jalantuumene”, luogo ideale per concedersi un’esperienza multisensoriale, lasciandosi coccolare da camere di charme e da una cucina dove gusto, tradizione e innovazione sono perfettamente miscelati in piatti dalla qualità sublime che variano di stagione in stagione e dove gli ingredienti sono sempre freschi e forniti da pochissimi e selezionatissimi fornitori, tutto a Km 0.
Vincitore di prestigiosi premi, autore del libro “Terra cultura e cucina del Gargano ricette di di Gegè Mangano” edito da Veronelli e protagonista nel mondo televisivo attraverso la partecipazione a trasmissioni eno-gastronomiche su diverse emittenti nazionali (Rai 1, Rai 2, Rete 4, Canale 5 ecc..) ed Internazionali (Rai Sat Gambero Rosso, Alice ecc..) lo chef Gegè Mangano ha ottenuto negli anni riconoscimenti sempre maggiori, anche fuori dai confini nazionali. Il suo ristorante è difatti segnalato sulle più pressogiose guide enogastronomiche nazionali ed internazionali ed è s,ao citato anche dal New York Time Travel.
Tra le numerose e autorevoli occasioni in cui ha offerto la sua professionalità contribuendo alla notorietà della cucina italiana e pugliese, recentissima è stata la sua partecipazione alla Cena diplomatica tenutasi presso l’Ambasciata Brasiliana a Roma lo scorso 10 Ottobre.
Non è la prima volta che lo chef Gegè Mangano offre le sue competenze al mondo accademico. Negli scorsi anni egli ha difatti già tenuto lezioni universitarie sui principi manageriali dell’alta cucina presso l’Università Bocconi di Milano, nell’ambito del corso di Innovation Management and Strategy del Master of Science Emit (Economics and management of innovation and technology). Nel corso delle lezioni lo Chef è stato definito un “imprenditore creativo dal talento fuori dal comune, capace di creazioni straordinarie, in grado di raccogliere sia il favore della critica che quello della clientela”.
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