Premiato il sommelier Takuma Yamada del Palace Hotel Tokyo, che avrà non soltanto l’opportunità di recarsi in Italia per un viaggio enologico di due settimane tra le cantine più rinomate, ma sarà anche riconosciuto ufficialmente come Ambasciatore dei vini italiani dal Padiglione Italia all’Expo di Osaka-Kansai 2025
In occasione della IX edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo ha organizzato presso il proprio Auditorium due eventi, volti a promuovere e ampliare la conoscenza della nostra cultura enogastronomica e del settore produttivo presso il pubblico giapponese.
Nella giornata del 20 novembre si è tenuta la 16esima edizione della JETCUP, il concorso che seleziona il miglior sommelier professionista di vino italiano attivo in Giappone. Organizzata da JET (Japan Europe Trading) in collaborazione con l’Istituto, JETCUP è ufficialmente riconosciuta dall’Ambasciata d’Italia in Giappone come l’unico concorso in cui viene conferito il titolo di “Ambasciatore del vino italiano”. La competizione ha visto confrontarsi 6 sommelier selezionati fra 75 partecipanti, di fronte ad un pubblico di appassionati ed esperti, fra cui il presidente della JET Thierry Cohen, il winemaker multipremiato Alessio Planeta delle Cantine Planeta e il giornalista e specialista di vini italiani Miyajima Isao.
La giuria ha scelto di premiare il ventiseienne Takuma Yamada del Palace Hotel Tokyo, che avrà non soltanto l’opportunità di recarsi in Italia per un viaggio enologico di due settimane tra le cantine più rinomate, ma sarà anche riconosciuto ufficialmente come Ambasciatore dei vini italiani dal Padiglione Italia all’Expo di Osaka-Kansai 2025.
Come ha sottolineato l’ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti in apertura dell’evento, competizioni come la “JET CUP, contribuiscono a diffondere in Giappone l’interesse e la passione per i nostri prodotti enogastronomici. Conoscere il vino italiano vuol dire conoscere profondamente l’Italia, le caratteristiche dei suoi diversi e numerosi territori”.
Il ruolo del vino come vettore di conoscenza delle numerose realtà produttive del nostro territorio è stato evidenziato anche dall’ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, anch’egli presente all’evento. “Dobbiamo arricchire l’offerta turistica nel nostro Paese”, secondo Vattani, “perché chi si appassiona dei vigneti autoctoni abbandona la strada maestra che conduce spesso e solo a Roma, Firenze, Milano e Venezia”.
Raccontare la cucina italiana uscendo dai sentieri battuti è quello che ha fatto nella serata del 22 novembre anche Kaitani Ikuko, esperta della nostra gastronomia e con alle spalle numerose pubblicazioni sul tema.
L’autrice ha iniziato a scrivere sulla cucina italiana trenta anni fa e ha avuto sin dall’inizio del suo lavoro l’intuizione che fosse importante “avvicinarla” al pubblico giapponese. Per fare in modo che i giapponesi superassero quel senso di “soggezione” nei confronti della nostra cucina, Kaitani ha iniziato a scrivere di ambienti familiari in Italia in cui i giapponesi potessero riconoscere la stessa loro abitudine a mettersi intorno alla tavola per rinsaldare legami familiari. Ha poi continuato negli anni a scrivere libri illustrati con ricette semplici, accessibili a chiunque e realizzabili in meno di trenta minuti.
L’evento ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso, coinvolto dal racconto ricco di aneddoti e spunti di riflessioni dell’autrice.
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Una delegazione, capeggiata da Angelo Serri, di imprenditori, autorità istituzionali, accademici e giornalisti In occasione della “IX SCIM-Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”. Leggere su Gustoh24