Parma Alimentare con gli chef Filippo Cavalli e Nico Tamani a Parigi

Dopo una parentesi di quattro anni torna SIAL, tra le più importanti rassegne b2b continentali dedicate al mondo del food & beverage: l’appuntamento è a Parigi, dal 15 al 19 ottobre e si prevedono oltre 200 espositori in arrivo da 120 Paesi.

Da record anche la presenza tricolore: l’Italia è il secondo Paese per numero di espositori, dietro la Francia, con 700 aziende che hanno confermato la propria partecipazione. Il 40% di queste realtà sarà presente per la prima volta. Non è così per Parma Alimentare, che a Parigi è una costante da molti anni.

Alla collettiva organizzata da Parma Alimentare partecipano cinque aziende: Devodier Prosciutti, La Fattoria di Parma, Rizzoli Emanuelli, Rodolfi Mansueto e Soverini 1970.

Il commento di Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare

A spiegare il perché della presenza di Parma Alimentare al SIAL di Parigi è l’Executive Manager Alessandra Foppiano: “Già dal 2021 l’alimentare made-in-Parma vive un buon momento, sul fronte export: se consideriamo il territorio dell’UE, le esportazioni alimentari sono cresciute del 10% nel 2021 e di un ulteriore 23,4% nel primo semestre 2022, per un valore complessivo di 808,7 milioni di euro. Siamo convinti che questa crescita vada sostenuta, soprattutto in un momento caratterizzato da un contesto macroeconomico complesso, tra costi energetici, boom dei prezzi delle materie prime e problemi nella logistica. Parigi rappresenta la vetrina giusta: siamo in un Paese vicino all’Italia e il SIAL ha una dimensione veramente internazionale, perché attrae visitatori da tutta Europa e non solo. Cito un dato: il 73% dei visitatori del Salone proviene da fuori Francia. Parliamo di un pubblico qualificato, composto perlopiù da operatori del mondo retail e del foodservice. Parma Alimentare, coerentemente con la propria mission, si propone come facilitatore di business, favorendo l’incontro tra le nostre imprese food e i professionisti b2b in arrivo a SIAL”.

Va ricordato anche che la Francia rappresenta storicamente il primo mercato export per il settore alimentare parmense, con una quota pari al 19%. Nel 2021, le esportazioni alimentari parmensi Oltralpe hanno fatto registrare un incremento pari al 6%. Un trend confermato anche nel primo semestre 2022: in questo caso l’aumento è stato più marcato, pari al 20%. A trainare la crescita in doppia cifra sono stati, in particolare, i prodotti da forno (+18%), le conserve animali (+24%), e il settore lattiero caseario (+35%).
Quando si parla di SIAL, è immediata l’associazione di idee con l’innovazione: non a caso il tema dell’edizione 2022 è “Own The Change”.

“Il SIAL di Parigi è probabilmente il più importante marketplace al mondo dedicato ai nuovi trend in ambito food – aggiunge Alessandra Foppiano -. Per noi, quindi, rappresenta anche un osservatorio privilegiato. Il fil rouge di questa edizione sarà il cambiamento, con il settore alimentare chiamato a cogliere sfide ambientali, etiche e demografiche. Le abitudini stanno cambiando, con i consumatori sempre più propensi a premiare aziende moderne e caratterizzate da processi di lavorazione più rispettosi dell’ambiente e degli animali. Penso che ciò rappresenti un’opportunità per Parma Food Valley che abbina saper fare di filiera, con tradizioni anche secolari, e nuove tecnologie, come testimonia il primato nell’impiantistica alimentare”.

Alla spedizione parigina organizzata da Parma Alimentare si uniranno anche due chef di Parma Quality Restaurants, il Consorzio di ristoratori che è la migliore espressione della cucina parmense e che è ambasciatore dei tesori gastronomici di Parma UNESCO Creative City of Gastronomy: si tratta di chef Filippo Cavalli, Ristorante “Osteria dei Mascalzoni”, e di chef Nico Tamani, Ristorante “Vecchia Fucina”. Cavalli e Tamani proporranno degustazioni con prodotti offerti dalle aziende parmensi presenti.

La presenza del Prosciutto di Parma al Sial di Parigi

Prosciutto di Parma rafforza il legame con la ristorazione degli Stati Uniti.

A partire dal 15 ottobre il Prosciutto di Parma protagonista di un progetto di valorizzazione che coinvolgerà circa 100 ristoranti in una trentina di Stati. Il commento di Stefano Fanti, Direttore del Consorzio di Tutela. (Tutto su Gustoh24)