‘L’Italia rinasce con un fiore’ è il titolo del piano di vaccinazione anti coronavirus, che si compone di tre elementi: il logo della campagna e la sua declinazione; il progetto dei padiglioni temporanei da utilizzare per la somministrazione del vaccino nelle principali piazze italiane; e un agile totem informativo da localizzare nei luoghi pubblici.
La campagna è stata presentata dal commissario straordinario, Domenico Arcuri e dall’architetto Stefano Boeri, che ha elaborato, insieme a un team di consulenti, e a titolo gratuito, il concept architettonico e comunicativo del progetto.
La proposta di Boeri, approvata nelle sue linee generali e ora in fase di ulteriore definizione, associa la campagna di vaccinazione a un fiore, ”icona non solo della grande biodiversità presente sul territorio italiano ma simbolo, anche, del ciclo della natura e della rinascita continua’‘, si spiega in una nota stampa.
L’Italia rinasce con un Fiore
Il fiore a cui si ispira il concept ”è la primula che, sbocciando per primo dopo il lungo inverno, annuncia il risveglio della primavera”.
Il fiore ”è il filo conduttore di tutti gli elementi della campagna, tanto da costituire la stessa matrice della pianta circolare dei padiglioni destinati alle piazze italiane dove sarà ben visibile dall’alto, essendo disegnato in grandi dimensioni sulla superficie delle loro coperture e anche su pareti laterali e totem”, si spiega nella nota. ”Le piazze sbocceranno, quindi, visivamente con un fiore”.
La struttura circolare del padiglione, smontabile e ri-assemblabile, poggerà su una pedana in legno prefabbricata utilizzata per la distribuzione degli impianti nelle sale interne.
Lo scheletro portante sarà realizzato in legno strutturale. Il rivestimento esterno sarà realizzato con materiale tessile composto dall’accostamento di diversi materiali idrorepellenti, riciclabili e biodegradabili. La copertura ospiterà un sistema di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica per soddisfare il fabbisogno dell’intero padiglione. Le partizioni interne degli spazi saranno realizzate con sistemi prefabbricati in tessuto, anch’essi caratterizzati da leggerezza, flessibilità, assorbimento acustico e trasparenza.
L’organizzazione degli spazi interni del padiglione prevede sia gli spazi necessari per la somministrazione del vaccino che quelli per l’accettazione e l’attesa dopo la vaccinazione.
Il nucleo centrale del padiglione circolare è invece adibito a zone di servizio per gli operatori (back office, deposito, spogliatoi, servizi igienici dedicati, etc). Gli elementi che caratterizzano il layout interno dei padiglioni verranno declinati anche nei punti di somministrazione individuati all’interno di strutture ed edifici già esistenti.
Il commento di Stefano Boeri
“Abbiamo voluto, grazie all’immagine di un fiore primaverile, una primula, creare un’architettura che trasmettesse un segno di serenità e rigenerazione – afferma l’architetto Stefano Boeri – Se il virus ci ha chiuso negli ospedali e nelle case, il vaccino ci riporterà finalmente a contatto con la vita sociale e con la natura che ci circonda. Vaccinarsi sarà dunque un passo di fiducia nel futuro, responsabilità civile e di amore verso gli altri”.