La sagra e’ il momento di esaltazione di questo nobile  insaccato. Al lavoro una cinquantina di volontari col ricavato che andrà a beneficio della locale Pro Loco reinvestiti in attrezzature e un pò di beneficenza

Irrompe sulla scena la regina della tavola ovvero sua  maestà la salama da sugo. Come da tradizione  Madonna Boschi, suddivisa tra i comuni di Vigarano Mainarda e Poggio Renatico, celebra il tipico insaccato ferrarese con una sagra organizzata dalla locale Pro Loco. Proprio alla salamina Madonna Boschi ha dedicato un monumento che campeggia alla periferia del paese mentre nel cartello segnaletico agli ingressi del paese si trova la scritta località della salamina da sugo che  comprendere  all’automobilista dove si trova.
La sagra è il momento di esaltazione di questo nobile  insaccato. La manifestazione  è una vera e propria kermesse del gusto dedicato a questo insaccato dall’inconfondibile sapore forte. La salamina da sugo da degustare a fette o al cucchiaio con il pure’  attira degustatori di prodotti tipici da varie zone di Emilia-Romagna, Triveneto e Lombardia prodotta dai locali norcini della Pro Loco (tutti volontari).

Il menu’ della sagra:

Carpaccio di salamina cruda con grana e crema di aceto balsamico; Trittico di salamina da sugo; Gran gala’ di salumi del Norcino prodotti dai volontari locali; Coppa di testa nostrana; Lonza nostrana con pepe rosa e profumi dell’orto:  Lasagne al forno con purea di  zucca violina; Fagottini con gorgonzola e ricotta conditi al ragu’ di salamina;  Pappardelle del norcino con ragu’ di maiale dal gusto antico;  Gnocchetti all’ortica della zingara con ragu’ di salamina;  Salamina da sugo al cucchiaio intera con purè, Cima di salamina con purè di patate; Coppia dei reali ovvero salamina e cotechino con pure’; Grigliata del porcaiolo alla griglia; Cotiche di.maiale con  fagioli; Cotechino di.nonno Iller.

Sempre disponibile il servizio di asporto con i seguenti.piatti: Coppa di testa; Carpaccio di Salamina; Lasagne al formo con purea di zucca violina e Fagottini alla salamina; Salamina intera o a fette  con purè; Cima di salamina; Cotiche di.maiale con fagioli e cotechino di nonno Iller. Contorni e dolci vari.

Le date: da venerdì 20 a a domenica  22; dal 27 al 29 settembre ; dal 3 al 6 ottobre e poi con posti limitati dall’11 al 13 e dal 18 al 20 ottobre.

Orari cucina: primo turno dalle 19- 19-15 fino alle 20.45; secondo turno dalle 21 in poi. Si puo’ entrare anche senza prenotazione  a seconda della disponibilita’ del Palasamina  rispettando gli orari prestabiliti.

Possibilità di servizio di asporto.

Domenica cucina aperta solo a mezzogiorno dalle 12 alle 13.30 il primo turno e dalle 13.50 in poi. Tel. 3791684079. Prenotazioni solo telefoniche dalle 9,30 alle 12 e dalle 14 alle 18; la domenica dalle 9,30 alle 11 tutti i giorni tranne il lunedì.

Sito internet: www.prolocomadonnaboschi.it
Mail: info@prolocomadonnaboschi.it

Salamina da sugo al cucchiaio

Al lavoro una cinquantina di volontari. L’eventuale ricavato andrà a beneficio della locale Pro Loco reinvestiti in attrezzature e un pò di beneficenza.
La salamina viene prodotta nei propri laboratori e stagionati in locali idonei una sorta di caveau inaccessibile agli estranei. La salamina da sugo è un insaccato di carni povere del maiale quali capocollo, guanciale, pancetta, lingua, fegato,  sapientemente dosati in parti dovute, aromi naturali, vino corposo ma giovane, il tutto, lungamente mescolato fino ad amalgamarsi per bene, fin quando tutto l’impasto ha assorbito il vino. Poi l’insaccamento nella vescica del maiale, questa accuratamente pulita e lavata in acqua tiepida, aceto e vino. Chiusa con maestria da sapienti mani, legandola, “strozzandola”, molto bene in cima, è poi legata a spicchi di 6/8/10/12, nei quali se ne individuano le varie scuole di pensiero dei vari norcini. Dopo la sgocciolatura di una notte, vengono messe a stagionare minimo per 8 mesi, dove in questo lasso di tempo i norcini, periodicamente la ripuliscono  dalle muffe. Ma se si vuole assaggiare una vera salamina da sugo si deve attendere allmeno sino al decimo/undicesimo mese di stagionatura. Per vedere se la salamina da sugo non ha anomalie bisogna immergerla (piombarla) in un recipiente d’acqua, affinché ci si renda conto che, se il prodotto è sano, questo piomba giù, se il prodotto rimane a galla, ha dei problemi. Questo è un procedimento molto importante. Constatato che il prodotto è buono, bisogna lasciare la salamina da sugo a bagno per 8/10 ore,(una nottata), dopo di che la si spazzola delicatamente dalle impurità sotto l’acqua. La si avvolge in un canovaccio, la si appende diritta legata a un bastoncino di traverso ad una pentola capiente piena d’acqua e la si lascia bollire delicatamente dalle 5 o 8 ore a seconda della tipicità della salamina. Al giorno d’oggi molti usano il più pratico e valido sacchetto di cottura per alimenti. Una volta cotta la si posizione su l’apposito piatto rotondo con la propria sede al centro. La si scoperchia in cima. Subito vi accorgerete di un odore intenso e fragrante che solo la salamina da sugo può regalarvi. Viene servita con purè di patate, il tutto molto caldo. La salamina la si può mangiare anche cruda con fichi o melone, affettata cotta una volta lasciata diventare fredda. Articolo a cura di Maurizio Barbieri.