Michele Antonelli, chef del ristorante Gastrobi a Villa Musone (Ancona) è il vincitore della Finale italiana di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2022-2023, il progetto internazionale ideato e promosso da S.Pellegrino allo scopo di supportare ed ispirare i talenti del futuro, giunto ormai alla sua quinta edizione.
Marchigiano, nel suo curriculum Michele vanta esperienze importanti tra cui quella al Da Vittorio di Brusaporto, 3 stelle Michelin. Dopo un periodo in Finlandia, decide di tornare alle radici, nelle Marche, dove apre il suo Gastrobi a fine 2021. Qui propone una cucina che fa dei prodotti locali il suo marchio di fabbrica, con approccio sostenibile ma al tempo stesso creativo.
Michele è uno dei dieci giovani chef si sono sfidati sabato 28 gennaio in un contesto d’eccezione, Identità Milano 2023: lo Spazio Arena del Congresso internazionale di cucina, pasticceria, mixology e servizio di sala ha ospitato la preparazione e la presentazione dei piatti dei ragazzi, che sono stati accompagnati e supportati in questo percorso dai loro chef mentori. A valutare le loro proposte, una giuria composta da alcuni dei più prestigiosi nomi della scena gastronomica italiana: Andrea Aprea, Andrea Aprea – Milano, Donato Ascani, Glam di Palazzo Venart – Venezia, Giuseppe Iannotti, Kresios – Telese Terme (Benevento), Viviana Varese, ViVa Viviana Varese – Milano, Jessica Rosval, Casa Maria Luigia – Stradello Bonaghino (Modena).
I cinque giudici hanno assaggiato i piatti proposti e hanno decretato infine il vincitore: Michele Antonelli si è distinto per aver saputo comunicare la sua visione personale, con abilità e creativitàattraverso il suo signature dish, “Spin the Cauliflower”. Il piatto, perfezionato insieme al suo mentore Simone Gottardello, ha convinto la giuria per il suo gusto, ma anche per il legame con il territorio d’origine, l’approccio sostenibile e le capacità tecniche espresse, apprese in anni di formazione sul campo.
Con il suo piatto, Michele Antonelli prenderà parte alla finale internazionale in programma nel 2023; ad affiancarlo nel percorso di avvicinamento a questo importante appuntamento, per perfezionare il suo signature dish, sarà Andrea Aprea in veste di chef mentore.
Il vincitore è stato svelato nel corso di un suggestivo gala dinner tenutosi a Milano al Padiglione Visconti, scandito dai piatti preparati dai quattro finalisti delle precedenti edizionidi S.Pellegrino Young Chef Academy Competition: Paolo Griffa, chef del ristorante Paolo Griffa al Caffè Nazionale ad Aosta, 1 stella Michelin; Alessandro Rapisarda, chef patron di Casa Rapisarda a Numana (Ancona); Edoardo Fumagalli, chef di Locanda Margon a Trento, 1 stella Michelin; Alessandro Bergamo, chef del ristorante Ultima a Courchevel (Francia).
Durante la serata, gli young chef di ieri e di oggi sono stati protagonisti di una performance artisticasviluppata attorno ai concetti di connessione e di comunità. Tematiche particolarmente care a S.Pellegrino, che le ha poste a fondamento della S.Pellegrino Young Chef Academy, la piattaforma internazionale che punta a coinvolgere i giovani chef e i membri più influenti e rappresentativi del mondo della gastronomiacreando un laboratorio di formazione permanente e un network di professionisti inclusivo e internazionale.
La finale regionale è stata fra l’altro l’occasione per fare emergere il talento di altri tre concorrenti che si sono aggiudicati i tre premi speciali voluti da S.Pellegrino per dar voce ai giovani cuochi e riflettere su come la cucina possa essere un elemento trasformatore:
il Fine Dining Lovers Food for Thought Award, votato dalla community online di Fine Dining Lovers, è stato vinto da Katherine Rios, chef di origini peruviane in procinto di aprire il ristorante Nina a Palestro (Pavia). Il suo piatto,“Migration and Integration”, ha colpito la community di foodies per aver rappresentato una visione personale significativa e convincente attraverso un piatto coerente con i principi cui si ispira;
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il S.Pellegrino Award for Social Responsibility ha incoronato Danilo Vella, sous chef del ristorante Imperialino a Moltrasio. Il suo piatto, “Come to Sicily with me”, ha colpito la Sustainable Restaurant Association, che gestisce Food Made Good (il più vasto programma di sostenibilità nella ristorazione e community globale per guidare la sostenibilità nel settore ospitalità), per aver interpretato al meglio il principio secondo il quale il cibo dà il meglio di sé quando è il risultato di pratiche socialmente responsabili che abbracciano tematiche sociali, ambientali e di approvvigionamento alimentare;
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l’Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy, è stato assegnato invece a Marco Apicella, chef del ristorante Al Peschereccio di Vedano Olona (Varese), che ha presentato il piatto “Shades of snapper. Salt crust, dashi with Amalfi lemon and snapper oil; its terrine; chips with paté”. Il suo signature dish ha colpito i dieci mentori, che lo hanno votato per aver espresso l’equilibrio di gusto raccontando il patrimonio gastronomico del proprio paese di origine. Con il suo piatto, Marco ha avuto la capacità di fare propria la migliore tradizione ed interpretarla in chiave personale e moderna, creando un equilibrio tra passato e futuro.
In attesa della finale internazionale, tutti i dieci giovani chef che hanno preso parte alla finale italiana hanno già la possibilità unica di entrare a far parte della S.Pellegrino Young Chef Academy, avendo accesso a programmi di formazione, mentoring, iniziative speciali e opportunità esclusive di crescita e perfezionamento professionale attraverso un rapporto diretto con top chef e altri professionisti della gastronomia internazionale.