La cittadina garganica si presenta con due siti Unesco ed è  Capitale della Cultura Puglia  2024. Una fantastica FORESTA UMBRA, dal 2017 Patrimonio Unesco e dal 2022 inserita nella lista delle 10 foreste più belle al mondo

Una Capitale della Cultura di poco più di 11 mila abitanti dove l’intreccio tra natura, cultura, umanità e presenza del sacro sono i protagonisti assoluti di un presente vivo e in fermento.

Questo 2024 per Monte Sant’Angelo sarà un anno straordinario. Tutta da vivere con una serie di eventi che interesserà nel corso dell’anno la cittadina garganica in qualità di Capitale della cultura Puglia per il 2024 e tra le 10 finaliste del titoli per il 2025.

Un fermento come simbolicamente rappresentato fino al prossimo 31 dicembre anche da un cartellone fitto di eventi con mostre, concerti, spettacoli teatrali, performance d’arte e la buona enogastronomia locale.

Il volo alla scoperta di un’altra Puglia.

Nella città con le ali, la perla del Gargano con due siti Unesco Patrimonio Mondiale, un progetto per molti versi incentrato intorno a Michael e alla Via Micaelica che mira ad unire i 7 grandi centri micaelici, dall’Irlanda alla Gran Bretagna, passando per la Francia, l’Italia, la Grecia.

Un itinerario che ripercorre la linea sacra di San Michele. Una linea retta lungo la quale si trovano sette santuari dedicati al culto dell’arcangelo Michele fino ad arrivare ad una delle mete più importanti dei cammini medievali, il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, uno dei più antichi della Cristianità, meta di pellegrinaggi dal VI secolo come uno dei maggiori centri d’Europa dedicato al culto dell’arcangelo-guerriero.

Sacralità e bellezza, laddove la natura ha grandiosità e magnificenza di assoluta suggestione e l’architettura ne fa opera d’arte.

Non a caso la Grotta di San Michele, riconosciuta come una delle grotte sacre più belle al mondo, è l’unica grotta italiana inserita nella Top Ten mondiale stilata dalla National Geographic Society, e il Santuario di San Michele, costruito proprio su quella grotta, tanto da essere considerato una chiesa-grotta, è Patrimonio Mondiale Unesco.

Il nucleo urbano di Monte sant’Angelo (tra i centri  più alti della Puglia, a 800 m), nella lista dei Borghi più Belli d’Italia, è un borgo antico di rara suggestione incastonato nel cuore della montagna calcarea del Gargano con lo sguardo spalancato sul mare e una vista mozzafiato fino ad arrivare a Marina di Monte Sant’ Angelo, conosciuta anche come Macchia. Terrazze digradanti coltivate e una macchia mediterranea rigogliosa di vegetazione spontanea, alternata a mandorli e carrubi. Versante marinaro di un comune di cultura intrinsecamente montana.

Una natura carsica fitta di grotte e anfratti naturali e un’urbanistica medievale. Un tessuto urbano tutto bianco, serrato quasi, e intricato come un merletto.

Tre quartieri storici o Rioni:

Rione Junno, una rete di vicoli, scalinate e case a schiera dai tetti spioventi.

Rione Grotte, abitazioni basse, scavate nel vivo della roccia.

Rione Carmine con la case più pregevoli che guardano l’Adriatico all’altezza del Golfo di Manfredonia. Quartiere, quest’ultimo, entrato nel 2020 nella rosa dei “Luoghi del cuore” del FAI.

In cima, quasi a mo’ di diadema, un castello fortificato d’impatto scenografico: il nucleo originario è longobardo ma oggi appare nelle fattezze aragonesi; mentre attraverso tutto il centro storico è straordinaria la presenza di chiese monumentali e palazzi storici.

Uno spicchio d’Italia e di Puglia incredibilmente autentico, ancora ricco di angoli da scoprire, scorci e storie di segreta bellezza come quando di giorno la luce del sole avvolge le case di calce di un bagliore folgorante e di notte le luci sotto il cielo stellato ne fanno un presepe palpitante. Non a caso un luogo scelto spesso come set cinematografico.

Tutt’intorno la cornice di verde argenteo dei tanti uliveti che punteggiano il paesaggio, ma anche il verde profondo dei boschi della Foresta Umbra, faggete vetuste e maestose, anche loro Patrimonio Mondiale Unesco.

Le ostie piene o “ostia ckiene” dolce tipico di Monte Sant’Angelo

Gegè Mangano  lo chef  del ristorante Li Jalantuùmene

Monte Sant’Angelo è anche la “casa” di Gegè Mangano, uno chef pluripremiato e noto volto televisivo (leggere su Gustoh24), inoltre è stato il primo ad esprimere la sua gioia per la  conquista del titolo di Capitale della Cultura Puglia 2024 con queste parole:  “La Puglia, e in particolare Monte Sant’Angelo, in questi anni è riuscita ad accrescere in modo significativo la qualità della sua offerta culturale, turistica con la sua proverbiale eccellenza enogastronomica. Un riconoscimento per la conquista del titolo di Capitale Cultura Puglia 2024″.

Lo chef Gegè Mangano con l’ambasciatore della Puglia nel mondo, Francesco Lenoci

Ricordiamo che lo chef Gegè Mangano  con il suo ristorante Li Jalantuùmene ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali oltre ad essere l’autore del libro (Terra Cultura e Cucina del Gargano) edito da Veronelli che mette in primo piano la cultura della cucina pugliese come un “un territorio di profonde innovazioni”.

Ma su Monte Sant’Angelo torneremo a parlare presto su queste pagine.