Otto organizzazioni hanno collaborato per realizzare il primo documento che propone una vacanza nazionale green destinata a sostenere le comunità dei territori visitati. La Carta è già un modello internazionale, adottata da Grecia, Erzegovina e Moldova e in futuro in 24 Paesi. Al lancio la prima campagna di comunicazione condivisa da tutti i principali attori del turismo enogastronomico italiano

Nella giornata inaugurale del TTG Travel Experience di Rimini fiera, manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale, è stato presentato un progetto inedito a livello globale e di primaria importanza per i temi del turismo sostenibile, frutto della collaborazione di otto organizzazioni nazionali e internazionali. Si tratta di CarTES, Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile. Questo documento è destinato a diventare un progetto pilota per l’applicazione su larga scala a livello europeo.

Le organizzazioni che hanno aderito al progetto e realizzato la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile sono: Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Associazione Nazionale Città del Vino, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, Terranostra-Coldiretti, Iter Vitis, Unpli – Unione delle pro loco italiane, Associazione Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, oltre ai partner tecnici PG&W e Acta – Sensi Contemporanei.

Le piattaforme Divinea, Foody e Winedering comunicheranno la Carta a chi prenota le esperienze tramite le loro app. Tutti i soggetti coinvolti hanno operato a titolo gratuito, sposando la causa e il valore dell’iniziativa.

Iter Vitis porterà il progetto a livello internazionale. CarTES sarà infatti diffusa nei 24 Paesi aderenti all’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, e tradotta nelle lingue locali per garantirne la massima accessibilità. Verrà presentata a tutta la rete il 18 ottobre in Moldova, in occasione dell’assemblea del XV anniversario. Aree pilota saranno la Grecia, l’Erzegovina e la Moldova. Verrà avviata una stretta collaborazione con altri Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa per ampliare ulteriormente la portata del progetto.

La parola a Roberta Garibaldi, presidente di Aite

“La “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile” è un vademecum per fare esperienza in modo sostenibile dell’enogastronomia di un territorio, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale. È un passaggio necessario perché, in media, l’impatto dei turisti sull’ambiente è stimato essere tre volte superiore a quello generato dai residenti, forbice che tende ad allargarsi soprattutto nelle destinazioni dei Paesi emergenti. E l’esigenza diventa ancora più urgente in tema di turismo enogastronomico, dove la sostenibilità è un driver sempre più importante nella scelta delle esperienze capaci di generare attenzione e stimolare la partecipazione”, afferma Roberta Garibaldi, presidente di Aite. “Secondo i dati del nostro Rapporto sul Turismo Enogastronomico, il 50% degli intervistati vorrebbe trovare proposte green. Anche comportamenti aziendali ed iniziative ad impronta sociale sono tenuti in considerazione, sfatando in parte l’opinione diffusa che la sostenibilità riguardi solo l’ambiente”.

I commenti di Dominga Cotarella, Angelo Radica, Michele Sonnessa e Paolo Morbidoni

La carta del turista enogastronomico sostenibile è un’iniziativa importante e quanto mai necessaria, la sostenibilità è il tema che ci unisce, non a caso questa iniziativa è frutto di una partnership tra più attori, tutti accomunati dalla stessa causa. La codifica di buone norme e la sensibilizzazione per comportamenti e abitudini turistiche responsabili è il messaggio forte che vogliamo rivolgere ai viaggiatori e agli appassionati di enogastronomia di tutto il mondo, è il messaggio consapevole di tutti gli agricoltori e degli agriturismi della nostra rete”, dichiara Dominga Cotarella, presidente di Terranostra by Coldiretti.

“I nostri comuni – sottolinea il presidente di Città del Vino, Angelo Radica – sono un esempio concreto e virtuoso di turismo sostenibile legato al vino e alla gastronomia. Collaboriamo convintamente con CarTES perché si tratta di uno strumento concreto che consente ai viaggiatori di fare esperienza dell’enogastronomia nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale”.

Michele Sonnessa e lo chef Raffaele Liuzzi al TTG Travel di Rimini

“Le oltre 500 Città dell’Olio che fanno parte dell’associazione sono impegnate nel preservare e custodire l’immenso patrimonio olivicolo, materiale e immateriale – dichiara il presidente di Città dell’Olio, Michele Sonnessa – Perciò, in loro rappresentanza, abbiamo deciso di aderire pienamente al progetto “CarTES”, una guida che si rivolge a tutti noi, che siamo viaggiatori, appassionati, produttori o operatori. Crediamo fermamente in questi valori, legati alla sostenibilità dell’ambiente e al saper fare turismo in maniera responsabile“.

“La Federazione delle Strade del Vino dell’Olio e dei sapori crede molto nelle progettualità condivise, soprattutto su temi trasversali come quelli contenuti nella Carta. Cogliere tendenze in atto, studiarle, condividerle e disseminare il terreno di buone pratiche è come avere cura della vite o dell’olivo, affinché producano buoni frutti nel tempo”, afferma Paolo Morbidoni, presidente della Federazione delle Strade del Vino dell’Olio e dei Sapori.

La campagna di comunicazione congiunta

La strategia di comunicazione fa perno sul sito internet dedicato all’iniziativa  www.turistaenogastronomicosostenibile.it e sulle pagine dei principali social media (Facebook, Instagram e Linkedin) e prevede di svilupparsi attraverso una campagna nazionale di comunicazione multimedia curata da PG&W. Il vero punto di forza però è l’approccio partecipativo, sfruttando tutti i canali degli attori coinvolti che in primis offriranno il palcoscenico delle pagine dei propri social media, visibilità sui loro siti istituzionali e spazi fisici e virtuali attraverso i quali presidiano i territori, direttamente e attraverso le aziende associate. Considerando tutto questo come un unico circuito mediatico che lavora in modo coordinato, l’impatto e le opportunità di visibilità sono davvero notevoli. Il successo dell’iniziativa, e in un certo senso la sua novità, passa proprio dalla dimostrata grande capacità di fare rete in nome di un interesse comune: dare una risposta concreta alle istanze sempre più ineludibili di sostenibilità del turismo!

Parallelamente è previsto il lancio di una campagna di comunicazione per promuovere le diverse tipologie di esperienze enogastronomiche, da vivere sostenibilmente. Vivere esperienze enogastronomiche nelle aree rurali è in sé un atteggiamento sostenibile, che porta i flussi dalle aree urbane a quelle rurali che prendono vita, una via per decongestionare le zone in overtourism.

La Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile vuole essere un primo e strumento per trasformare questo interesse in comportamenti concreti in grado di generare benefici duraturi e diffusi, per consentire ai viaggiatori di fare esperienza dell’enogastronomia nel rispetto dell’ambiente, della cultura e delle comunità locali. Fornisce indicazioni e suggerimenti pratici e risposte a domande sempre più avvertite come ineludibili, quali, ad esempio, come orientarsi nella scelta tra destinazioni certificate green? In che modo è possibile calcolare l’impronta ecologica individuale? Perché adottare un regime alimentare più sano come la Dieta Mediterranea? Tutto ciò mostrando al contempo il razionale che sta alla base. Non è una semplice lista di buone pratiche che si dovrebbero adottare prima, durante e dopo il viaggio, ma un vero e proprio strumento che educhi, promuova e stimoli comportamenti sostenibili spiegandone le ragioni.

Questa iniziativa rappresenta un primo step di un percorso più ampio mirato alla creazione di una rete di consapevolezza e collaborazione che stimoli l’intero comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano, dall’essere un’eccellenza in termini produttivi e sostenibili, a divenire un riferimento nell’ambito turistico grazie alla diffusione di buone pratiche e modelli di comportamento virtuosi. Vi sarà un secondo step in primavera con il lancio di un concorso volto a premiare i turisti che adottano comportamenti sostenibili nel turismo enogastronomico. Si prevede l’implementazione di un tool per città e aziende per valutare il proprio livello di sostenibilità e scegliere la migliore certificazione in base ai propri bisogni tra quelle esistenti a livello europeo curato da Acta – Sensi Contemporanei.