Il commento di Kristian Minelli dopo il ritiro della candidatura: “Il bene del Consorzio e del Parmigiano Reggiano vengono prima di tutto. Ho scelto di ritirare la mia candidatura per evitare spaccature che avrebbero influito negativamente sulla gestione del Consorzio e di conseguenza sulla nostra filiera”
Kristian Minelli ha deciso di ritirare la sua candidatura alla presidenza del Consorzio Parmigiano Reggiano, la notizia è stata ufficializzata oggi nel corso dell’Assemblea Generale dei Consorziati.
L’unico nome rimasto in lizza resta dunque quello del presidente uscente, Nicola Bertinelli.
Oggi, mercoledì 14 aprile, l’Assemblea Generale dei Consorziati ratificherà il nuovo Consiglio di Amministrazione mentre bisognerà attendere il prossimo Consiglio per l’elezione di presidente, vicepresidente e comitato esecutivo.
Il commento di Kristian Minelli
Minelli, mantovano e presidente del Caseificio Razionale Novese, motiva così la scelta di abbandonare la corsa: “Il bene del Consorzio e del Parmigiano Reggiano vengono prima di tutto. Ho scelto di ritirare la mia candidatura per evitare spaccature che avrebbero influito negativamente sulla gestione del Consorzio e di conseguenza sulla nostra filiera. La mia candidatura – e ringrazio l’Alleanza delle Cooperative per il sostegno ricevuto – è nata con l’obiettivo di assicurare al Consorzio Parmigiano Reggiano una gestione unitaria, forte e condivisa, frutto del confronto e della composizione delle istanze che animano le diverse componenti di questa straordinaria filiera. In occasione degli incontri degli ultimi giorni con i consiglieri eletti nel nuovo consiglio di amministrazione e con le organizzazioni professionali agricole e degli industriali, ho riscontrato apprezzamenti per il mio percorso professionale e per l’impegno come allevatore e come cooperatore. Da questi incontri ho maturato la convinzione che per tutti noi sia importante provare a condividere un percorso di gestione orientato al futuro di questo prodotto famoso in tutto il mondo a dimostrazione che è possibile trovare un punto di ripartenza condiviso da tutti, e garantire al Consorzio un sostegno corale e convinto nello svolgimento dei compiti ad esso attribuiti. Come la storia cooperativa ci insegna, non è con i rapporti di forza che si creano sviluppo e crescita, bensì con il dialogo e la ricerca costruttiva di una soluzione in grado di rispondere alle aspettative di coloro che, scegliendoci, ci hanno dato fiducia. Solo un Cda coeso e animato da spirito di collaborazione, pur nella naturale pluralità delle anime che lo compongono, può onorare adeguatamente il compito che gli è stato assegnato. Facciamo ora tutti assieme un passo in avanti per la definizione della squadra e delle priorità del programma per quattro anni di mandato densi di successi”.
L’Assemblea Generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano ha approvato il bilancio consuntivo 2020
Ratificato il nuovo CdA, si attende il prossimo Consiglio per l’elezione di presidente, vicepresidenti e comitato esecutivo
Si è tenuta oggi, 14 aprile 2021, l’Assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano durante la quale il Consorzio ha approvato a larga maggioranza il bilancio consuntivo 2020. L’Assemblea del Consorzio ha proceduto anche alla ratifica del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente, composto da 28 membri con diritto di voto e 4 designati dagli enti pubblici d’Emilia-Romagna e Lombardia senza diritto di voto. Nel primo Consiglio avverrà l’elezione di presidente e vicepresidente.
Il bilancio 2020 ha evidenziato un incremento della produzione pari a 183.630 forme: 4,9% in più rispetto al 2019. Il Parmigiano Reggiano chiude l’anno con 3.937.823 forme prodotte contro le 3.754.193 dell’anno precedente. Sono conseguentemente aumentati i ricavi – 46.567.100 euro contro i 39.807.305 del 2019 – che derivano principalmente dai contributi che i caseifici devono versare al Consorzio per produrre la DOP.
Il 2020 ha visto un assestamento degli investimenti in marketing e comunicazione che si sono fermati a € 23,6 milioni di euro – pari al 50% dei ricavi – contro i 24,8 milioni del 2019. Le attività sono state continuamente riviste nel corso dell’anno e adeguate al nuovo contesto Covid che ha portato alla cancellazione dei principali eventi fieristici mondiali. Effetti della pandemia a parte, la comunicazione al consumo rappresenta comunque una delle leve fondamentali per sostenere l’incremento della produzione tramite lo sviluppo della domanda in Italia e all’estero.
L’Assemblea si è svolta in videoconferenza – per la seconda volta consecutiva negli oltre ottanta anni di storia del Consorzio – per garantire il rispetto delle norme anti-contagio. Nonostante ciò, la partecipazione è stata alta da tutte le province del comprensorio: oltre 190 produttori che rappresentano circa il 70% del totale dei caseifici del Parmigiano Reggiano.
Approvato il bilancio, l’attenzione dei produttori si è spostata sulla ratifica del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio.
Questa la suddivisione dei 28 consiglieri con diritto di voto, così come indicati dalle assemblee sezionali:
Consiglio di Sezione di Parma: Araldi Roberta, Bertinelli Nicola, Bertozzi Arnaldo, Bonati Andrea, Boni Renato, Corradi Gianluca, Cotti Luca, Gelfi Roberto, Rastelli Monica, Scarica Giuseppe.
Consiglio di Sezione di Reggio Emilia: Bezzi Alessandro, Catellani Giorgio, Gobetti Giovanni, Prandi Marco, Rizza Monica, Ruggi Giuseppe, Sartori Erika, Sfulcini Daniele, Sironi Giuseppe.
Consiglio di Sezione di Modena: Braghin Emilio, Benassi Claudio, Deluca Daniele, Minelli Kristian, Nascimbeni Andrea
Consiglio di Sezione di Mantova: Odini Cristian, Benedusi Paolo, Galeotti Vincenzo
Consiglio di Sezione di Bologna: Garagnani Guglielmo
Del Consiglio, senza diritto di voto, fanno inoltre parte Alessandro Capuci e Andrea Zanlari.
Questa la squadra che dovrà guidare il Consorzio per i prossimi quattro anni e che dovrà nominare presidente e vicepresidenti nel corso del prossimo Consiglio. Se il Parmigiano Reggiano, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha chiuso il 2020 con un risultato positivo che premia la reputazione – vendite in Italia +7,9% e all’estero +10,7% e prezzi che sono tornati ad essere remunerativi, sono tante le sfide da affrontare nel 2021: dal collocamento sul mercato di una produzione in continuo aumento (3.940.000 forme, +4,9% rispetto al 2019) a dossier come Brexit, i dazi USA, la cui sospensione terminerà a luglio, fino alla lotta alla contraffazione sui mercati internazionali.
“Il bilancio 2020 segna il termine del mandato quadriennale di questo Consiglio di Amministrazione – ha affermato il presidente Nicola Bertinelli – Insieme abbiamo affrontato varie sfide: alcune ricorrenti, come la lotta alla contraffazione, la regolazione del piano di offerta, il tema dei prezzi; altre inedite, penso in particolare alla pandemia e ai dazi USA, fino a Brexit. Molte di queste ci hanno dimostrato quanto il futuro della nostra filiera sia condizionato dalle vicende internazionali e, al contempo, come il Consorzio e il Parmigiano Reggiano siano oggi in grado di stare al passo con un mondo sempre più complesso. Tutto ciò mentre, insieme, abbiamo progettato il futuro della filiera e messo a punto le attività per comunicare i nostri valori e quelli di Parmigiano Reggiano al consumatore finale. Ringrazio tutta la squadra uscente per aver contribuito con professionalità e passione ad affrontare queste sfide e a collocare il Parmigiano Reggiano su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo”.