Una petizione per un cibo sano e sicuro.
Una campagna nazionale contro i pesticidi.
Una petizione dell’ associazione ambientalista, Vas – Verdi Ambiente & Società.
Un vignettista corrosivo, che risponde al nome di Vauro.
Sono questi i soggetti/protagonisti di una storia per raccontare e riproporre, attraverso una vignetta disegnata da Vauro 36 anni fa e aggiornata oggi (2021) al Grand Hotel Rimini, una battaglia in difesa della salute dei cittadini e per un’agricoltura di qualità. Quell’agricoltura che anche in termini economici può affrontare la sfida produttiva e commerciale di questo momento storico.
La storia
Correva l’anno 1990 quando in un referendum diciotto milioni di italiani votavano NO all’uso dei pesticidi in agricoltura, ma purtroppo fu un referendum invalidato dal mancato raggiungimento del quorum.
Negli anni seguenti, sugli stessi temi, gruppi di cittadini si mobilitarono per chiedere al governo efficaci garanzie per la tutela della salute mettendo al bando i fitofarmaci. Poi nel 1996 l’associazione ambientalista Vas – Verdi Ambiente & Società lanciò una vasta campagna di mobilitazione a livello nazionale con la petizione “No ai veleni nel piatto”, che raccolse centinaia di migliaia di firme. Si svolsero centinaia di iniziative in tutta Italia con una lettera/appello all’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (Leggere “VITA” qui il testo).
In quell’occasione Vauro disegnò una efficace vignetta per illustrare la Campagna di Vas per l’approvazione di una legge contro “I Veleni nel Piatto“.
Questa la vignetta di Vauro riprodotta su un volantino di Vas di Parma, capofila e organizzatrice della campagna.
La vignetta di Vauro “aggiornata” ad oggi: COME STA IL GATTO?
Dopo 36 anni abbiamo rincontrato a Rimini Vauro al Salotto Dolce Vita e gli abbiamo chiesto di “aggiornare” quella vecchia vignetta.
In un attimo Vauro prende la matita e voilà, ecco la nuova vignetta, questa volta al posto dell’esclamativo ci mette un interrogativo, con la scritta, COME STA IL GATTO?
Dossier Stop pesticidi di Legambiente: quasi la metà dei campioni analizzati contiene residui
Ancora troppi pesticidi: nella frutta oltre il 70%
A Vauro diciamo che la legge “contro i fitofarmaci” non è stata ancora approvata e naturalmente il “Gatto non si sente ancora bene”! Ma la lotta continua… Anche alla luce e in linea con il piano decennale Farm to Fork, messo a punto dalla Comunità Europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente e che prevede in ambito agricolo di ridurre del 50% l’utilizzo di fitofarmaci entro il 2030.
Una battaglia che è indispensabile continuare visto gli ultimi dati diffusi dall’associazione ambientalista Legambiente che nel “Dossier Stop pesticidi 2020” scrive: “La quantità di residui derivanti dall’impiego dei prodotti fitosanitari in agricoltura, che i laboratori pubblici regionali hanno rintracciato in campioni di ortofrutta e prodotti trasformati, resta elevata. Ma il problema vero è il multiresiduo, che la legislazione europea non considera come non conforme se ogni singolo livello di residuo non supera il limite massimo consentito, benché sia noto da anni che le interazioni di più e diversi principi attivi tra loro possano provocare effetti additivi o addirittura sinergici a scapito dell’organismo umano”.
Ed ecco ancora cosa scrive il dossier di Legambiente: “i pesticidi più diffusi negli alimenti in Italia sono Boscalid, Dimethomorph, Fludioxonil, Acetamiprid, Pyraclostrobin, Tebuconazole, Azoxystrobin, Metalaxyl, Methoxyfenozide, Chlorpyrifos, Imidacloprid, Pirimiphos-methyl e Metrafenone. Sono per la maggior parte fungicidi e insetticidi utilizzati in agricoltura che arrivano sulle nostre tavole e che, giorno dopo giorno, mettono a repentaglio la nostra salute. I consumatori stanno chiedendo prodotti sempre più sani e sostenibili ma il business dell’agricoltura intensiva sembra non voler cedere il passo”.
L’edizione 2020 del rapporto dell’associazione ambientalista fotografa una situazione che vede risultare regolare e privo di residui di pesticidi solo il 52% dei campioni analizzati. Senza dubbio, un risultato non positivo e che lascia spazio a molti timori in merito alla presenza di prodotti fitosanitari negli alimenti e nell’ambiente.
Gustoh24 appoggia la Campagna di Vas “Mangiasano 2021”
Per tutti questi motivi Gustoh24, nell’appoggiare la Campagna di Vas “Mangiasano 2021” si augura che il futuro Piano d’azione nazionale sull’uso sostenibile dei pesticidi preveda obiettivi ambiziosi e tempi rapidi per la loro riduzione, anche in linea col piano Europeo Farm to Fork; il rafforzamento del sistema dei controlli sugli alimenti, risolva il problema del multiresiduo e l’adozione di misure a tutela della salute delle persone e del territorio.