Un nuovo gesto di bontà e solidarietà dell’azienda veneta per rendere ancora più magico il periodo natalizio
Nell’atmosfera magica che il Natale sa regalare, anche Nonno Nanni ha dato il suo contributo per rendere ancora più speciale questo periodo dell’anno. L’azienda veneta nota per la produzione di formaggi freschi, infatti, ha manifestato il suo affetto e la sua solidarietà verso i bambini ricoverati nel reparto di pediatria di Padova a fianco di CantaNatale.
Il progetto CantaNatale, nato nel 2018, è un’iniziativa che ha come obiettivo quello di testimoniare insieme, con il cuore e con la voce, la vicinanza ai bambini e alle bambine ricoverati in ospedale a Padova e simbolicamente a tutte le Pediatrie d’Italia.Questa manifestazione libera, gratuita e aperta a tutti, invita l’intera comunità a intonare in coro canti natalizi sotto le finestre dell’ospedale, per cercare di donare un sorriso a tutti i bambini che stanno passando un momento difficile.
“Questa collaborazione rappresenta per Nonno Nanni un gesto concreto di bontà che dimostra quanto abbiamo cuore il benessere dei più piccoli. Proprio i bambini, con la loro sensibilità e la loro spontaneità, sono indispensabili per conservare il senso di tradizione e famiglia, poichè rappresentano il nostro legame con il passato e il nostro sguardo verso il futuro” – commenta Gianni Lazzarin, Amministratore di Nonno Nanni. “Contribuendo a questo bellissimo progetto vogliamo regalare affetto e solidarietà, affinché nessuno si senta solo e possa sentire la vicinanza e il calore di tutta la collettività, soprattutto a Natale” – conclude Gianni Lazzarin.
L’edizione del 2023 di CantaNatale si terrà nella mattinata di domenica 17 dicembre e sarà accompagnata, oltre che dalle canzoni natalizie più note, dal sottofondo della canzone “Cantanatale è già qui!” creata appositamente per l’occasione.
La collaborazione con CantaNatale, oltre a diffondere gioia durante la stagione natalizia, va ad aggiungersi ai tanti gesti di solidarietà e amore che Nonno Nanni mette in campo quotidianamente, dimostrando ancora una volta di essere il nonno più buono che c’è.