Palazzo delle Stelline a Milano ore 12 con Antonello Maietta, Francesco Lenoci e Ilaria Legato
Sabato 19 Marzo 2022 si conclude a Milano la 11a edizione di Olio Officina Festival – Condimenti per il palato & per la mente, festival e progetto culturale.
L’obiettivo del festival, ideato da Luigi Caricato, è quello di diffondere la conoscenza e la cultura dell’olio, dell’aceto e di ogni altro condimento.
Ma non solo, in questa edizione è stata anche l’occasione per dibattere sui temi dell’ economia, della cucina, della letteratura ma anche della ristorazione.
Sarà proprio un interessante volume, “Creative restaurant branding”, scritto da Nicoletta Polliotto e Ilaria Legato a chiudere nella Sala Leonardo di Palazzo delle Stelline lo spazio dedicato alla presentazione dei libri.
Il libro è rivolto a imprenditori, ristoratori, chef che hanno aperto, o vogliono aprire, un’attività ristorativa, reale opportunità di business attraverso un processo consapevole per trasformare il locale in una realtà unica, memorabile e straordinaria.
Ad illustrare il libro, oltre ad una delle autrice, Ilaria Legato. ci sarà anche Antonello Maietta, Presidente dell’ AIS – Associazione Italiana Sommelier e Francesco Lenoci, docente all’Università del Sacro Cuore di Milano.
Appuntamento: La straordinaria valenza del Restaurant branding all’interno di OLIO OFFICINA FESTIVAL MILANO Palazzo delle Stelline Milano sabato 19 marzo 2022 alle ore 12,00
Ecco cosa si può leggere nella prefazione scritta da Gaetano Grizzanti: “Un libro destinato ai ristoratori, scritto e pubblicato durante una pandemia sanitaria, potrebbe sembrare un’idea folle, invece non è un caso. Un plauso alla casa editrice Hoepli e alle autrici, che hanno pensato a un modo di aiutare una delle categorie più colpite, mettendo a disposizione la loro competenza ed esperienza affinché i professionisti del settore possano riprogettare l’identità del proprio locale per rilanciarlo e ricominciare. Durante o dopo una crisi economica il brand è come un salvagente. È in questi momenti che un brand adempie anche alla parte di scudo protettivo, mettendo in campo la sua capacità di farsi ricordare e distinguere sul mercato, dando una ragione di scelta al cliente. Un brand ha l’abilità di creare solidi rapporti relazionali e interattivi con i propri clienti. Un brand ha l’incarico intrinseco di comunicare valore e messaggi indiretti, costruendo una credibilità, che rassicuri il consumatore e trasformi l’insegna di un ristorante in una porta d’accesso a un’esperienza identitaria”.
Si tratta di un meraviglioso assist per le due autrici del libro edito da Hoepli, le brave Nicoletta Polliotto e Ilaria Legato.
Nei tre capitoli in cui si articola la prima parte del libro – brand strategy – le due autrici forniscono una panoramica: come pensare, immaginare, prepararsi a progettare il brand; da che parte cominciare a fare branding; quali sono le interpretazioni contemporanee del ristorante oltre la somministrazione.
Nei due capitoli in cui si articola la seconda parte del libro – brand identity – le due autrici: illustrano interessanti casi di studio sugli ingredienti che fanno emergere l’identità distintiva del ristorante (brand naming, colore, tipografia, logo, visual brand identity, verbal brand identity); svelano il metodo per creare l’identità e la personalità del ristorante.
Nei quattro capitoli in cui si articola la terza parte del libro – brand communication – le due autrici: entrano nel merito del corredo comunicativo (suono, codice olfattivo, sito web, menù cartaceo, menù online, menù digitale); illustrano le tecniche per mettere l’ospite al centro della relazione; spiegano come amalgamare gli ingredienti del corporate e personal branding; fanno fare al lettore un salto nel futuro mostrando le nuove frontiere della relazione tra il brand e il suo pubblico (green brand, slow brand, human brand, ethical brand).
Il libro è destinato agli imprenditori e ai lavoratori del settore dell’ospitalità e della ristorazione, nonché a coloro che stanno studiando per entrare in questo mondo. Risulta utile anche ai progettisti e ai comunicatori, che decidono di scoprire le meraviglie e le peculiarità del settore dell’esperienza enogastronomica.
L’obiettivo del libro è proiettare su diversi piani quali elementi visibili e invisibili considerare come mattoni nella costruzione dell’identità; quali strumenti utilizzare per individuare, manifestare e applicare gli elementi che rendono il brand unico e memorabile, vale a dire capace di offrire un’esperienza di scambio di “amorosi sensi”.
Tre giorni dedicata all’olio e ai condimenti
Rassegna di oli internazionali, laboratori di assaggio, degustazioni guidate, dibattiti su economia, cucina, scienza, design, arte e letteratura. (segue su Gustoh24)
Olio Officina Festival dal 17 al 19 marzo al Palazzo delle Stelline a Milano