Cesare Baldrighi  riconfermato alla presidenza, affiancato dai vicepresidenti Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, e Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP e presidente internazionale di Origin

Si sono insediati nei giorni scorsi il primo Consiglio Direttivo e il Comitato Strategico di Origin Italia, l’associazione italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta 81 Consorzi di tutela, una associazione di settore e oltre il 95% delle Indicazioni Geografiche italiane.

Cesare Baldrighi  è stato riconfermato alla presidenza, affiancato dai vicepresidenti Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, e Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP e presidente internazionale di Origin.

Il Direttivo ha inoltre nominato i nuovi membri aggiuntivi del Comitato Strategico per il periodo 2024-2026. I nuovi membri sono: Antonio Auricchio per Afidop, Nicola Bertinelli, Gianni Maoddi, Paolo Zanetti per la filiera formaggi; Nicola Martelli, Alessandro Utini, Attilio Fontana per la filiera prodotti a base di carne; Mariangela Grosoli per la filiera aceti; Carlo Siffredi, Mario Terrasi, Gionni Pruneti per la filiera oli e grassi; Georg Kössler, Angelo Amato, Salvatore Fortunato, Gerardo Diana per la filiera ortofrutticoli e cereali; Battista Cualbu, Stefano Mengoli per la filiera carne fresca; Cesare Mazzetti per Fondazione Qualivita.

Maggior tutela contro le contraffazioni e arginare il pericolo dei dazi. In ambito europeo

L’associazione punta a un piano strategico ambizioso per il futuro del Sistema DOP IGP italiano nel triennio 2024-2027. In particolare Origin Italia ha evidenziato la necessità di potenziare lo sviluppo del Sistema IG a livello mondiale e di operare congiuntamente con Origin Mondo e Origin Europa per contrastare la contraffazione e arginare il pericolo dei dazi. In ambito europeo, l’associazione punta a consolidare il suo ruolo nell’applicazione del nuovo Regolamento 1143/2024 e delle altre riforme legislative in atto, tra cui quella dell’etichettatura e il Nutriscore, garantendo una maggiore presenza del tema Indicazioni Geografiche negli accordi bilaterali.