A meno di un mese dall’entrata in vigore della riforma, prevista l’1 gennaio 2023, è arrivato il via libera definitivo della Commissione europea al piano italiano di attuazione della nuova Politica agricola comune

La Commissione europea ha formalmente adottato l’accordo sulla riforma della politica agricola comune (PAC), dando così il via libera al Piano Strategico Nazionale dell’Italia sulla Politica agricola comune (Pac) che dal 2023 al 2027 garantirà agli agricoltori e alle zone rurali del Paese un sostegno di oltre 35 miliardi di euro (prezzi correnti) tra contributi Ue e nazionali. In particolare dal bilancio dell’Unione arriveranno 26,6 miliardi, da quello nazionale 8,5 miliardi.

Ora la palla passa allo Stato italiano: nei prossimi mesi, il piano di sviluppo rurale dovrà essere elaborato e tutti i decreti ministeriali dovranno essere emanati con l’intesa in Conferenza Stato Regioni.

Il commento del Ministro Lollobrigida 

Un’ottima notizia”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha commentato il via libera di Bruxelles. Il piano, ricorda il ministro, prevede “circa 37 miliardi per i prossimi 5 anni a sostegno della competitività e della sostenibilità del settore produttivo agricolo e agroalimentare. È un’ottima notizia, per un provvedimento molto atteso da tutto il comparto. Ringrazio – conclude – quanti hanno lavorato per garantire questo esito e ribadisco l’importanza del coordinamento strategico con le Regioni“.

Finalmente abbiamo regole chiare anche se non è certo la riforma agricola dei sogni per gli agricoltori – aggiunge il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini –, anche per come è stata scritta la riforma in Europa in un periodo antecedente alle attuali situazioni di crisi. Siamo pronti a lavorare con il ministro Lollobrigida e le Regioni per utilizzare al meglio i fondi con regole semplici e meno burocrazia”.