Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: siamo soddisfatti
I rider sono a tutti gli effetti lavoratori dipendenti subordinati delle piattaforme digitali.
Oggi durante il telegiornale di Rai3 delle ore 14,30, all’interno di un servizio di Gavino Moretti, corrispondente Rai da Bruxelles, il ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine della riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles, ha detto: “Nei prossimi giorni la Commissione europea disporrà un pacchetto di interventi” dedicati alla tutela dei rider, “non possiamo che essere soddisfatti di questa risposta tempestiva” e “integreremo con strumenti nazionali anche il percorso che si va definendo a livello europeo”.
La direttiva Ue dovrebbe essere assunta mercoledì 8 dicembre dalla Commissione Europea che varerà il pacchetto lavoro che cambierà per sempre il destino dei lavoratori del settore in Italia e in Europa.
Il provvedimento europeo diventerà una vera e propria legge alla quale gli stati dovranno adeguarsi. Il rider sarà considerato dipendente in base ad alcune caratteristiche: ad esempio se non corre il rischio d’impresa o se non decide i prezzi dei prodotti. L’assunzione comporterà una serie di tutele come ad esempio la previdenza.
In Italia i rider oggi sono 1,5 milioni
In tre anni i rider sono più che raddoppiati: nel 2018 erano 695mila, oggi sono 1,5 milioni. I lavoratori della Gig economy sono per la maggioranza uomini dai 30 ai 49 anni con un titolo di studio che di solito è un diploma di liceo o di un istituto professionale. In media i fattorini lavorano circa quattro ore al giorno e la maggior parte di loro utilizzano il settore del delivery come secondo impiego.
Accordo storico tra sindacati e Just Eat, contratto per i rider e 4 mila nuovi assunti
Primo accordo aziendale nazionale per il contratto dei rider.
Just Eat Italia e le organizzazioni sindacati dei trasporti Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un accordo per il primo contratto collettivo di lavoro del settore della logistica, applicato a tutti i lavoratori dipendenti (continua su Gustoh24).
Rider, maxi-inchiesta a Milano: “Non sono schiavi. Bisogna assumerne 60mila”
Oltre «60mila lavoratori» di società del delivery, ossia Uber Eats, Glovo-Foodinho, JustEat e Deliveroo, dovranno essere assunti dalle aziende come «lavoratori coordinati e continuativi» (leggere su Gustoh24).