Barilla guiderà l’associazione per il prossimo quadriennio dopo Marco Lavazza. Lo affiancheranno, in qualità di vicepresidenti, Antonio Casana (Solana), Paolo Casoni (Perfetti Van Melle), Riccardo Felicetti (Pastificio Felicetti) e Alberto Bauli (Bauli)
L’assemblea dell’associazione ha rinnovato i vertici e fatto il punto sullo stato del settore. Paolo Barilla, vicepresidente dell’omonima azienda, è stato eletto presidente per il prossimo quadriennio succedendo a Marco Lavazza. La squadra di vicepresidenza è stata quasi in toto riconfermata con Antonio Casana (Solana SpA), Paolo Casoni (Perfetti Van Melle SpA), Riccardo Felicetti (Pastificio Felicetti SpA) a cui si è aggiunta una nuova nomina, quella di Alberto Bauli, dell’omonima azienda.
Un prodotto agroalimentare italiano su due consumato nel mondo proviene dal “perimetro” di Unione Italiana Food, una delle maggiori associazioni di rappresentanza dell’alimentare in Europa, – oltre 20 categorie merceologiche, più di 900 Marchi e 550 aziende dislocate su tutto il territorio nazionale, oltre 100mila occupati – con una quota export di 18 miliardi di euro (in crescita del 20% rispetto al 2021), il 47% del valore del cibo italiano che finisce sulle tavole globali.
Il commento di Paolo Barilla
“Il Made in Italy sta avendo successo sui mercati internazionali – afferma Paolo Barilla, – Come associati di Unionfood ne siamo molto orgogliosi sia per la qualità dei nostri prodotti che per il messaggio che divulghiamo dello stile di vita italiano, sempre più apprezzato e inimitabile. Per continuare a sviluppare il Made in Italy nel mondo, abbiamo bisogno di collaborare con le istituzioni per essere sempre più efficaci nell’utilizzo delle risorse disponibili per creare valore per tutta la filiera italiana e sgombrare il campo da posizioni ideologiche che mortificano l’innovazione e il futuro di tante imprese e territori”.
550 eccellenze alimentari, dalla pasta al caffè, aderiscono Unione Italiana Food
Unione Italiana Food è la “casa” associativa di ben 550 eccellenze dell’industria italiana, che producono oltre 900 marchi che finiscono sulle tavole degli italiani e degli amanti del cibo italiano di tutto il mondo. Le aziende che fanno parte di Unione Italiana Food sono grandi marchi e PMI radicate sul territorio, che rappresentano tanti simboli del Made in Italy: solo per citarne alcuni, caffè, pasta, cioccolato, gelati, prodotti da forno, confetteria e chewing gum, surgelati, sottoli e sottaceti, salse, sughi e condimenti, minestre, confetture e miele, alimenti per la prima l’infanzia, integratori alimentari, ortofrutta fresca confezionata, nettari di frutta e ortaggi, tè, infusi e tisane, spezie ed erbe aromatiche. Un panorama eterogeneo che spazia dalla tradizione all’innovazione e risponde alle esigenze – piacere, benessere, praticità, accessibilità – che cerchiamo tra gli scaffali e i banchi frigo del supermercato. Un ulteriore rafforzamento è arrivato lo scorso anno dalla fusione per incorporazione dell’associazione degli integratori Federsalus, settore simbolo della ricerca, dell’innovazione e leader a livello europeo.
Nel corso dell’assemblea è stato presentato un rapporto di Fondazione Edison che rivela che l’identità italiana e la capacità di innovare sono il segreto del successo internazionale del Made in Italy alimentare.