L’appuntamento è a Colonia dal 9 al 13 ottobre: alla collettiva organizzata da Parma Alimentare prendono parte sette aziende parmensi e due chef della squadra Parma Quality Restaurants
Dopo lo stop forzoso legato all’emergenza sanitaria da Covid-19, Parma Alimentare torna a promuovere all’estero, in presenza, l’eccellenza del settore alimentare parmense.
La vetrina scelta è Anuga, in programma a Colonia dal 9 al 13 ottobre: per la food community internazionale Anuga rappresenta una delle più importanti piattaforme di business al mondo. Lo confermano i dati relativi all’ultima edizione, che si è tenuta nel 2019: quasi 8.000 espositori, 170.000 visitatori b2b, in arrivo da oltre 200 Paesi differenti. A causa della situazione pandemica, quest’anno Anuga difficilmente riuscirà a ritoccare i record del passato. Ma lo sforzo degli organizzatori è stato comunque importante: la fiera si svilupperà su una superficie di 284.000 mq e sarà articolata in 10 distinte aree merceologiche, dal biologico ai surgelati, dalla carne ai prodotti lattiero caseari, passando per i drink. Fil rouge di Anuga 2021 sarà il tema “Food Transformations”: si parlerà in particolare, di sostenibilità, di healthy food e di trend come le fonti proteiche alternative alle carni, i prodotti “free from”, i superfood, gli alimenti Kosher e Halal, l’eco packaging e l’etichettatura trasparente, a tutela dei consumatori. A Colonia, Parma Alimentare accompagna sette aziende del nostro territorio: Agugiaro & Figna Molini, Azienda Agricola Coppini Arte Olearia, Devodier Prosciutti, La Fattoria di Parma, Oleificio Speroni, Rodolfi Mansueto e Zuccato Fratelli.
Il commento di Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare
«Dopo Cibus in Italia, Anuga è il primo grande appuntamento fieristico internazionale dedicato al mondo del food & beverage. Fedeli alla nostra missione, –afferma Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare– che dal 1976 è quella di promuovere il sistema agroalimentare made-in-Parma e il territorio, abbiamo voluto essere a Colonia. Anche per il peso specifico che il mercato tedesco ha per Parma: parliamo del secondo Paese per importanza per il nostro export. In particolare, nel 2020, abbiamo esportato verso la Germania prodotti alimentari e bevande per 301 milioni di euro. Nonostante il Covid-19, la Germania ha performato meglio che in passato: l’export agroalimentare parmense è infatti cresciuto a valore del 4,6%. Un risultato che si spiega sia con la prossimità geografica della Germania, che rappresenta un vantaggio competitivo per l’Italia in un momento di complessità della logistica internazionale, sia per il sistema più evoluto di delivery, e-commerce e ghost kitchen che caratterizza il mercato tedesco. Nel primo semestre 2021, abbiamo assistito a un’ulteriore crescita dell’export alimentare parmense verso la Germania, quantificabile nell’ordine di grandezza del 3%: merito principalmente della riapertura del mondo ho.re.ca., di cui hanno beneficiato, in particolare i prodotti lattiero-caseari, cresciuti del 41%».
Alessandra Foppiano sottolinea anche la coesione con cui il sistema agroalimentare parmense ha reagito alla fase più acuta dell’emergenza da Covid-19: «Il mondo del food made-in-Parma, di fatto, non si è mai fermato: ha saputo reagire alle difficoltà, ad esempio compensando la contrazione del settore ho.re.ca. con una crescita nella grande distribuzione, grazie al lancio di referenze a sempre più alto contenuto di servizio. È cambiato anche il modo di promuoversi all’estero: nell’impossibilità di viaggiare, le aziende hanno imparato a sfruttare le potenzialità del Web. Lo abbiamo fatto anche noi di Parma Alimentare, in particolare concentrandoci sul mercato francese, che rappresenta il primo sbocco per l’agroalimentare parmense: abbiamo organizzato due webinar coinvolgendo operatori professionali, opinion leader e stampa specializzata».
Questa capacità di fare sistema è stata premiata dai risultati: nel 2020 l’export alimentare parmense ha fatto registrare un +9,8%. A guidare la classifica dei partner commerciali è stata la Francia (con una quota pari al 20% dell’export food), seguita, nell’ordine, da Germania, Stati Uniti e Regno Unito. La crescita a livello mondo è proseguita anche nel primo semestre 2021, con un +8,8%. Segno più per quasi tutti i comparti, con molitoria (+92%), lattiero-caseario (+24%), bevande (+15%) e conserve animali (+14%), a fare da locomotiva.
Alla delegazione di Parma Alimentare ad Anuga si uniranno due chef della squadra di Parma Quality Restaurants, il Consorzio espressione della migliore cucina ducale: chef Francesco Dall’Argine, Ristorante “Antica Hostaria Tre Ville” e chef Filippo Cavalli, Ristorante “Osteria dei Mascalzoni”.
I due chef offriranno finger food e degustazioni di prodotto ai visitatori di Anuga. Partner di Parma Alimentare a Colonia sono i Consorzi di Tutela dei Vini dei Colli di Parma, del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Parma che mettono a disposizione una campionatura di prodotto.
Il Prosciutto di Parma torna ad Anuga in Germania
Il commento di Alessandro Utini, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma
In Fiera l’area espositiva del Consorzio del Prosciutto di Parma è ubicata nel padiglione 5.2 – posizione A 011. (leggere su Gustoh24)
Anuga: le novità del Consorzio del Parmigiano Reggiano
Ad Anuga, il Consorzio sarà presente nella Hall 10.1 – stand H011 con un proprio spazio per ospitare riunioni e degustazioni.
Il commento di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio di tutela. (qui su Gustoh24)