In Via D’Azeglio nella sede dell’Archivio di Stato di Parma
“In Tavola. Un mosaico quotidiano di storia e saperi“, è il titolo della una bellissima Mostra storico-documentaria, inaugurata a Parma lo scorso 30 ottobre e che si potrà visitare da oggi mercoledì 3 novembre fino al 28 gennaio nella sede dell’Archivio di Stato di Parma in strada D’Azeglio 45 (ex Ospedale Vecchio).
La Mostra è inserita nel programma di Parma Capitale italiana della Cultura 2020+21
Al taglio del nastro erano presenti il Direttore Generale Archivi del Ministero della Cultura Anna Maria Buzzi, l’assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra, il direttore dell’Archivio di Stato Graziano Tonelli e i curatori della mostra e del catalogo Valentina Bocchi e Luigi Pelizzoni.
La mostra e il ricco catalogo ad essa collegato raccolgono una notevole serie di documenti, dalle molteplici carte ai manoscritti illustrati, alla cartografia ed alle pubblicazioni storiche, che intendono “raccontare” quasi un millennio di pratiche agricole e culinarie del territorio parmense.
Si possono scoprire documenti capaci di evocare l’origine e lo sviluppo di alcune eccellenze della produzione agroalimentare italiana che fanno l’orgoglio della food valley. Nel catalogo si può leggere il primo disciplinare del Parmigiano Reggiano datato 1612 o il rogito del notaio Giacomo Muratori, nel quale attribuisce la denominazione di origine “di Parma” al formaggio prodotto nelle cascine del Cornocchio, di Fontevivo, di Madregolo e di Noceto e “di simili luoghi circonvicini alla città di Parma“.
“Oltre a documenti e immagini preziosi nella mostra si trovano piste interpretative importanti per gli studiosi e per gli storici” -ha affermato l’assessore alla cultura, Michele Guerra-. Le radici culturali della nostra città sono strettamente legate all’alimentazione, alle pratiche agricole dal Medioevo in avanti. L’Archivio di Stato oggi presenta esattamente questo percorso attraverso la ricerca di documenti che raccontano la storia della città legata alle pratiche della cultura alimentare” ha aggiunto l’assessore Guerra.
Nel ringraziare il pubblico presente grande soddisfazione è stata espressa dal Direttore dell’Archivio di Stato Graziano Tonelli che ha introdotto la giornata inaugurale: “Apriamo alla città una parte dello scrigno dell’Archivio di Stato. Con i curatori della mostra abbiamo narrato quasi un millennio di pratiche agricole e culinarie del territorio. Sarà un suggestivo percorso espositivo capace di evocare l’origine dello sviluppo di alcune eccellenze della produzione agroalimentare italiana, orgoglio della food vally”.
Il catalogo e la mostra sono stati curati da Valentina Bocchi e Luigi Pelizzoni: “E’ stato un lungo lavoro ricerca e di indagine attraverso i documenti in nostro possesso sulla storia dell’alimentazione. Il materiale esposto è davvero prezioso, unico. La mostra sarà suddivisa in sezioni, che differenziano le varie aree tematiche. Sarà un mosaico tra storia e saperi della società parmense sia borghese che popolare attraverso i secoli, uno spaccato sull’evoluzione delle tecniche di produzione della sua industria alimentare”.
In questa ottica sono parte integrante del patrimonio documentario archivistico presente nell’esposizione, l’evoluzione delle tecniche di coltivazione dal medioevo sino ai nostri giorni, i metodi tradizionali di trasformazione delle materie prime animali e vegetali e la loro evoluzione in termini industriali, le ricette della opulenta corte Farnese così come quelle moderne della cucina di tutti i giorni.
Ricordiamo che la mostra, che sarà aperta al pubblico dal 3 novembre 2021 al 28 gennaio 2022, è ad ingresso libero, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.30; il martedì e giovedì dalle 9 alle 17.
Video: la parola a Anna Maria Buzzi
Cibo e cultura, le ricette dedicate a Parma capitale italiana della cultura
“Parma Capitale italiana della Cultura 2020 + 21” a cura di “GustoH24” il primo ebook che illustra i piatti degli chef italiani che lavorano all’estero e quelli di alcuni rinomati chef e famose footblogger, in omaggio alla città di Parma, e per “valorizzare le eccellenze enogastronomiche italiane e in particolare quelle di Parma”.
Cibo e cultura: un binomio inscindibile per Parma. Non solo arte e lirica, la città di Parma nel mondo è sinonimo di eccellenza a tavola, tanto da meritarsi la fama di Food Valley italiana, riconosciuta dall’Unesco come città creativa. Un titolo conquistato grazie a prodotti di eccellenza come Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano…….(continua, cliccare QUI)