I nuovi soci del gruppo (Palazzo Utini, Gustincanto, La Maison Restaurant, Trattoria Da Anna, Osteria Da Fiore), insieme ai simpatizzanti, sono stati presentati nel corso del Congresso 2025 dedicato al tema “Ristorazione, il futuro nella formazione”
È stata la Camera di Commercio di Parma ad ospitare l’annuale Congresso del Parma Quality Restaurants (PQR) che quest’anno ha accolto nel gruppo cinque nuovi soci ristoratori, portando la squadra a 41 membri, fra locali gourmet e osterie tipiche, che animano il ricco panorama culinario del nostro territorio, dall’Appennino alla pianura. I nuovi soci sono: Palazzo Utini (Noceto), Gustincanto (Fidenza), La Maison Restaurant (Fornovo), Trattoria Da Anna (Medesano) e Osteria Da Fiore (Sala Baganza).
L’appuntamento è stato come sempre l’occasione, non solo di accogliere in modo ufficiale i nuovi soci, ma anche di confrontarsi con istituzioni, consorzi, associazioni e realtà locali che interagiscono con il Parma Quality Restaurants, valorizzando il grande patrimonio gastronomico della provincia.
Il tema scelto quest’anno come focus della giornata è stata la formazione, intesa come valore per garantire un futuro di qualità al settore ristorativo. Proprio per questo, moderati dal giornalista Sandro Piovani, hanno portato il proprio contributo: Alberto Figna, Presidente ALMA; Enrico Bergonzi, Presidente PQR; Vittorio Dall’Aglio, Presidente Scuole di Alta Formazione della Ristorazione FIPE; Chiara Pontremoli, Dirigente scolastico Istituto Magnaghi Solari di Salsomaggiore Terme; Paola Trespidi, Referente IAL Parma e Piacenza; Giorgio Zani, Presidente Enaip Parma; Matteo Daffadà, Consigliere della Regione Emilia Romagna.
«Se dopo nove anni il Parma Quality Restaurants è arrivato fin qui – ha esordito il presidente PQR Bergonzi – oltre ai soci che lo animano, è anche merito delle proficue collaborazioni portate avanti con tutti voi che oggi siete presenti a questo evento . Quest’anno un punto sul quale ci focalizzeremo è la formazione, elemento fondamentale per innalzare la qualità del nostro settore».
Ad aprire la chiacchierata è stata la dirigente scolastica Chiara Pontremoli che ha sottolineato come «l’interazione con i professionisti della ristorazione è fondamentale per far capire ai giovani che la fatica di questo lavoro non è tale se dietro c’è la passione per quello che si fa. Quello che cerchiamo di fare ogni giorno è infatti di fare innamorare i ragazzi al mestiere della ristorazione».
«Un aspetto fondamentale sul quale dobbiamo lavorare tutti insieme è quello dell’avviamento alla professione – ha puntato l’attenzione Zani Presidente Enaip Parma – facendo conoscere alle famiglie, nel momento della scelta del percorso di studi dei figli, le opportunità offerta dagli istituti di formazione, oltre alla creazione di un tavolo di lavoro con i ristoratori per organizzare al meglio la formazione dei ragazzi»
«I giovani hanno bisogno di maestri, di esempi positivi dai quali imparare e proprio per questo è fondamentale il rapporto diretto con i ristoratori – ha precisato Paola Trespidi – Abbiamo bisogno che veniate nelle nostre scuole per insegnare ai ragazzi, per farli avvicinare con passione al vostro lavoro».
Del valore attrattivo che la cucina italiana ha verso l’esterno ha parlato Alberto Figna, Presidente ALMA, precisando che «quello che cerchiamo di fare tutti i giorni in ALMA è formare degli ambasciatori del buon vivere italiano. Oggi il 25% degli studenti della nostra scuola è composto da stranieri, provenienti da 80 Paesi diversi». «Nel corso del tempo è però cambiato l’approccio dei giovani a questo lavoro – ha proseguito Figna -, occorrono quindi nuovi modelli, con un ruolo più attivo delle aziende nell’investire in formazione».
«Il piacere del pasto fuori casa è da sempre un elemento che qualifica le nostre esperienze di viaggio – ha precisato Dall’Aglio -, la formazione di qualità per questo settore è quindi determinante, per questo abbiamo ritenuto opportuno creare un network di scuole, mettendo in rete le diverse esperienze».
«Senza il valore umano di chi lavora nell’agroalimentare, dall’agricoltura alla ristorazione, non avremmo avuto il successo della Food Valley – ha esortato Daffadà -. Esperienze come il PQR danno vitalità al territorio e lo tengono unito».
All’incontro è intervenuto anche il Sindaco Michele Guerra, che ha raccontato come il PQR «sia uno dei modelli sociali e culturali più positivi di Parma, del quale parlo sempre con entusiasmo anche in contesti esteri».
Una capacità di fare sistema che il Parma Quality Restaurants esprime anche attraverso i “soci simpatizzanti”, ovvero tutti quei professionisti che attraverso il loro ruolo o attività valorizzano la gastronomia e la cultura culinaria locale. Una menzione riconosciuta quest’anno ai giornalisti Sandro Piovani e Chiara De Carli; Carlotta Beghi, Irene Fossa e Rita Gherri di Laboratorio Aperto; Giacomo Banchini della Cioccolateria Banchini; Paolo Tegoni, gastronomo professionista ed Erika Ferrari ufficio stampa PQR.
