Il Consorzio del Parmigiano Reggiano a Marca Bologna promuove l’uso della DOP come ingrediente distintivo. Il Parmigiano Reggiano partecipa anche al progetto promozionale dell’Unione Europea ‘Quality Heritage of Europe” (Qhe)

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano  ritorna anche quest’anno a Marca Bologna, la fiera italiana dedicata alla marca commerciale, per promuovere l’utilizzo della Dop come ingrediente caratterizzante in prodotti alimentari, ovvero tutti i prodotti composti, elaborati o trasformati che recano nell’etichettatura, nella presentazione o nella pubblicità il riferimento a una denominazione protetta. Dati alla mano, si tratta di un mercato che sta crescendo velocemente: basti pensare che nel 2023 l’industria è stata il secondo canale distributivo per il Parmigiano Reggiano, con una percentuale che si è attestata al 17,1%. Inoltre, nello stesso anno i prodotti contenenti la Dop come ingrediente caratterizzante hanno registrato ottime performance, con un aumento delle vendite a valore del +19,2% e delle vendite a volume del +15,3%, a dimostrazione del valore aggiunto che fornisce l’uso del nome “Parmigiano Reggiano” nell’etichettatura.

La Dop è infatti un simbolo di eccellenza e di versatilità in grado di conferire un tocco di carattere unico a qualsiasi categoria merceologica, come prodotti da forno, paste ripiene, sughi pronti, creme, secondi piatti, salumi, insalate, olio e dolci. Un esempio perfetto degli oltre 1200 prodotti autorizzati è il Pesto Barilla con basilico da agricoltura sostenibile e Parmigiano Reggiano, prodotto leader nel mercato del pesto, esportato in tutto il mondo, dagli USA al Giappone, che rappresenta il matrimonio tra due realtà simbolo della cucina italiana e della dieta mediterranea.

Il Consorzio ha dunque salutato con grande favore l’entrata in vigore nello scorso maggio del Regolamento UE 2024/1143 sulle Indicazioni geografiche, che contiene un articolo sui prodotti trasformati che utilizzano come caratterizzante un’Indicazione geografica e recepisce alcuni principi generali già applicati dal Consorzio, quali l’obbligo a non utilizzare prodotti comparabili e a usare una quantità minima dell’IG al fine di caratterizzare il gusto del prodotto. Inoltre, è divenuto obbligatorio per l’operatore stabilito nell’UE notificare preventivamente ai consorzi l’intenzione di commercializzare un prodotto che utilizza una IG come ingrediente caratterizzante. Il nuovo Regolamento si è affiancato al Dec. Lgs. 297/04 italiano che, già dal 2004, prevede che i consorzi debbano autorizzare i prodotti trasformati che usano un IG come ingrediente caratterizzante. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano attualmente dà l’autorizzazione quando la Dop è presente al 4% sul prodotto finito minimo e al 15% per i prodotti lattiero-caseari come le creme e i formaggini fusi.

Il Parmigiano Reggiano partecipa al progetto promozionale dell’Unione Europea ‘Quality Heritage of Europe” (Qhe)

Il Parmigiano Reggiano, tra i simboli più amati e ricercati dell’agroalimentare del Belpaese insieme ai vini della Valpolicella, si uniscono nel progetto “Quality Heritage of Europe” li vedrà affiancati per tre anni, sotto l’egida dell’Unione Europea. Leggere su Gustoh24.