Il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, è intervenuto in streaming al Consiglio nazionale della Coldiretti
Al centro dell’incontro il bilancio l’impatto dell’emergenza Covid sulla filiera agroalimentare a un anno dall’inizio della pandemia, con la chiusura della ristorazione e le speculazioni che hanno colpito imprese e consumatori con la necessità di interventi e sostegni per difendere il tessuto produttivo nazionale.
“Attraverso il Cts, comitato tecnico scientifico del ministero della Salute, stiamo lavorando a protocollo per consentire alla ristorazione la ripartenza”. Queste le parole del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, davanti al presidente Ettore Prandini e all’intero Consiglio nazionale della Coldiretti riunito a Roma.
L’impatto della pandemia sulla ristorazione, ha aggiunto, “è un tema che conosco bene. Il Fondo pensato a inizio anno è stato utile, ma ora dobbiamo avere la forza di garantire alle persone di poter tornare al ristorante. Anche perché ci sono comparti, come quello del vino in grande sofferenza“.
Nella settimane finali del mio incarico allo Sviluppo economico, ha spiegato Patuanelli nell’incontro Coldiretti, “stavamo lavorando a dei protocolli con il Cts per consentire una rivalutazione degli orari di riapertura della ristorazione. Se è vero che ci sono settori dell’agroalimentare che hanno sofferto meno, non è vero che tutto il settore se l’è passata bene: l’ horeca in grandissima sofferenza ha prodotto sofferenza di molte parti dell’agroalimentare, ad esempio chi produce alcune tipologie di vino è in difficoltà perché quella tipologia al supermercato non si vende. Non si può disconoscere tutto ciò e va utilizzato – ha sottolineato – la parte di scostamento, fatto a gennaio, di 32 miliardi per fare un fondo perequativo per chi ha avuto indennizzi nel 2020 rispetto all’effettivo danno. Superando – ha detto Patuanelli – ovviamente i codici Ateco, strumento utile non me ne pento ma valutando il danno effettivo azienda per azienda. Per la ripartenza della ristorazione il principio di precauzione deve guidarci, ma dobbiamo provare – ha concluso – a garantire alle persone di andare al ristorante in modo sicuro”.