I due panificati si assomigliano anche nei nomi, con assonanze molto simili e sono entrambi figli della tradizione italiana. Però basta andare oltre al primo sguardo per capire che le peculiarità e le differenze sono tante e ben evidenti

 

Mennato Pastore, mastro pinsaiolo di Pinsami: “la pinsa, a differenza della pizza tradizionale non è composta solamente da farina di frumento, ma anche da farina di soia e da farina di riso, tutte attentamente selezionate e di prima scelta”.

 

La pizza la conosciamo tutti, è il simbolo universale dell’italianità. Inoltre l’Unesco ha riconosciuto ”L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” come parte del patrimonio culturale dell’umanità, trasmesso di generazione in generazione e continuamente ricreato, in grado di fornire alla comunità un senso di identità e continuità e di promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana, secondo i criteri previsti dalla Convenzione Unesco del 2003. La pinsa, invece, è la sua cugina più moderna e gourmet: un prodotto innovativo e gustosissimo che si trova sempre più spesso sulle nostre tavole.

L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano è patrimonio Unesco.© Sebillo, 2015

Pizza e pinsa: prodotti esclusivi molto diversi

Però molto spesso i due panificati vengono accostati e confusi, forse anche a causa dei nomi abbastanza simili. Invece presentano differenze sostanziali fin dalle origini, infatti il termine pizza deriva dal greco antico “pitta”, cioè focaccia, mentre pinsa deriva dal latino “pinsere” il cui imperativo, “pinsa”, significa macina e schiaccia. Poi la prima ha una forma ovale e la seconda rotonda, inoltre nascono da due impasti molto diversi fra loro, sia per ingredienti sia per lavorazione. Ciò che le accomuna è che sono due prodotti unici ed esclusivi, le cui ricette sono figlie della tradizione culinaria del Belpaese, simbolo del Made in Italy alimentare nel mondo.

“La pinsa, a differenza della pizza tradizionale –  spiega Mennato Pastore, mastro pinsaiolo di Pinsami, specialista della pinsa di alto livello – non è composta solamente da farina di frumento, ma anche da farina di soia e da farina di riso, tutte attentamente selezionate e di prima scelta. Ed è proprio a questo mix cui si unisce anche la pasta madre, e alla particolare lavorazione, che deve la sua texture caratteristica”.

“Infatti – prosegue il mastro pinsaiolo – la farina di frumento di elevata qualità trattiene una grande percentuale di acqua, per cui l’impasto è altamente idratato e il risultato è un prodotto dal cuore morbido. La farina di riso, invece, rende il lievitato croccante fuori. Infine, la farina di soia apporta un’elevata quantità di proteine e permette di evitare l’utilizzo di grassi animali. Ecco perché la pinsa è una proposta adatta anche a chi segue un’alimentazione vegetariana e vegana”.

Pinsa e pizza: la lavorazione è totalmente diversa

Se la pizza tradizionale ha una lievitazione standard di 12 ore, la pinsa viene lasciata lievitare per almeno 24 ore. Durante questo lungo processo, nell’impasto si formano degli alveoli o bolle, che trattengono l’aria e l’acqua e contribuiscono a conferire alla pinsa le distintive croccantezza esterna e morbidezza interna.

Anche la lavorazione è totalmente differente: la stesura “pizzicata” dell’impasto lievitato e maturato al punto giusto lo mantiene molto alveolato e quindi fragrante. Subito dopo la stesura, le basi vengono precotte. Questo processo consente la stabilizzazione dell’impasto al momento ottimale di lievitazione. Il prodotto mantiene un’elevata leggerezza anche dopo la seconda cottura fatta in casa o al ristorante.

La pinsa è un prodotto poco calorico

L’assenza di grassi animali e l’elevata percentuale di acqua rendono la pinsa poco calorica. È talmente leggera, gustosa e versatile che può essere proposta in qualsiasi momento della giornata, per le colazioni, le merende, le cene, i pranzi e gli aperitivi. Velocità e semplicità nella preparazione sono altre due sue caratteristiche distintive. Le basi precotte vanno solo farcite e cotte per pochi minuti in friggitrice ad aria, forno tradizionale, padella o tostapane.

Ottima alternativa al pane, si presta per essere abbinata a qualsiasi ingrediente, dolce e salato, tradizionale e gourmet, permettendo di realizzare tante ricette diverse. La pinsa si rivela quindi un prodotto ideale per gli amanti dei prodotti da forno e per chi è alla ricerca un’esperienza di gusto unica e distintiva.