Sarà possibile seguire in diretta l’evento a partire dalle 11:45 sui seguenti canali Youtube e Facebook. Ma Edoardo Raspelli non ci sta…
Sarà una delle città regine delle Food Valley emiliana ad ospitare la presentazione della Guida Michelin 2025 – Il Teatro Pavarotti di Modena martedì 5 novembre palcoscenico del nuovo firmamento culinario italiano – In Emilia-Romagna i ristoranti stellati Michelin generano, secondo una ricerca su scala nazionale presentata da JFC, ben 28,5 milioni di euro di indotto (di cui 8,1 a Modena, 5,9 a Bologna e 4,2 nella provincia di Forlì-Cesena) – Nel modenese si producono 23 dei 44 prodotti certificati Dop e Igp dell’Emilia-Romagna.
Guida MICHELIN Italia 2025: Diretta streaming – 5 novembre 2024 – Ore 11:45
Martedì 5 novembre 2024, in occasione della presentazione della 70^ edizione della Guida MICHELIN Italia, sarà possibile seguire in diretta l’evento a partire dalle 11:45 sui seguenti canali social Michelin:
Youtube MICHELIN Guide, cliccare QUI
Facebook Michelin Italia, cliccare QUI
La parola “stellati” non piace al critico Edoardo Raspelli. È questo lo sanno tutti ma oggi, mentre Guida Michelin presenta gli Stellati 2025 a Modena, arriva dal noto giornalista enogastronomico una forte contestazione dei metodi di assegnazione delle ‘Stelle’ della famosa Guida Michelin.
Ecco qui sotto la nota diffusa dal critico Edoardo Raspelli “licenziato” senza preavviso dal gruppo Gedi (leggere su Gustoh24). Raspelli proprio non ci sta e in attesa di leggere l’edizione 2025 così commenta:
“LA GUIDA MICHELIN RIPETE SE’ STESSA ANCHE PER 19 ANNI”
“Per qualche giorno non si parlerà d’altro: famosi ristoranti bocciati, piccoli locali sconosciuti portati alla ribalta, Stella sì o Stella no, ogni anno, da decenni, è sempre così.
Si tratta della Guida Michelin che in questi giorni arriva nelle edicole e librerie d’Italia con l’edizione 2025. Si sprecheranno gli applausi, ma non da tutti, di sicuro non da Edoardo Raspelli, creatore della pagina dei ristoranti del Gambero Rosso quando era ancora supplemento de Il Manifesto, cofondatore della Guida dell’Espresso nel 1978, suo curatore nelle edizioni dal 1996 al 2001, creatore in Italia della vera critica gastronomica nel 1975 (anche con i giudizi negativi: terzo al mondo dopo il duo francese Henry Gault e Cristian Millau)…
Il primo campanello d’allarme lo ebbi molti anni fa mentre stavo per pagare il conto all’ Hotel Columbia di Alassio del grande sommelier Ermanno Bernardinello- racconta Edoardo Raspelli- Entra una signora, tira fuori un tesserino di riconoscimento e si presenta:”Sono un ispettore della Guida Michelin-dice-Posso visitare l’albergo?!”…
Ma come si fa a giudicare un hotel se nemmeno ci si dorme, se non si fa la prima colazione, se non ci si soggiorna e si testa ambiente pulizia servizio…”.
Qualche anno dopo Edoardo Raspelli, curatore della Guida dei Ristoranti dell’Espresso, racconta sul settimanale L’Espresso che tra i suoi ispettori c’era uno che lo era stato della Guida Michelin e pubblica nomi e cognomi dei 7, solo 7 (!!!!!) ispettori…Un numero ridicolo per visitare e recensire migliaia e migliaia di ristoranti ed alberghi.
Qualche cosa da dire sulla Michelin Edoardo Raspelli ce l’ha, sia sulle valutazioni sia, in generale, sul metodo di lavoro della Guida dell’Omino di Gomme. “L’anno scorso, nell’edizione 2024, la Michelin toglieva la stelletta ad un ristorante che ne merita due, Ma.Ri.na di Olgiate Olona (Varese); soltanto citati, sempre ad Olgiate Olona Acqua ed il grande Sole di Ranco (Varese); nemmeno citato il Gelso Nero (a Castellucchio, Mantova…)”.
Ma c’è di peggio. Edoardo Raspelli, da bravo collezionista, ha spulciato, a caso, Guide Michelin di vari anni ed ha scoperto che le recensioni, magari valide, magari da condividere, si ripetono regolarmente per anni ed anni. La Michelin ricopia sé stessa anche per 19 anni, come alla Trattoria alla Pergola di Trevenzuolo (Verona).
Ecco qualche esempio “lanciato” da Raspelli.
BORDIGHERA (Imperia) ROMOLO A MARE
GUIDA MICHELIN 2017: “PESCE E FRUTTI DI MARE-STILE MEDITERRANEO.
Al termine del lungomare, a pochi metri dalla spiaggia ghiaiosa, l’atmosfera è semplice per quanto suggestiva quando si mangia all’aperto, ma la vera sorpresa è la qualità della cucina: quasi esclusivamente di pesce, di ottimo livello. Carta 32/100 euro.
GUIDA MICHELIN 2018: “PESCE E FRUTTI DI MARE-STILE MEDITERRANEO.
Al termine del lungomare, a pochi metri dalla spiaggia ghiaiosa, l’atmosfera è semplice per quanto suggestiva quando si mangia all’aperto, ma la vera sorpresa è la qualità della cucina: quasi esclusivamente di pesce, di ottimo livello. Attenzione: per l’estate 2018 è previsto il ritorno nella sede storica, adiacente! Carta 32/102 euro.
GUIDA MICHELIN 2019: ”PESCE E FRUTTI DI MARE-STILE MEDITERRANEO.
Al termine del lungomare, a pochi metri dalla spiaggia ghiaiosa, l’atmosfera è semplice per quanto suggestiva quando si mangia all’aperto, ma la vera sorpresa è la qualità della cucina: quasi esclusivamente di pesce, di ottimo livello. Attenzione: per la fine del 2018 è previsto il ritorno nella sede storica, adiacente! Carta 33/107 euro.
GUIDA MICHELIN 2020: “PESCE E FRUTTI DI MARE-STILE MEDITERRANEO.
Al termine del lungomare, a pochi metri dalla spiaggia ghiaiosa, l’atmosfera è semplice per quanto suggestiva quando si mangia all’aperto, ma la vera sorpresa è la qualità della cucina: quasi esclusivamente di pesce, di ottimo livello. Attenzione: per la fine del 2018 è previsto il ritorno nella sede storica, adiacente! Carta 33/100 euro. (ndr. Comunque, il locale di Romolo Giordano non aveva ancora visto ”il ritorno nella sede storica, adiacente!” annunciato per il 2018 nella Guida Michelin 2020 (sic !!!).
GUIDA MICHELIN 2021: “PESCE E FRUTTI DI MARE-STILE MEDITERRANEO.
Al termine del lungomare, a pochi metri dalla spiaggia ghiaiosa, l’atmosfera è semplice per quanto suggestiva quando si mangia all’aperto, ma la vera sorpresa è la qualità della cucina: quasi esclusivamente di pesce, di ottimo livello.
GUIDA MICHELIN 2022: “PESCE E FRUTTI DI MARE-STILE MEDITERRANEO.
Al termine del lungomare, a pochi metri dalla spiaggia ghiaiosa, l’atmosfera è semplice per quanto suggestiva quando si mangia all’aperto, ma la vera sorpresa è la qualità della cucina: quasi esclusivamente di pesce, di ottimo livello.
GUIDA MICHELIN 2023: “PESCE E FRUTTI DI MARE-STILE MEDITERRANEO.
Al termine del lungomare, a pochi metri dalla spiaggia ghiaiosa, l’atmosfera è semplice per quanto suggestiva quando si mangia all’aperto, ma la vera sorpresa è la qualità della cucina: quasi esclusivamente di pesce, di ottimo livello.
TREVENZUOLO (Verona) TRATTORIA ALLA PERGOLA
MICHELIN 2003- Una trattoria invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia. Atmosfera familiare da ormai tre generazioni. Risotti e bolliti al carrello come specialità.
MICHELIN 2004- Una trattoria invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia. Atmosfera familiare da ormai tre generazioni. Risotti e bolliti al carrello come specialità.
MICHELIN 2005- Una trattoria invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia. Atmosfera familiare da ormai tre generazioni. Risotti e bolliti al carrello come specialità.
MICHELIN 2006- Una trattoria invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia. Atmosfera familiare da ormai tre generazioni. Risotti e bolliti al carrello come specialità.
MICHELIN 2007- Una trattoria invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia. Atmosfera familiare da ormai tre generazioni. Risotti e bolliti al carrello come specialità.
MICHELIN 2009- Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità. (Carta 25/35)
MICHELIN 2010- Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità. (Carta 27/32)
MICHELIN 2016- Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità.
MICHELIN 2018- CUCINA CLASSICA- CONTESTO TRADIZIONALE-
Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità. (Carta 30/47)
MICHELIN 2019- CUCINA CLASSICA- CONTESTO TRADIZIONALE-
Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità. (Carta 26/47)
MICHELIN 2020- CLASSICA- CONTESTO TRADIZIONALE-
Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità. (Carta 30/47)
MICHELIN 2021- CLASSICA- CONTESTO TRADIZIONALE-
Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità. (Carta 30/50)
MICHELIN 2022- CLASSICA- CONTESTO TRADIZIONALE-
Semplice ma invitante, di quelle che ancora si trovano in provincia; giunta con successo alla terza generazione, la trattoria propone la classica cucina del territorio, risotti e bolliti al carrello come specialità. (Carta 30/50). (ndr. Credete che la Michelin, dopo i miei articoli, l’abbia provato?! Ma che: l’ha semplicemente cancellato !!!)
RANCO (Varese) IL SOLE DI RANCO
2019- CUCINA CREATIVA ELEGANTE- Ambiente in stile contemporaneo con contaminazioni classiche, stupende terrazze con vista lago, nonchè delizioso giardino d’inverno per una cucina, che intreccia tradizione e modernità, nel rispetto e nella riscoperta dei prodotti del territorio.
2020- CREATIVA ELEGANTE- Ambiente in stile contemporaneo con contaminazioni classiche, stupende terrazze con vista lago, nonchè delizioso giardino d’inverno per una cucina, che intreccia tradizione e modernità, nel rispetto e nella riscoperta dei prodotti del territorio.
2021- CREATIVA ELEGANTE- Ambiente in stile contemporaneo con contaminazioni classiche, stupende terrazze con vista lago, nonchè delizioso giardino d’inverno per una cucina, che intreccia tradizione e modernità, nel rispetto e nella riscoperta dei prodotti del territorio.
2022- CREATIVA ELEGANTE- Ambiente in stile contemporaneo con contaminazioni classiche, stupende terrazze con vista lago, nonchè delizioso giardino d’inverno per una cucina, che intreccia tradizione e modernità, nel rispetto e nella riscoperta dei prodotti del territorio.
2023- CREATIVA ELEGANTE– Un’elegante “dimora” dai giardini che digradano al lago: la terrazza, dove nella bella stagione ci si accomoda, è un piccolo ”angolo” di piacevolezza e ampia vista panoramica, mentre la cucina riserva tocchi moderni e fantasiosi su base tradizionale. Ottima ricerca di prodotti locali.
2024- CREATIVA ELEGANTE– Un’elegante “dimora” dai giardini che digradano al lago: la terrazza, dove nella bella stagione ci si accomoda, è un piccolo ”angolo” di piacevolezza e ampia vista panoramica, mentre la cucina interpreta la tradizione con tocchi moderni . Ottima ricerca di prodotti locali.
RIPALTA CREMASCA (CREMONA) Via Vai
MICHELIN 2019- CUCINA LOMBARDA- AMBIENTE CLASSICO-Carta ristretta e piatti del territorio, esclusivamente di carne, dove primeggiano gli animali da cortile, in un ambiente raccolto con arredi in legno e tovaglie bianche. Menu 28 euro (in settimana)-50 euro- Carta 31/63 euro.
MICHELIN 2020- LOMBARDA- AMBIENTE CLASSICO-Carta ristretta e piatti del territorio, esclusivamente di carne, dove primeggiano gli animali da cortile, in un ambiente raccolto con arredi in legno e tovaglie bianche. Menu 25/45 euro- Carta 42/73 euro.
MICHELIN 2021- LOMBARDA- AMBIENTE CLASSICO-Piacevole trattoria di campagna con grazioso servizio estivo affacciato sul giardino, in un ambiente semplice e familiare si celebrano- oltre al manzo ed al fegato grasso- le specialità del territorio, dal salame locale agli animali di cortile, nonché i celebri tortelli dolci cremaschi. Menu 25/50 euro- Carta 25/40 euro.
MICHELIN 2022- LOMBARDA- AMBIENTE CLASSICO-Piacevole trattoria di campagna con grazioso servizio estivo affacciato sul giardino, in un ambiente semplice e familiare si celebrano- oltre al manzo ed al fegato grasso- le specialità del territorio, dal salame locale agli animali di cortile, nonché i celebri tortelli dolci cremaschi. Menu 25/50 euro- Carta 25/40 euro.
CESENATICO (Forlì Cesena) OSTERIA BARTOLINI
MICHELIN 2011 – Osteria del gran fritto)– Lungo il suggestivo porto canale, il nome ne indica già la specialità, il fritto, a cui si aggiungono piatti della tradizione popolare adriatica (seppie, sarde, poverazze, calamari…).
MICHELIN 2019 (Osteria del Gran Fritto)- PESCE E FRUTTI DI MARE.STILE
MEDITERRANEO- Il nome ne indica già la specialità, il fritto, a cui si aggiungono piatti della tradizione popolare adriatica (seppie, sarde, poverazze, calamari…).
Nella sala azzurra dai richiami marini o in quella ornata da suggestive foto di pescatori. Col bel tempo è una corsa ai tavoli lungo il romantico porto-canale !…Carta 30/53 euro”.
MICHELIN 2020- “PESCE E FRUTTI DI MARE.STILE MEDITERRANEO– Cambia il nome, ma non la proposta che rimane fortemente ancorata al fritto, a cui si aggiungono piatti della tradizione popolare adriatica (seppie, sarde, poverazze, calamari…).
Nella sala azzurra dai richiami marini o in quella ornata da suggestive foto di pescatori. Col bel tempo è una corsa ai tavoli lungo il romantico porto-canale !…Carta 29/36 euro”.
MICHELIN 2021- “PESCE E FRUTTI DI MARE.STILE MEDITERRANEO- Cambia il nome, ma non la proposta che rimane fortemente ancorata al fritto, a cui si aggiungono piatti della tradizione popolare adriatica (seppie, sarde, poverazze, calamari…).
Nella sala azzurra dai richiami marini o in quella ornata da suggestive foto di pescatori. Col bel tempo è una corsa ai tavoli lungo il romantico porto-canale !…Carta 27/38 euro”.
MICHELIN 2022- “PESCE E FRUTTI DI MARE.STILE MEDITERRANEO– La proposta di questo ristorante sempre molto gettonato (la prenotazione è caldamente raccomandata) è fortemente ancorata al fritto, a cui si aggiungono piatti della tradizione popolare adriatica, come seppie, sarde, poverazze, calamari…
Ci si accomoda nella sala azzurra dai richiami marinari o in quella ornata da suggestive foto di pescatori, ma col bel tempo è una corsa ai tavoli lungo il romantico porto-canale…Carta 27/38 euro”.
MICHELIN 2023- “PESCE E FRUTTI DI MARE.STILE MEDITERRANEO- La proposta di questo ristorante molto gettonato è fortemente ancorata al fritto, a cui si aggiungono piatti della tradizione adriatica, come seppie, sarde, poverazze, calamari…
Ci si accomoda nella sala azzurra dai richiami marinari o in quella ornata da suggestive foto di pescatori, ma col bel tempo è una corsa ai tavoli lungo il romantico porto-canale”.
CASTEL MAGGIORE (Bologna) CUCINA MASSIMILIANO POGGI
MICHELIN 2019- CUCINA MODERNA-DESIGN: Alle porte di Bologna ma in zona tranquilla, il locale porta il nome del suo bravissimo chef-patron e si propone in maniera vivace e moderna, grazie al servizio di sala del socio, nonché in virtù di una cucina che cita la tradizione bolognese, la riviera romagnola e- più ampiamente- la cucina di campagna della regione. Sempre con un occhio attento alla contemporaneità. Menu 50 euro ( pranzo in settimana/ 80 euro-Carta 60/88 euro).
MICHELIN 2020- MODERNA-CONTESTO CONTEMPORANEO– Alle porte di Bologna ma in zona tranquilla, il locale porta il nome del suo bravissimo chef-patron e si propone in maniera vivace e moderna, in virtù di piatti che citano la tradizione bolognese, la riviera romagnola e- più ampiamente- la cucina di campagna della regione. Sempre con un occhio attento alla contemporaneità. Menu 50/80 euro-Carta 55/87 euro.
MICHELIN 2021- MODERNA-CONTESTO CONTEMPORANEO– Alle porte di Bologna ma in zona tranquilla, il locale porta il nome del suo bravissimo chef-patron e si propone in maniera vivace e moderna, in virtù di piatti che citano la tradizione bolognese, la riviera romagnola e- più ampiamente- la cucina di campagna della regione. Sempre con un occhio attento alla contemporaneità. Menu 50/80 euro-Carta 55/87 euro
CRODO (Verbano Cusio Ossola) EDELWEISS (albergo)
GUIDA MICHELIN 2009: “Imbiancato dalla neve d’inverno, baciato dai raggi di un tiepido sole d’estate, un rifugio di montagna dalla calorosa gestione familiare, moderno e curato, con una piccola sala giochi. I trofei di caccia alle pareti annunciano la specialità del ristorante: selvaggina; anche paste fatte in casa e formaggi della valle”.
GUIDA MICHELIN 2019: “Imbiancato dalla neve d’inverno, baciato dai raggi di un tiepido sole d’estate, ALBERGO di montagna dalla calorosa gestione familiare, LEGNO E PIETRA IN STILE TRADIZIONALE con una piccola sala giochi”.
CRODO (Verbano Cusio Ossola) EDELWEISS (ristorante)
GUIDA MICHELIN 2019- “Un vero caposaldo della gastronomia locale: piatti della tradizione montana, in primis la costata di cervo al pepe, in un ambiente rilassato ed informale. Buona scelta di vini locali e non”.
GUIDA MICHELIN 2020- “Da ben 60 anni, e’ un vero caposaldo della gastronomia locale! tanta resistenza al tempo si deve al lavoro di una intera famiglia che propone, in un ambiente rilassato ed informale, piatti della tradizione montana, cacciagione, la piccola selezione di formaggi locali (tra cui consigliamo un doveroso assaggio di bettelmatt, i gelati artigianali”.
GUIDA MICHELIN 2021- “Da ben 60 anni, e’ un vero caposaldo della gastronomia locale! tanta resistenza al tempo si deve al lavoro di una intera famiglia che propone, in un ambiente rilassato ed informale, piatti della tradizione montana, cacciagione, la piccola selezione di formaggi locali (tra cui consigliamo un doveroso assaggio di bettelmatt, i gelati artigianali”.
GUIDA MICHELIN 2022– “Da ben 60 anni, e’ un vero caposaldo della gastronomia locale! tanta resistenza al tempo si deve al lavoro di una intera famiglia che propone, in un ambiente rilassato ed informale, piatti della tradizione montana, cacciagione, la piccola selezione di formaggi locali (tra cui consigliamo un doveroso assaggio di bettelmatt, i gelati artigianali”.
GUIDA MICHELIN 2023- CUCINA DI STAGIONE.FAMILIARE “Da ben 60 anni, e’ un vero caposaldo della gastronomia locale! tanta resistenza al tempo si deve al lavoro di una intera famiglia che propone, in un ambiente rilassato ed informale, piatti della tradizione montana, cacciagione, la piccola selezione di formaggi locali (tra cui consigliamo un doveroso assaggio di bettelmatt, i gelati artigianali”.
POZZOLO FORMIGARO (Alessandria) LOCANDA DEI NARCISI
GUIDA MICHELIN 2019: ”Un gioiellino in una piccola frazione, in prossimità dell’Outlet di Serravalle: ambiente curato e romantico, dove sfiziosi piatti di mare e qualche specialità del territorio vengono proposti in chiave moderna. Quasi tutto è fatto in casa, dal pane, alle paste, passando per le verdure dell’orto”.
GUIDA MICHELIN 2020: ”Un gioiellino in una piccola frazione, in prossimità dell’Outlet di Serravalle: ambiente curato e romantico, dove sfiziosi piatti di mare e qualche specialità del territorio vengono proposti in chiave moderna. Quasi tutto è fatto in casa, dal pane, alle paste, passando per le verdure dell’orto”.
GUIDA MICHELIN 2021: ”Un gioiellino in una piccola frazione, in prossimità dell’Outlet di Serravalle: ambiente curato e romantico, dove sfiziosi piatti di mare e qualche specialità del territorio vengono proposti in chiave moderna. Quasi tutto è fatto in casa, dal pane, alle paste, passando per le verdure dell’orto”.
GUIDA MICHELIN 2022: ”Un gioiellino in una piccola frazione, in prossimità dell’Outlet di Serravalle: ambiente curato e romantico, dove sfiziosi piatti di mare e qualche specialità del territorio vengono proposti in chiave moderna. Quasi tutto è fatto in casa, dal pane, alle paste, passando per le verdure dell’orto”.
GUIDA MICHELIN 2023: MODERNA ELEGANTE Un gioiellino in una piccola frazione, quasi al confine tra Piemonte e Liguria: ambiente curato e romantico, dove sfiziosi piatti di mare e specialità del territorio vengono proposti in chiave moderna, in una cucina che non disdegna incursioni in regioni anche lontane, come la Sicilia della chef Enza Narcisi. Quasi tutto è fatto in casa, dal pane, alle paste, passando per le verdure dell’orto”.
CALESTANO (Parma) LOCANDA MARIELLA
GUIDA MICHELIN 2009- “Strade tortuose incidono il paesaggio collinare che avvolge la locanda, una risorsa familiare, ormai generazionale, che custodisce nel seminterrato il suo più prezioso tesoro !” (n.d.r. quale?! Boh)
GUIDA MICHELIN 2019- “armatevi di pazienza per raggiungerlo, guidando tra le colline, ma una volta al ristorante capirete perche’ mariella e’ da tempo un’ istituzione: un’ emozionante doppia tappa gastronomica in virtu’ di una cucina di classica matrice emiliana, ma-ora- anche ricette più creative ed accattivanti grazie all’apporto di forze giovani ed internazionali ai fornelli. guancialino di vitello brasato con porcini secchi tra gli irrinunciabili del menu”.
GUIDA MICHELIN 2020– “armatevi di pazienza per raggiungerlo, guidando tra le colline, ma una volta al ristorante capirete perche’ mariella e’ da tempo un’ istituzione: un’ emozionante doppia tappa gastronomica in virtu’ di una cucina di classica matrice emiliana, ma-ora- anche ricette più creative ed accattivanti grazie all’apporto di forze giovani ed internazionali ai fornelli. guancialino di vitello brasato con porcini secchi tra gli irrinunciabili del menu”.
GUIDA MICHELIN 2021– “armatevi di pazienza per raggiungerlo, guidando tra le colline, ma una volta al ristorante capirete perche’ mariella e’ da tempo un’ istituzione: un’ emozionante… tappa gastronomica in virtu’ di una cucina di classica matrice emiliana, ma-ora- anche ricette più creative ed accattivanti , nonché alcune proposte del giorno da farsi consigliare direttamente al tavolo. La selezione enoica spazia dall’Italia alla Francia, dal Libano alla Slovenia…
GUIDA MICHELIN 2022- “armatevi di pazienza per raggiungerlo, guidando tra le colline, ma una volta arrivati capirete perche’ mariella e’ da tempo un’ istituzione: un’emozionante tappa gastronomica in virtu’ di una cucina di classica matrice emiliana, a cui si aggiungono adesso anche ricette più creative ed accattivanti..
La selezione enoica spazia dall’Italia alla Francia, dal Libano alla Slovenia…”.
GUIDA MICHELIN 2023- EMILIANA FAMILIARE “armatevi di pazienza per raggiungerlo, guidando tra le colline, ma una volta arrivati capirete perche’ Mariella e’ da tempo un’ istituzione: un’emozionante tappa gastronomica in virtu’ di una cucina di classica matrice emiliana, a cui si aggiungono anche ricette più creative ed accattivanti… Solo menu degustazione da scegliere anticipatamente tra tre percorsi: tradizione, terra e pesce.
La selezione enoica spazia dall’Italia alla Francia, dal Libano alla Slovenia…”.
Guida MICHELIN Italia 2025: i nuovi Bib Gourmand
In anteprima sul lancio della 70ª edizione della Guida MICHELIN Italia, Michelin svela i nomi dei nuovi ristoranti Bib Gourmand. Nella Guida MICHELIN Italia 2025 sono 16 i nuovi Bib Gourmand per un totale di 250 ristoranti.
I nuovi Bib Gourmand 2025
– Osteria La Pimpinella – Bra, Piemonte
– Osteria Veglio – La Morra, Piemonte
– Magazzino 52 – Torino, Piemonte
– Fratelli Bruzzone – Torino, Piemonte
– Osteria Numero 2 – Stradella di Bigarello, Lombardia
– Da Felice – Chiavari, Liguria
– Ronchi Rò – Dolegna del Collio, Friuli-Venezia Giulia
– Osteria dell’Accademia – Montegridolfo, Emilia-Romagna
– L’Ostreria Fratelli Pavesi – Podenzano, Emilia-Romagna
– Antica Locanda di Sesto – Ponte a Moriano, Toscana
– Trattoria della Fortuna – Monterotondo, Lazio
– Oishi – Teramo, Abruzzo
– Osteria dei Maltagliati – Torano Nuovo, Abruzzo
– Vez – San Marzano di San Giuseppe, Puglia
– Bro’s Trattoria – Scorrano, Puglia
– Ostaria Pignatelli – Napoli, Campania
Le regioni che ne hanno di più
La regione che conta il maggior numero di questi riconoscimenti è l’Emilia Romagna con 33 ristoranti, seguita dal Piemonte con 31, Lombardia e Toscana entrambe con 25.
Pioggia di stelle per la festa dei 70 anni della Guida Michelin
Nei suoi 70 anni nel Belpaese la “Rossa” ha premiato centinaia di indirizzi famosi, ma anche le ricette che hanno fatto la storia della cucina.
Festa glamour alla Nuvola Lavazza di Torino per i 70 anni della guida Michelin. Con l’occasione Michelin ha riunito i 13 Chef tristellati italiani che hanno proposto assaggi delle loro principali creazioni per i partecipanti.
Sul campo di Torino sono scesi i 13 chef 3 stelle Michelin in Italia: Antonino Cannavacciuolo, Enrico Crippa, i fratelli Cerea, Massimiliano Alajmo, Giovanni Santini, Massimo Bottura, Riccardo Monco, Heinz Beck, Niko Romito, Mauro Uliassi, Enrico Bartolini, Norbert Niederkofler e Fabrizio Mellino.
Ed è stata annunciata la location – il teatro Pavarotti di Modena – e la data – il prossimo 5 novembre – per la presentazione della nuova edizione della guida più amata dai viaggiatori di tutto il mondo.
Un ritorno in Emilia Romagna, leader mondiale con 44 prodotti DOP e IGP, dopo le due edizioni a Parma e una a Piacenza.
Le Stelle generano un giro di affari di mezzo miliardo
Il Gruppo JFC ha realizzato una indagine che ha analizzato la situazione. L’aumento in un anno è passato da 280 a 438 milioni di euro. La cifra non include la spesa sostenuta nel ristorante stesso, ma interessa i settori dell’hotellerie, del commercio e dei servizi.
Un connubio perfetto tra il turismo e l’enogastronomia, un binomio che da sempre è alla base del significato stesso delle Stelle Michelin. Ovvero : 1 Stella, merita una sosta, 2 Stelle, merita una deviazione, 3 Stellem merita un viaggio.
Nel 2023 i ristoranti stellati italiani della Guida Michelin hanno accolto 2,4 milioni di clienti (di cui il 40,7% dall’estero, provenienti da 43 paesi) per un indotto complessivo di 438 milioni di euro.
Per il 2024, le previsioni indicano un risultato relativo all’indotto indiretto in aumento, pari a quasi 500 milioni di euro totali (498).
Il 74,6% della clientela estera ed il 39,5% di quella italiana trascorre almeno una notte nella destinazione o nelle immediate vicinanze, generando quindi benefici indiretti sui settori dell’ospitalità, del commercio e dei servizi locali.
O ristorante 1 Stella Michelin genera benefici diretti sul territorio pari a 805.000 euro circa, che diventano 2,4 milioni di euro quando si tratta di un ristorante 2 Stelle, per poi esplodere quando prendiamo in esame i ristoranti che “meritano il viaggio”, ovvero quelli insigniti delle 3 Stelle, con un risultato che supera i 6,5 milioni di euro ciascuno.
I cinque Piatti iconici selezionati dalla Guida Michelin
Dal “Riso, Oro e Zafferano” di Gualtiero Marchesi, uno dei padri fondatori della grande cucina italiana, ai “Tortelli di zucca” di Nadia e Giovanni Santini di Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio. Poi “Oops! Mi è caduta la crostata al limone” di Massimo Bottura del ristorante Osteria Francescana a Modena, e il “Fiore di Calamaro” dello chef Fabrizio Mellino del ristorante Quattro Passi a Marina del Cantone, passando per “Insalata 21…31…41…51…” di Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo ad Alba, precursore del tema della sostenibilità in cucina: sono i 5 piatti iconici selezionati dalla Guida Michelin, la più prestigiosa pubblicazione internazionale, nei suoi 70 anni di storia nel Belpaese.