PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prende avvio -afferma una nota diffusa dal Mipaaf- “il cambio di paradigma dell’intero settore agroalimentare nazionale. Gli stanziamenti principali diretti per il settore agricolo, a cui si affiancano altri progetti condivisi con altri ministeri”
Gli stanziamenti sono i seguenti:
* 800 milioni per la logistica;
* 1,5 miliardi per il cosiddetto Agrisolare;
* 500 milioni per l’ammodernamento delle macchine agricole;
* 1,2 miliardi, nel fondo complementare, per i Contratti di Filiera;
* 2 miliardi per lo sviluppo delle produzioni e delle tecnologie inerenti il biogas e il biometano;
* 880 milioni per gli invasi e il sistema irriguo.
Questi sono i numeri diffusi dal ministero delle Politiche agricole.
Recovery plan, ma c’è una svolta verde?
Ci sono anche delle misure positive: investimenti nelle smart grid, elettrilizzatori per l’idrogeno, agrivoltaico e per le «comunità energetiche» (ma sono limitate ai piccoli Comuni).
Ma molte associazioni ambientaliste affermano che non c’è quella svolta verde che era attesa per questa occasione storica di voltare pagina verso un futuro più sostenibile.
Noi ritorneremo a parlarne presto dando la parola a diversi interlocutori. Intanto ecco un curioso elenco elaborato da Coldiretti.
Coldiretti sul Recovery: 62 volte la parola agricoltura nel piano Draghi
Per ben 62 volte la parola agricoltura viene richiamata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo di Mario Draghi, che traccia il percorso dell’Italia nei prossimi anni con l’uscita dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul testo del Recovery Plan con il record di citazioni per tutti i termini che disegnano la rivoluzione green dell’Italia del futuro.
Record di citazioni per le parole che spiegano la rivoluzione green dell’Italia; alle citazioni sull’agricoltura si aggiungono quelle per il verde (62 volte), natura (63), territorio (242), filiera (46), agroalimentare (12), sostenibilità (44), idrico (56), biodiversità (27), rurale (21), alimentare e agroalimentare (29) e green (32) che raccontano i temi e i progetti che si intrecciano in un settore che nell’anno della pandemia è diventato la prima ricchezza del Paese con 538 miliardi di euro di fatturato, 3,6 milioni di occupati e quasi 740mila imprese agricole impegnate nella produzione per garantire le forniture alimentari alle famiglie italiane.
La svolta green dell’Italia passa per i giovani, citati 150 volte nel testo, ovvero 1 volta ogni tre pagine, spesso associati a “investimenti, resilienza, digitale, territorio, sostenibile, formazione, sociale e tecnologie, lavoro e impresa”, afferma la Coldiretti.
Il PNRR varato dal premier Mario Draghi riconosce al comparto, grazie all’impegno del Ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli, il valore di risorsa strategica stanziando 5,27 miliardi per economia circolare e agricoltura sostenibile, per investimenti che vanno dalla logistica alle energie rinnovabili, dall’innovazione ai contratti di filiera per i quali Coldiretti e Filiera Italia hanno già pronti numerosi accordi per gli allevamenti da carne e latte, per quelli avicoli, per l’ortofrutta, i cereali e l’olio.
Il piano assegna 1,9 miliardi per lo sviluppo del biometano nel quale l’agricoltura italiana è all’avanguardia. Sfruttando gli scarti agricoli delle coltivazioni e degli allevamenti mini impianti per il biometano possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo del contenimento delle emissioni con una evoluzione tecnologica che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare in senso sostenibile l’economia italiana.
Nel Recovery Plan vengono previsti 4,38 miliardi di euro per acqua e tutela del territorio e la gestione del patrimonio idrico del Paese fra infrastrutture, riduzione delle perdite di rete e investimenti sull’agrosistema irriguo con il Piano invasi proposto dalla Coldiretti per risparmiare acqua, produrre energia e contrastare il dissesto idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici che hanno provocato danni per 14 miliardi di euro alle produzioni e alle infrastrutture agricole in un decennio.
Uno scenario green per l’Italia che assegna all’agricoltura un ruolo da protagonista con 630 milioni di euro per il verde urbano, parchi e giardini storici, 600 milioni per la riqualificazione degli edifici e del paesaggio rurale nei piccoli borghi.
Risulta strategico per la ripartenza del Paese anche l’investimento di 6,31 miliardi per le reti ultraveloci per colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane con quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione a banda larga, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. L’azzeramento del digital divide italiano è strategico per l’innovazione e la svolta tecnologica dell’agricoltura 4.0 che ha generato in Italia un fatturato intorno ai 540 milioni di euro nel 2020, con una crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente.
Ma c’è da recuperare con il Recovery Plan anche il grande gap infrastrutturale che ogni anno rappresenta per l’Italia un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci fra le regioni della penisola e verso il resto del mondo.
Il commento del presidente della Coldiretti Ettore Prandini
“L’agricoltura italiana è una risorsa fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese” spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “per questo dobbiamo mettere in campo gli strumenti per aiutare tutte le aziende nei processi di innovazione e di maggiore sostenibilità per agevolare la transizione verso un modello di economia circolare che migliori l’efficienza nell’uso delle risorse con una decisa semplificazione burocratica e dei servizi”.