L’Arte del Panettone ritorna in primo piano

Stanislao Porzio ha chiesto all’Assessore Rolfi, che ha rilanciato la proposta Unesco, un incontro per fornirgli tutti i supporti possibili al fine di centrare l’obiettivo

Farina, lievito madre, burro, zucchero, uova, uvette e canditi: ecco gli ingredienti indispensabili per fare un buon panettone.

Proprio quel Panettone che è candidato a Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco, (o meglio non la ricetta) ma l’Arte di fare il Panettone, nato in Italia, da un’idea di un certo Toni, garzone di un fornaio ai tempi di Ludovico il Moro. El Pan del Toni ha attraversato i secoli ed è diventato poi il Panettone, uno dei simboli del Made in Italy dolciario nel mondo.

La regione Lombardia si impegna a proporre il Panettone nel Patrimonio Immateriale dell’UNESCO

In questi giorni Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, ha proposto di candidare a Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO, durante la finale Italia della Coppa del mondo di panettone.

(Leggere su Gustoh24 quiLa Regione Lombardia candiderà il Panettone all’inserimento nel Patrimonio Immateriale dell’UNESCO)

Porzio si congratula con l’Assessore Rolfi, per l’adesione alla candidatura UNESCO

E proprio chi per primo ha lanciato questa candidatura, Stanislao Porzio, organizzatore di Re Panettone, una delle più seguite e importanti manifestazioni dedicate al dolce milanese, autore di un famoso libro sulla storia del panettone, si è subito congratulato con l’assessore lombardo, con una pubblica dichiarazione (“Grazie Assessore”) ricordando che “dal 2018 ho proposto la candidatura del Panettone avviando una raccolta di firme a supporto dell’iniziativa, che ha abbondantemente superato quota 5.000″.

Ricordiamo infatti che questa militanza a favore del dolce milanese è di vecchia data: Porzio è autore de Il panettone. Storia, leggende e segreti di un protagonista del Natale, una monografia sulla storia e sul presente del dolce, uscita per i tipi di Guido Tommasi Editore nel 2007, e curatore del volume Il panettone prima del panettone stampato dallo stesso editore nel 2015, che riproduce il primo documento scritto (1470) relativo alla tradizione dei “pani grandi” milanesi di Natale. Porzio, inoltre, organizza dal 2008 Re Panettone, la prima e più importante manifestazione dedicata al panettone a Milano.

Stanislao Porzio ha anche chiesto all’Assessore Rolfi, un incontro per fornirgli tutti i supporti possibili al fine di centrare l’obiettivo.

La Cucina Italiana candidata a Patrimonio Unesco

Petrillo all’assemblea #Mab Unesco ha affermato: “Ripartiamo dal marchio dell’Unesco, per attrarre turisti e contro il cambiamento climatico”.  La Cucina Italiana candidata all’Unesco (leggere su Gustoh24)

L’Italia, insieme alla Cina, è il paese che detiene il record di maggior numero al mondo di patrimoni dell’umanità dell’UNESCO con 55 beni nella lista nel 2019. Sono inoltre, al 2019, 41 i siti italiani candidati alla lista dei patrimoni dell’umanità.

A differenza del patrimonio materiale – che comprende i siti e i monumenti –, il patrimonio immateriale si riferisce ai processi culturali che “ispirano alle comunità viventi un sentimento di continuità in relazione con le generazioni che le hanno precedute e che rivestono un’importanza cruciale per l’identità culturale, ma anche per la salvaguardia della diversità culturale e della creatività umana”.

Da sottolineare che la Francia tende a valorizzare molto meglio di noi questi riconoscimenti.

“Pasto gastronomico francese” patrimonio mondiale immateriale dell’Unesco nel 2010

Non a caso il “Pasto gastronomico francese” ha fatto  il suo ingresso nel patrimonio mondiale immateriale dell’Unesco nel 2010 mentre l’Italia sta muovendo i primi passi dall’anno scorso con la “Cucina italiana” mentre la città di Parma è stata la prima in Italia a conquistare lo scettro Unesco come città creativa della Gastronomia dall’11 dicembre 2015.

Il pasto gastronomico francese patrimonio Unesco

Il pasto gastronomico mette in scena un autentico cerimoniale, un susseguirsi di riti immutati sullo sfondo di una conversazione ininterrotta: comincia con un aperitivo e termina con un digestivo. Tra i due ci sono almeno quattro piatti, primo, pesce e/o carne, formaggio e dolce. Il tutto accompagnato da pane e vini, in abbinamento a ogni piatto.

Dalla scelta dei prodotti alla degustazione

Per accogliere gli amici o la famiglia per un pasto gastronomico si deve iniziare dal fare la spesa. La stagione, l’occasione, i gusti dei convitati determinano il menu e i piatti che lo compongono. Produttori e cuochi si scambiano conoscenze, consigli e abilità manuali.
Una volta tornati a casa con i sacchetti pieni di vivande, si va in cucina tutti insieme per preparare il pranzo, chiacchierando. I genitori tramandano gesti e saperi ai figli, sia che si tratti di preparare una torta che di apparecchiare. Il pasto gastronomico non vuol dire solo mangiare : la preparazione della tavola è un momento importante in cui ognuno si applica a mettere le varie posate, a piegare i tovaglioli, a imparare l’uso di ogni bicchiere…

Alla fine arriva la degustazione, un susseguirsi di gesti precisi che coinvolgono tutti i sensi : l’olfatto è sollecitato dai buoni profumi che provengono dalla cucina, la vista si rallegra davanti alla decorazione della tavola e alla presentazione dei piatti. Entrano poi in azione il gusto, il tatto e l’udito, a seconda dei piatti proposti.

Le pubblicazioni di Stanislao Porzio sul Panettone

https://www.guidotommasi.it/guido-tommasi-editore/catalogo/il-panettone

https://www.guidotommasi.it/guido-tommasi-editore/catalogo/il-panettone-prima-del-panettone

La homepage del sito di Re Panettone®, Festa del dolce milanese

https://www.repanettone.it/

La pagina candidatura UNESCO sul sito di Re Panettone

https://www.repanettone.it/it/unesco/