Un progetto di accoglienza sul futuro del turismo e della cultura in Puglia
Batte forte il cuore dei pugliesi, e in particolare dei baresi, per il turismo.
La terza tappa del viaggio di Puglia 3x6x5 si è svolto alla Fiera del Levante di Bari con un tutto esaurito. Il percorso condiviso per il Piano strategico di Turismo Cultura del 2023-2030 si sta rivelando -affermano in una nota i promotori- come un eccellente momento di condivisione di ciò che è stato realizzato negli ultimi anni, unendo le forze di Pugliapromozione, Apulia Film Commission, Consorzio Teatro Pubblico Pugliese e Dipartimento Turismo Cultura della Regione Puglia, con la regia dell’assessorato regionale al Turismo.
I commenti
“La Puglia del turismo ha messo a punto un metodo basato sull’accoglienza, sulla condivisione, sulla prudenza, sul contenimento dei prezzi, che sono sempre legati ai valori del servizio che si offre, ma che non devono diventare speculazione, questo è importantissimo. La Puglia ha costruito un modello che pensiamo di poter utilizzare per tutta la vita economica e sociale della Regione – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano– . Turismo significa saper accogliere le persone. E noi dobbiamo saper accogliere non solo quando pagano, ma anche quando scappano dalla guerra, anche quando hanno bisogno di noi, hanno desiderio di studiare da noi, hanno voglia di investire da noi. È una attrattività a 360 gradi che la Puglia riesce a realizzare facilmente anche grazie alla sua comunità, connessa a una cultura millenaria che si esprime attraverso l’esperienza positiva che tutti coloro che ci vengono a trovare portano a casa e che li spinge a tornare il più presto possibile da noi. Dobbiamo lavorare come se fossimo un’unica squadra per consentire a queste persone di tornare quando vogliono nella nostra regione e per stringere con noi legami non solo per una vacanza, ma per tutta la vita”.
“Bari e l’area metropolitana, con le sue destinazioni e i suoi prodotti, è un valido modello della Puglia turistica attrattiva in Italia e all’estero – ha dichiarato l’Assessore regionale al Turismo della Regione Puglia – . Nell’anno record del 2019, la provincia di Bari ha accolto il 41% delle presenze straniere regionali, raddoppiando i numeri rispetto al 2015. Dalla costa a nord e a sud di Bari, con le abitazioni a strapiombo sul mare, ai numerosi luoghi della cultura con cattedrali, basiliche e musei, dalle aree interne ai borghi storici con viuzze ricche di enogastronomia, dall’artigianato che testimonia un’operosità senza tempo, ai parchi naturali, come quello dell’Alta Murgia, fino ad una programmazione di eventi che ogni anno fa accende i riflettori su tuffi, cinema, musica, arte e tanto altro. Quella dell’area di Bari è un’offerta ‘pluri-prodotto’, legata sia al mare che ad altri turismi, come quello culturale e quello business, su cui sarà determinante focalizzare l’attenzione sugli indicatori qualitativi prima che su quelli quantitativi già da questa fase di ripartenza post-pandemica. Fase che si sta mostrando molto promettente come testimoniano i sold out nella città capoluogo, e non solo, nel ponte del 2 giugno e nelle festività di aprile e maggio scorsi. L’innalzamento del livello dei servizi e dell’accoglienza, specie nelle località dell’entroterra, – conclude l’Assessore – determinerà la crescita di una provincia animata da creatività ed intraprendenza che resta assolutamente centrale nella strategia del turismo della Puglia che guarda al 2030”.
La novità di questa nuova pianificazione strategica è racchiusa nelle azioni in comune già avviate, e che diventeranno sistematiche, di Cultura e Turismo. E’ oramai chiaro a tutti che non si tratta più di intrattenimento, poiché cultura e spettacoli oggi corrispondono a vere e proprie imprese creative.
“Abbiamo compreso quanto sia importante il turismo anche per la nostra qualità della vita. È in questa direzione che stiamo lavorando, perché la Puglia non ha più bisogno di aumentare la quantità di turisti – ha fatto notare la consigliera regionale delegata alla Cultura – . La sfida è migliorare i servizi ed innalzare la qualità, anche per la qualità della vita dei pugliesi. Per fare meglio bisogna innovare, pensare come diversificare l’offerta culturale, abbiamo investito in teatri cinema musei che ora non possono restare chiusi. Il futuro è il nostro presente e si chiama digitalizzazione, siamo destinatari di grossa fetta del PNRR proprio per digitalizzare le nostre risorse materiali e immateriali”.
“Il binomio cultura + turismo integrato è un come modello di sviluppo che la Puglia ha creato e si distingue come regione del sud. Insieme, questi due settori rappresentano il 20% del Prodotto Interno Lordo (PIL) della Puglia – ha affermato il direttore Patruno – . Se guardiamo alla cultura, facendo un confronto fra 2020 anno di pandemia e 2019 anno di massima espansione, il settore ha retto ma le criticità ci sono. In particolare, i dipendenti regolarmente occupati sappiamo che sono molti di meno di quelli reali di questo settore”.
“La destagionalizzazione la vediamo in estate a Bari, con la città che in estate non si svuota più – ha sottolineato Antonio Decaro, sindaco di Bari – . Lo abbiamo fatto anche grazie alla cultura, con tanto impegno dei privati, perché la cultura, i musei, le mostre, sono uno dei motivi che mettono in moto i viaggiatori. La sinergia fra pubblico e privato ha fatto tantissimo, i visitatori stranieri continuano ad arrivare grazie alle low cost e trovano ad accoglierli gli sforzi dei nostri imprenditori nelle strutture. La città metropolitana, ed il lavoro continuo con i sindaci, sta portando a grossi passi in avanti, ad esempio, per il ciclo turismo con piste che collegano un Comune all’altro e questo è solo un esempio. Il dialogo con Pugliapromozione è continuo. Dobbiamo saper consolidare e innovare per fare meglio, sapendo che nei trasporti il pubblico deve investire ma anche i privati possono fare molto”.
“A Bari la cultura cinematografica cresce in maniere esponenziale, sia grazie ai tantissimi set che scelgono il nostro capoluogo per serie TV e film, sia grazie alla presenza del Bifest. Possiamo ormai parlare di una vera e propria identità cinematografica della città e questo grazie agli investimenti che la Regione Puglia ha messo in campo – ha detto Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission – . Le ricadute economiche sul territorio, anche a livello turistico, sono importanti e possiamo dire che il cinema ha realizzato a Bari un nuovo di brand territoriale. Il cineturismo, è una delle nuove frontiere del viaggio e tutti ne abbiamo constatato le dinamiche virtuose con la serie TV incentrata sul personaggio di Lolita Lo Bosco, di cui sono in corso le riprese per la nuova stagione”.
“Da operatori del settore i dati della ricerca IZI non ci stupiscono. Abbiamo già in altre occasioni sottolineato come le attività culturali e lo spettacolo dal vivo non siano un elemento puramente ornamentale nella proposta turistica pugliese, ma vanno considerati un elemento in grado di valorizzare il territorio attraverso beni immateriali in grado di trasformarsi in veri attrattori turistici connessi ai luoghi meravigliosi della nostra terra che li ospitano – ha riflettuto il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Giuseppe D’Urso -. Associare all’offerta del nostro patrimonio storico artistico e paesaggistico quella culturale di qualità è il passo successivo. Siamo sempre più convinti che sia la strada giusta per ampliare e migliorare l’offerta turistica, in sinergia tra tutte le realtà che operano sul territorio così da innalzare costantemente l’asticella di quello che si fa e che si offre a chi sceglie la Puglia come meta per le proprie vacanze”.
C’è un costante lavoro di progettazione e networking che ha portato, tutti questi enti insieme ai privati, verso risultati di rilievo ora proiettati verso il 2030 ed è questo il lavoro quotidiano di Pugliapromozione, proiettato in Puglia, in Italia e nel mondo.
Lo ha illustrato con passione, slide dopo slide, il direttore generale di Pugliapromozione Luca Scandalecon alcuni focus, ad iniziare dalle 1200 pratiche per le aziende di Custodiamo il turismo che verranno completate entro il 30 giugno. Dai punti di forza, come l’autenticità, gli 800 km di coste, i voli diretti low cost, l’ospitalità, la luce naturale amata dai registi di tutto il mondo, Scandale si è soffermato sui punti di debolezza fra i quali i rifiuti, la scarsa accessibilità ai siti UNESCO, la mobilità prendendo di mira la Statale 16 e i cantieri dell’Anas che stanno provocando danni al turismo. Altra criticità, ha detto il direttore Scandale, è il lavoro sommerso: dai dati dei consumi di energia si calcola che il settore assorbe cinque volte di più di ciò che è registrato ufficialmente. Occhio ai prezzi, se andiamo fuori mercato perdiamo il vantaggio competitivo che abbiamo. Il bike è il terzo mercato mondiale del turismo e per la Puglia stiamo continuando a spingere in questa direzione. Dobbiamo lavorare sulla riorganizzazione anche con strumenti normativi, poiché la legge quadro del turismo risale al 1999 e oggi c’è la necessità di un nuovo percorso. Per i nuovi mercati, con la Russia e Ucraina bloccati, stiamo puntando fra gli altri ad Emirati, Israele”.
Le prossime tappe di Puglia 3x6x5 saranno
· 17 giugno Taranto
· 30 giugno BAT
· 8 luglio Brindisi
I cittadini possono esprimere la propria su: https://partecipazione.regione.puglia.it
Il sito con tutte le informazioni QUI
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